Quando ci rechiamo dal medico, ci
accorgiamo di una terminologia che spesso ci è oscura, ciò avviene
sopratutto nei casi in cui i medici comunicano fra di loro, oppure
nella lettura di referti e certificati che ci vengono consegnati. Ciò
perché in medicina si parla una lingua che non è sempre del tutto
chiara e che spesso si avvale degli stessi termini in uso nella
lingua italiana, ma con significati diversi. Basti pensare che se
nella lingua italiana un evento è positivo, indicando in questo modo una condizione favorevole e, di conseguenza è negativo tutto ciò
che è sfavorevole, nella terminologia medica vale tutto il
contrario.
A
volte comprendere il gergo medico è arduo in quanto solo per gli addetti ai lavori, quindi, ci potrà tornare utile la comprensione di certi termini che indicano il nostro stato clinico e, chissà, forse è
utile anche ai professionisti della medicina, che noi comprendiamo in qualche modo cosa ci vogliono dire, anche per evitare di dover
chiedere continuamente lumi per quello che i medici hanno scritto sul nostro conto.
Detto ciò, ad
esempio, ci sarà capitato di scorgere in un referto un periodo di questo genere: “…. il
paziente “accusa” . Niente paura, il medico non ci addita come responsabili per aver incolpato qualcuno, ingiustamente, magari calunniandolo! Semmai scrivendo ciò, il
medico descrive dei sintomi di cui il paziente soffre. Un esempio?
Alla visita il paziente accusa dolori gastrici post prandiali,
ovvero, ha mal di pancia dopo i pasti.
Un
altro termine che riscontriamo sovente e, a volte anche leggendo i giornali, o più spesso nella lettura di una cartella clinica è il termine: “agente”.
Nessuna correlazione con le Forze dell’Ordine, non ci si riferisce certamente ad alcun agente di
pubblica sicurezza, semmai si parla, dell’evento, o della circostanza o dell’eventuale dante causa che ha determinato un evento. Un agente
patogeno è quell’elemento che ha causato una malattia, può essere
un batterio, un fungo, un virus, basta ricordare l’ultima pandemia,
l’agente patogeno era il Sars Covid 2. Ma un agente potrebbe essere
qualcosa di più astratto. Ad esempio, in caso di avvelenamento da
una sostanza, l’agente potrebbe essere il veleno che ha provocato
la situazione patologica, spesso estrema.
E
quando leggiamo una cartella clinica che ci riguarda o quella di un
nostro caro e dovessimo leggera la parola apprezzare? a cosa pensiamo
di primo acchito. Forse che il medco che ci ha visitato ci stima?
Probabilmente potrebbe essere così, sopratutto se gli abbiamo pagato un buon
onorario. Ma leggerlo in un documento sanitario significa altro. Ad
esempio, il medico sta intendendo che durante la visita ha notato un
organo o una causa che interferisce su un organo che potrebbe
determinare una malattia o l’esclusione della stessa. Un esempio?
Si apprezza un focolaio iperemico ma non si apprezzano lesioni in
atto. Tradotto: Il medico ha notato, in un distretto del nostro
corpo, un aumento di afflusso di sangue, ma di contro non
ha ravvisato che questa causa o altre analoghe abbiano determinato lesioni in
atto. Interessante vero?
Se
siete interessati a scoprire di più su ciò che si cela all'interno del gergo
medico, ditelo nei commenti e scopriamo altri termini che a volte
ci appaiono oscuri, nei meandri della lingua medica.
Riccardo80 Non mi dispiacerebbe saperne di più
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