giovedì 16 febbraio 2023

Ansia: l'ansiolitico naturale nell'aria della foresta

 


Nell’epoca in cui viviamo, alzi la mano chi in un modo o in un altro, non sia affetto da periodi costellati dall’ansia, quando questa non sconfina addirittura nello stress. Diversi i correttivi applicati da ognuno di noi per contrastare questo fastidioso e a volte persino patologico disagio, ma adesso uno studio tutto italiano, pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Pubblic Health e condotto dall’Istituto per la Bioeconomia del Cnr insieme al Club Alpino italiano, ci mostra bene come la natura può ancora una volta venirci in soccorso.

Secondo gli studi effettuati infatti, si sarebbe visto che studiando ben 39 siti italiani in montagna, in collina e nei parchi urbani, la quantità di monoterpeni, che sono dei componenti alla stregua di oli essenziali rilasciati dalle piante, oltre a migliorare la qualità dell’aria, aveva effetti benefici sull’umore riuscendo persino a sedare in qualche modo gli individui riducendone significativamente l’ansia. Lo studio si è protratto per oltre un anno, ovvero dal 2021 fino al 2022.



“I risultati mostrano che, oltre una data soglia di concentrazione di monoterpeni totali o anche del solo α-pinene, i sintomi di ansia diminuiscono a prescindere da tutti gli altri parametri, sia ambientali che individuali, e poiché questi composti sono emessi dalle piante, possiamo ora assegnare un valore terapeutico specifico a ogni sito verde, anche condizionato alla frequentazione in momenti diversi dell’anno e del giorno”, sottolinea Francesco Meneguzzo, ricercatore del CNR- Ibe e membro del Comitato scientifico centrale del Cai. “I monoterpeni sono molto più abbondanti nelle foreste remote che nei parchi urbani, sebbene con un notevole grado di variabilità: un prossimo passo sarà mappare e prevedere le relative concentrazioni”.

“Abbiamo applicato un metodo statistico avanzato in uso nella ricerca clinica, che ha consentito di creare gruppi di intervento e di controllo perfettamente abbinati: i risultati ci permettono, oggi, di disporre di criteri oggettivi per individuare e qualificare stazioni di Terapia Forestale in grado di consentire prestazioni di livello clinico”, aggiunge Davide Donelli del Dipartimento di medicina e chirurgia dell’Università di Parma e Divisione di cardiologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. “Poiché è ormai consolidata la connessione tra stati di ansia e rischio cardiovascolare, i risultati ottenuti assumono un valore importante anche in ambito patofisiologico, e quella sarà materia di ulteriori ricerche”.
Allo studio scientifico ha partecipato anche l’ Università di Parma e Firenze, all’Azienda unità sanitaria locale (Ausl) di Reggio Emilia, e con il sostegno del Centro di riferimento regionale per la fitoterapia (Cerfit) di Firenze: la ricerca è pubblicata sul International Journal of Environmental Research and Public Health.



Didascalia immagini: Alcuni dei siti in cui si è svolto lo studio. Fig. 1: Lago di Tovel (Trento); Fig 2: Rifugio Alpe Corte (Bergamo), Fig 3: Rifugio Levi Molinari (Torino) (immagini disponibili in alta risoluzione su richiesta). La scheda

Fonte: Istituto per la bioeconomia del Cnr (Cnr-Ibe), Club Alpino Italiano (Cai), Centro di Riferimento Regionale in Fitoterapia presso AOU di Careggi (FI), Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, Divisione di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Dipartimento di Salute Pubblica della AUSL-IRCCS di Reggio Emilia, Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Ricerca Farmacologica e Salute del Bambino (NEUROFARBA) dell’Università di Firenze.

Ricercatori: Donelli, D., Meneguzzo, F., Antonelli, M., Ardissino, D., Niccoli, G., Gronchi, G., Baraldi, R., Neri, L., & Zabini, F. (2023). Effects of Plant-Emitted Monoterpenes on Anxiety Symptoms: A Propensity-Matched Observational Cohort Study. International Journal of Environmental Research and Public Health, 20(4), 2773. https://doi.org/10.3390/IJERPH20042773

Federica Zabini, Istituto per la bioeconomia del Cnr di Firenze, Francesco Meneguzzo, Istituto per la bioeconomia del Cnr di Firenze


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