Buccia o Crosta? Domande da un Milione di Dollari (o di Euro)


 

Certo, di fronte a interrogativi esistenziali, una domanda semplice e dalle risposte meno univoche forse non farà nascere un dilemma da "Shakespeare", ma un pizzico di curiosità ce lo fa venire. Meglio mangiare la frutta con la buccia o senza? Certi ortaggi vanno sbucciati? E che dire della crosta dei formaggi?

La risposta non è affatto semplice. E il motivo è che non riguarda solo il tipo di alimento, ma anche la sua provenienza e il modo in cui è stato trattato. Ad esempio, per i formaggi, le statistiche dicono che in Francia si mangiano più croste che in Italia (a breve, vista la situazione economica, anche noi ci ciberemo di sole croste, ma questa è un'altra storia!).

Formaggi: Crosta sì, ma solo se l'etichetta lo permette

A prescindere dalla nazionalità del consumatore, la prima cosa da fare è guardare l'etichetta del produttore. Se la crosta, per quanto invitante, è fatta di paraffina o cera, va assolutamente tolta e gettata via. Non darla neanche al cane o al gatto! Solitamente, questo tipo di trattamento si trova su formaggi come il gorgonzola o il provolone, perché l'involucro chimico aiuta a conservare meglio il prodotto nel tempo.

Al contrario, la crosta di Parmigiano e Grana Padano, quest'ultimo oltretutto ricco di Lisozima, l'eroe nascosto della nostra salute, ne abbiamo già parlato, è una vera squisitezza. È ottima nelle minestre e nei brodi per dare un sapore più ricco, e i nostri amici a quattro zampe lo sanno bene. Puoi concederne un pezzetto, ovviamente a piccole dosi, senza fargli male.

C'è però il rovescio della medaglia: la crosta è la parte più esposta a contaminazioni. Sarebbe prudente lavarla, ma bagnandola si perderebbe tutta la sua fragranza. Quindi che fare? Rischiare? Chissà!

Un'attenzione particolare: fai attenzione ai formaggi a pasta molle fatti con latte crudo e non pastorizzato. Non creano problemi a meno che tu non abbia un sistema immunitario indebolito. E per le donne in gravidanza? Meglio concentrare le voglie su altro!

Frutta e Verdura: un dilemma moderno

Provare a mangiare la buccia di un'anguria è una delizia solo per paradosso. Nessuno lo farebbe mai, come per la buccia di banana, ananas o fico d'India. Ma ci sono frutti con bucce perfettamente commestibili, che si credeva contenessero il massimo dei nutrienti.

Il problema è che l'idea del nonno di Heidi che ti offre un frutto appena colto dall'albero è un ricordo lontano. La nostra frutta spesso viaggia come un moderno Marco Polo, viene trattata con sostanze chimiche e maneggiata da molte persone. Ecco perché la buccia, checché ne dicano certi nutrizionisti, andrebbe tolta o, se proprio non puoi farne a meno, lavata, lavata e rilavata bene, come abbiamo già detto in un post precedente. Il rischio di beccarsi un'intossicazione non è del tutto escluso. Massima attenzione a quei frutti cui non è possibile togliere la buccia, ciliegie, fragole, in un certo senso anche l'uva. Qui il consiglio di lavare il frutto con la massima attenzione è quasi categorico!

A proposito, il melone va lavato intero prima di essere tagliato, perché la sua buccia porosa può trattenere e assorbire sostanze nocive.

E gli ortaggi? Non ho mai visto nessuno mangiare melanzane o peperoni crudi con la buccia. Per le patate, invece, cuocerle con la buccia (se ben lavate) aiuta a conservare meglio le loro qualità nutritive.

E voi, di che buccia o crosta siete ghiotti?

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