Quando la Liquirizia Diventa una Minaccia: La Storia dell'Uomo Australiano
Immagina un uomo australiano di 71 anni, con i suoi acciacchi "standard" per l'età, ipertensione, dislipidemia, cardiopatia ischemica con stent dal 2011, gotta, apnea notturna trattata con CPAP, che conduceva una vita quasi normale. Finché un regalo innocente, ovvero, un sacchetto di caramelle alla liquirizia, non ha trasformato la sua quotidianità in un incubo.
L'uomo, convinto della loro innocuità, si è lasciato andare a una vera e propria "bisboccia", consumando circa 800 grammi di caramelle alla liquirizia al giorno, arrivando a ingerire ben 30,4 grammi di liquirizia grezza.
Il risultato? Una drammatica e pericolosa ipokaliemia, con i livelli di potassio nel sangue scesi drasticamente a 2,1 mmol/l ! Ricordiamo che il potassio, insieme al sodio, è il direttore d'orchestra della fondamentale pompa sodio-potassio, essenziale per regolare la frequenza cardiaca. Interferire così drasticamente con questo equilibrio significa, nella migliore delle ipotesi, scatenare un'aritmia. Nella peggiore, può provocare un arresto cardiaco e la morte.
Pseudoaldosteronismo: La Reazione Nascosta della Liquirizia
Ma cosa ha scatenato questa reazione così violenta nel corpo dell'uomo? Il consumo smodato di liquirizia lo ha portato a sviluppare una patologia chiamata pseudoaldosteronismo. Il colpevole è l'acido glicirrizico, una sostanza contenuta nella liquirizia. Questo acido ha la capacità di inibire un enzima chiave, l'11-beta-idrossisteroide deidrogenasi di tipo 2 (11-beta-HSD2), che nei reni trasforma il cortisolo in cortisone. Bloccando questo enzima regolatore, il corpo dell'uomo si è ritrovato con una concentrazione abnorme di cortisolo. Questo ha attivato in modo eccessivo il recettore dei mineralcorticoidi, portando, in poco tempo, allo pseudoaldosteronismo e al crollo dei valori di potassio.
La Grande Lezione: Il "Troppo" Stroppia, Anche nella Salute
Questa storia non è un caso isolato. Ci insegna una lezione fondamentale, che dovrebbe essere scolpita nella mente di tutti noi, soprattutto in un'epoca in cui siamo bombardati da "soluzioni facili" e diete miracolose: non esiste nulla in natura che, consumato in eccesso, sia benefico o persino innocuo per la nostra salute.
Persino l'acqua, l'elemento vitale per eccellenza, può trasformarsi in un veleno se assunta in dosi spropositate, inducendo persino la morte (l'iponatremia da eccesso d'acqua è una condizione reale e pericolosa). Questo caso della liquirizia è un monito potente che rafforza la battaglia contro la superficialità.Non c'è una soluzione unica e definitiva. La chiave del successo è la costanza nell'applicare strategie e la pazienza.
Qual è il tuo "sfizio innocente" che forse stai esagerando? Riflettiamoci insieme nei commenti!

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