Fa parte di
quelle malattie tutte al femminile che la donna che ne soffre ricorda con più
apprensione e che si vanno diffondendo rapidamente soprattutto in quest'epoca. Stiamo parlando di endometriosi, una malattia caratterizzata dalla presenza del
tessuto uterino in ambiti diversi dell'organismo femminile e, dunque, su altri
organi e apparati, digerente, intestino, ovaie. Ciò che è
certo è che il numero di persone affette da endometriosi è davvero cospicuo,
solo in Italia a soffrire dei sintomi che si accompagnano alla patologia è una donna su otto. L'endometriosi ha fatto
anche vittime illustri, si pensi all'attrice Marylin Monroe che ne sofferse per
tutta la vita, ma non crediamo che questa consapevolezza consoli molto la
persona affetta da endometriosi, semmai serve di più sapere cosa mai si profili
all'orizzonte nell'ottica di un maggiore controllo della malattia.
Così come
risulta utile sicuramente immaginare che a breve si potrà essere nelle condizioni di limitare al minimo i
sintomi della malattia, soprattutto nei giorni interessati dal ciclo mestruale.
Ciò che di certo c'è è che oggi si guardano a nuovi fattori implicati
nell'insorgenza della malattia, l'inquinamento atmosferico parrebbe essere uno
di questi fattori ritenuti importanti implicati nei disturbi. E se parliamo di
inquinamento ci riferiamo anche alla plastica i cui inquinanti si comporterebbero come distruttori endocrini. Ma vi sarebbe anche un'altra ipotesi che ci aiuta a meglio
comprendere la malattia, parliamo dell'eventuale causa embriogenetica
all'origine del disturbo, in una parola l'endometriosi potrebbe essere una
malattia congenita che si sviluppa negli anni e guardando a questa nuova
acquisizione scientifica potremmo anche parlare di un difetto alla nascita
nella formazione degli organi riproduttivi femminili che derivano dallo sviluppo
fetale. Almeno di questo avviso è Giulio Pietro Signorile ginecologo e
Presidente dell’Associazione Italiana Endometriosi. L'importanza di quest'ultima acquisizione, come si vede tutta
italiana, potrebbe aprire nuove prospettive terapeutiche nei confronti
dell'endometriosi, anche perchè ci darebbe
la possibilità di intervenire sulla patologia ancor prima del suo esordio.
Staremo a vedere!
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