Oggi parliamo di Vitamina A, conosciuta anche come Retinolo. Su questa vitamina si è generata una confusione epocale, un vero e proprio pasticcio. Tre "peccati" capitali nell'interpretazione degli studi scientifici, uniti a un'informazione tutt'altro che cristallina sui processi di rivalutazione hanno fatto sì che il Retinolo non goda affatto della fama che meriterebbe. Vediamo, punto per punto, questi tre errori di fondo che continuano a circolare.
Il Primo Grande Errore: La Vitamina A Serve Solo alla Vista? Fesserie!
FALSO! Si è diffusa l'idea che la Vitamina A serva solo alla vista, tanto che viene spesso prescritta dagli oculisti e quasi ignorata dagli altri medici. Una visione a dir poco miope!
È vero, le carenze di questa vitamina si manifestano in modo evidente sull'apparato visivo. Chiedete pure agli automobilisti che, dal nulla, si ritrovano a guidare con difficoltà la sera, o a chi non riesce ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti di luminosità. Questo accade perché una carenza di Vitamina A porta all'emeralopia o cecità crepuscolare. E d'estate, quando gli occhi sono abituati a lunghe ore di luce, il passaggio al buio, anche se mitigato dalla luce artificiale, diventa un incubo crescente. Spesso, basta una normale integrazione per risolvere il problema. Ma ridurre il Retinolo a una "vitamina per gli occhi" è un insulto alle sue molteplici funzioni!
Ma attenzione, i sintomi da carenza non finiscono certo qui!
Anche se è possibile verificare i valori di Vitamina A in laboratorio, spesso è più immediato ascoltare il nostro corpo. Ti ritrovi improvvisamente e senza motivo ad avere l'odiosissima forfora (di cui abbiamo ampiamente parlato su questo blog). Se la tua spalla è invasa da scagliette bianche e hai prurito in testa, pur non avendone mai sofferto prima, è molto probabile che tu sia in carenza di Vitamina A.
E che dire della pelle secca che tende a desquamarsi, quasi a ricordare la pelle d'oca? Aggiungi le mucose della bocca e gli occhi secchi e avrai un quadro abbastanza chiaro di una potenziale carenza di Vitamina A. La cosa più curiosa è che questi sintomi si presentano spesso proprio d'estate, e noi, da bravi "poco attenti", scientificamente parlando, si intende!, li attribuiamo al caldo, al sole, all'acqua di mare. Ma la vera causa, miei cari, è spesso la nostra dieta estiva!
Gli stati carenziali di questa vitamina hanno un impatto significativo sulla nostra salute. Il Retinolo, la Vitamina A, è fondamentale nel contrasto delle infezioni batteriche e virali, specialmente nei bambini. E, alla luce dei nuovi studi, ha un ruolo cruciale nella prevenzione oncologica, grazie alla sua capacità di indurre la differenziazione delle cellule cancerose. Altro che "vitamina solo per la vista"! Chi sostiene il contrario, beh... è rimasto al Medioevo della nutrizione!
Il Secondo Grande Errore: Vitamina A e Teratogenicità. Una Bugia Dannosa!
Circa 40 anni fa, questo rischio fu erroneamente associato alla donna gravida a seguito della constatazione che la Tretinoina, un farmaco anti-acne derivato dall'acido retinoico (una forma di Vitamina A), somministrato in gravidanza, in alcuni rari casi aveva causato malformazioni fetali.
E cosa è successo? Per un errore di interpretazione, si è esclusa tout court la sola Vitamina A, quando invece sarebbe stata utilissima sia per la madre che per il nascituro! Il potere del Retinolo di irrobustire il sistema immunitario di mamma e figlio è innegabile. Tanto che l'integrazione sarebbe auspicabile anche nei sei mesi post-parto, durante l'allattamento. Chi ha bloccato la sua assunzione in gravidanza ha commesso un errore che grida vendetta!
FALSO! Questo è stato un errore colossale della letteratura scientifica, di quelli che compromettono la salute delle persone. Parliamo della presunta teratogenicità della Vitamina A, che ne ha precluso l'uso nella donna in gravidanza. Un delitto!
Il Terzo Grande Errore: La Vitamina A è Solo nei Vegetali? Una Storiella Fantastica!
Partiamo da un fatto fondamentale: la Vitamina A è liposolubile, proprio come la Vitamina E, la Vitamina D e la K2 e vedremo le sinergie! Il fatto che si disciolga nei grassi e non nei liquidi ci fa capire che il suo deposito corporeo dipende fortemente dai grassi stessi. E, al contempo, ci deve far riflettere sul fatto che le vitamine liposolubili possono accumularsi, quindi i dosaggi vanno rispettati senza strafare.
