Le farfalle nello stomaco: più che un modo di dire, una realtà biologica

 


I poeti si sono cimentati in lunghe spiegazioni, in chiave poetica e con tutte le metriche del caso, per descrivere le cosiddette “farfalle nello stomaco”, una sensazione di sovvertimento dell’apparato digerente come se qualcosa si muovesse al suo interno. Del resto, chi non ricorda i primi innamoramenti? Lì si che si poteva parlare di una sorta di terremoto gastrico, altro che farfalle... Sono sensazioni che forse non si placano mai, e le farfalle coesistono nel nostro stomaco dall’adolescenza alla vecchiaia.

Ma cosa sono queste farfalle, roba da scomodare un entomologo? In molti se lo sono chiesti, mettendo in discussione anche la più classica delle spiegazioni scientifiche, ovvero, la reazione di "attacco o fuga". Quando proviamo un’emozione forte, il nostro cervello rilascia ormoni come l'adrenalina. Questi ormoni dirottano il flusso sanguigno dallo stomaco verso i muscoli, preparandoci a una reazione rapida. Questa ridistribuzione del sangue crea quella sensazione di vuoto e leggero crampo che conosciamo bene.

In realtà, però, c’è dell’altro, a dimostrazione che il sistema digerente è uno degli organi bersaglio della nostra psiche. Pensiamo alle manifestazioni legate allo stress: l'acidità di stomaco in periodi di tensione, il modo di dire "mi sta venendo l’ulcera", di fronte a stress continuo, o i problemi legati al colon irritabile. È evidente che, al di là dell'adrenalina, deve esserci qualcosa di più sofisticato per spiegare meglio la sensazione delle “farfalle nello stomaco”.

A far luce su questa sensazione è intervenuta una ricerca sviluppata dall’Università della Sapienza di Roma e pubblicata su eLife. Lo studio ha fornito un’evidenza diretta e oggettiva: utilizzando le SmartPill, delle speciali capsule che misurano pressione e pH all'interno dello stomaco, i ricercatori hanno scoperto che le emozioni non si limitano a influenzare la circolazione, ma provocano cambiamenti concreti e misurabili nella fisiologia gastrica. Sottoposti a stress emotivi, dalle emozioni piacevoli all’ansia, il corpo dà il via alla secrezione di succhi gastrici che interagiscono con il digerente e creano le famose farfalle di poetica memoria. Ciò che era un'ipotesi, oggi è stato ampiamente dimostrato.

Come ha spiegato la dottoressa Giuseppina Porciello, questo studio dimostra che il nostro corpo è in un dialogo costante e profondo con il cervello. Ciò che proviamo a livello emotivo si manifesta fisicamente nel nostro sistema digestivo.

In conclusione, la prossima volta che sentirai le "farfalle nello stomaco," sappi che non è solo una metafora poetica, ma un vero e proprio segnale del tuo corpo che risponde in modo misurabile alle tue emozioni più intense. Se tuttavia queste farfalle non le sopporti proprio, evita di usare "l’insetticida" gastrico, serverebbe a poco!

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