giovedì 31 agosto 2023

Alcol fra i giovani: rischio ictus elevatissimo

 



Una piccola premessa è necessaria. Quando si parla di consumo di alcol, non si intende il calice di vino bevuto nel bel mezzo di una cena, oppure la birra che accompagna la pizza in compagnia. Quando si vuole determinare il danno derivante dall’alcol, sia esso vino o superalcolici, ci si riferisce all’abuso di alcol in qualsiasi forma esso avvenga e, quindi, uno studio scientifico recentissimo ha messo in luce i rischi di tale abuso sui giovani e sui giovani adulti che a causa della dipendenza dall’alcol o dal semplice suo abuso continuato, rischiano seriamente un ictus ischemico o emorragico.

Che il semplice bicchiere di vino, assunto a stomaco pieno ed in maniera sporadica o anche continuativa, purché si stia entro le dosi ottimali, faccia bene, lo sappiamo e conosciamo anche il perché. Ben altra cosa è il cumulo di alcol, sopratutto se ciò avviene in giovane età, sopratutto quando tale consumo non sia divenuto una vera e propria dipendenza. I ricercatori hanno effettuato uno studio molto articolato e vasto investigando sui dati del database Korean National Health Insurance Service ed includendo pazienti di età compresa tra 20 e 39 anni, sottoposti a 4 esami sanitari annuali consecutivi tra il 2009 e il 2012. Il gruppo di partecipanti allo studio è stato suddiviso sulla base del loro consumo di alcol assegnando un punteggio di 1 per il consumo di alcol superiore o uguale a 105 g/settimana all'esame sanitario ogni anno e calcolando la somma di 4 anni di abuso di alcol. Di tutti i partecipanti allo studio, parliamo di ben 1.536.668 pazienti con un’età media di 30 anni, di cui il 71,5% maschi, il resto donne, sono stati osservati per sei anni ed alla fine dello studio, 3.153 di loro sono stati colpiti da ictus emorragico, ad un’età sotto i 40 anni. Coloro i quali assumevano maggiori quantità di alcol, ovvero, più di 105 g/settimana per un periodo di 2, 3, 4 anni, sono andati incontro ad ictus ischemico e/o emorragico in misura quasi doppia rispetto al primo gruppo. Segno evidente che più è elevato il consumo di alcol, maggiore è il rischio di andare incontro ad ictus, pure in giovane età.

L’auspicio dei ricercatori, i primi colpiti da quest’evidenza scientifica, è quella di incoraggiare i giovani, in particolar modo, a moderare il consumo di alcol, meglio ancora escludendolo del tutto dalle abitudini, sopratutto se parliamo di giovanissimi che non dovrebbero neanche sfiorare la bottiglia, ciò sopratutto quando questa abitudine sia nel frattempo divenuta un’emergenza relativa alla sua dipendenza e già solo questo potrebbe essere una buona strategia di prevenzione dell’ictus. Si badi che lo studio mirava a stabilire il ruolo del consumo di alcol nel tempo, senza considerare i danni che l’alcol in tutte le sue forme determina nell’immediato, sia assunto da solo, ancor peggio insieme a psicofarmaci o droghe. In quel caso il rischio di esiti fatali è ritenuto elevatissimo e gravissimo.

Fonte: Chung JW et al, Neurology 2023; 100: e505-e515 – Neuro2023 - Xagena


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