Se parliamo di una vitamina liposolubile, dobbiamo immaginarci che la sua fonte non siano, nello specifico, i vegetali, ma semmai i grassi animali! Questo, proprio d'estate – periodo in cui, giustamente, siamo spinti a una dieta più ricca di frutta e verdura, a scapito di carne, burro e altri grassi animali – determina le maggiori carenze "estive" di Vitamina A.
Torniamo alla formula: la Vitamina A (retinolo) detiene 4 doppi legami (i cosiddetti anelli amiloidi), mentre il Betacarotene solo due. Nel regno vegetale esistono 4 provitamine A (Alfa carotene, Beta carotene, Gamma carotene, Criptoxantina), ma solo il betacarotene viene trasformato in Vitamina A, e solo in condizioni ottimali, a livello intestinale, nella migliore delle ipotesi con una percentuale che non supera il 20%!
Se il nostro intestino fa i capricci – e d'estate sappiamo bene quante volte capiti – il rischio di ritrovarsi in carenza di Vitamina A, pur avendo "svaligiato" l'intero reparto ortofrutta, è altissimo!
Quindi, che fare? Cibarsi come se le temperature fossero polari? Nemmeno questo è auspicabile. Forse sarebbe più sensato cogliere gli stati carenziali e integrare la Vitamina A dall'esterno.
Inoltre, attenzione alle persone che hanno subito l'asportazione della cistifellea (colecistectomia): sono tra le più esposte a stati di carenza di Vitamina A. Lo stesso vale per i celiaci, chi soffre di problemi intestinali frequenti come il colon irritabile, chi ha una flora intestinale compromessa (dall'alimentazione, dalla stagione estiva, da terapie antibiotiche) o chi ha carenza di zinco.
FALSO... e che falso! Qui tocchiamo il "peccato originale" della passata letteratura scientifica, quella che ha annoverato la Vitamina A tra i nutrienti di origine vegetale. L'errore nasceva dalla somiglianza tra la formula di struttura del Betacarotene e quella della Vitamina A. La facile reperibilità del betacarotene in natura e quindi nei vegetali, ha fatto credere che questi ultimi fossero la miniera d'oro da cui attingere a piene mani. Ma le cose non stanno così e chi l'ha creduto ha toppato alla grande!
Il Trio d'Assalto: Vitamina A, D e K2 – La Sinergia Perfetta!
Infine, parliamo della straordinaria sinergia di questa vitamina con la Vitamina D e la Vitamina K2. Come detto, sono tutte e tre liposolubili.
La Vitamina D, di cui abbiamo parlato diffusamente sul blog, tra i suoi tanti ruoli definitivi, ha quello di assorbire il calcio (anche se in associazione col magnesio).
La Vitamina K2, anche di questa abbiamo discusso ampiamente, ha il ruolo di veicolarlo nel corpo, un vero e proprio "vigile urbano" che dirige il traffico. Ma le più recenti acquisizioni scientifiche ci dicono che la Vitamina K2 riduce anche la formazione della placca aterosclerotica liberando il calcio in eccesso.
Ed è qui che la scienza si esalta! La Vitamina K2 libera il calcio, e la Vitamina A lo veicola nei reni per eliminarlo. Un triumvirato rappresentato da queste tre vitamine liposolubili, un vero spettacolo!
Dosaggio: Attenzione, ma Senza Panico!
Concludiamo sul dosaggio. Attenzione, le vitamine liposolubili vanno monitorate se l'assunzione avviene dall'esterno, tramite farmaci o integratori.
Il fabbisogno giornaliero per l'uomo è di 900 mcg, per la donna di 700 mcg. Se parliamo di Unità Internazionali (U.I.), siamo intorno a 2333 U.I. per la donna e 3000 U.I. per l'uomo.
Per la donna in gravidanza, il fabbisogno può arrivare anche a 4000 U.I. Attenzione alla carenza di Vitamina A in gravidanza, che potrebbe portare a distacco placentare e problematiche per il nascituro. Ma essendo questo un fatto particolarmente delicato, si rimanda sempre al ginecologo di fiducia l'indicazione da adottare per la propria assistita. Non dimenticate mai questa raccomandazione evitando il FAI DA TE.
Per una semplice conversione: 1 U.I. corrisponde a 0,3 mcg.
Per quanto riguarda la tossicità, è difficile arrivarci involontariamente, dato che le linee guida internazionali indicano come soglia di sicurezza ben 100.000 U.I. giornaliere. Solo a quei livelli il rischio per la salute è veramente elevatissimo. Quindi, smettiamola di creare allarmismi inutili!
Una cosa è certa: il mondo delle vitamine si fa sempre più affascinante. E la natura, ancora una volta, ci mostra come sia in grado di proteggerci dalle malattie e aiutarci ogni giorno, se solo la stiamo ad osservare e seguiamo i suoi saggi consigli. E chi la pensa diversamente, si metta in fila!




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