Russare non è certo cosa da poco e non
soltanto per il nostro vicino di letto, pronto a dormire in camere separate pur
di sottrarsi a quel tormento continuo e incessante. Russare fa anche male al
nostro organismo, ne deriva che il disturbo deve essere quanto prima risolto.
Ma la malattia del russare, nota nel gergo
medico come roncopatia, diffusa in quasi il 40% della popolazione maschile e
femminile, è oggi facilmente curabile. Ricordiamo che il fatto di russare più o
meno rumorosamente ha un’origine genetica, ma dipende anche da altri fattori, a
partire dal soprappeso e dall’obesità, compreso l’uso eccessivo di alcol, sigarette
e sostanze ipnoinducenti (sonniferi), che possono giocare un ruolo importante
nel disturbo stesso.
Perché
si russa
Si russa perché l’aria crea una forte
vibrazione nelle strutture che costituiscono le pareti delle prime vie aeree con la normale attività
respiratoria. Quando quest’aria trova ostacoli naturali o meno, la respirazione
si fa rumorosa e si russa. Anche quelle ostruzioni del naso che costringono a
respirare con la bocca peggiorano il sintomo.
La
soluzione al problema
Per giungere alla soluzione del problema
occorre rivolgersi all’otorinolaringoiatra che individuerà quelle ostruzioni
che impediscono all’aria di passare agevolmente. Quando sono risultati
inefficaci gli altri tentativi, ad esempio, perdere peso, smettere di fumare
etc., si può ricorrere all’intervento chirurgico poco invasivo mediante laser.
Ci riferiamo all’Uvulo Palato Plastica Laser assistito mediante uso di laser
CO2, ovvero, ad anidride carbonica. Basta una seduta operatoria di una
mezz’oretta effettuata in anestesia locale e tutto passa!
Il laser infatti elimina in maniera poco
cruenta le ostruzioni e nel sezionare i tessuti cauterizza gli stessi minimizzando
al massimo il rischio emorragico. Finita la seduta il paziente torna a casa e
non russa più. L’intervento viene effettuato accedendo alle vie aeree dalla
bocca, una volta conclusosi il trattamento al paziente vengono raccomandate
alcune precauzioni da osservare, ad esempio, astenersi dal consumare cibi e
bevande troppo calde per i primi due/tre giorni dopo l’intervento stesso,
passati i quali sia il paziente e, soprattutto chi gli dorme vicino, possono
tirare un bel sospiro di sollievo!
Diversi i Centri in Italia dove potersi
sottoporre a questo tipo di intervento. Ne ricordiamo solo uno, quello diretto
da Massimo Torre, Direttore Unità di Chriturgia Endoscopica del Torace presso
l’Ospedale NIguarda di Milano.
complimenti per il blog, stavo cercando delle utili idee e qui ho trovato molte cose interessanti
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