Brutte notizie per gli amanti del
caffè, dopo una serie infinita di studi che dimostravano come la bevanda nera
più amata degli italiani fosse salutare, adesso arriva la doccia fredda, anzi
freddissima…. parrebbe infatti che entro un’ora dall’assunzione di un caffè si eleva in maniera
significativa il rischio di andare incontro ad un infarto miocardico acuto,
fino alla morte cardiaca improvvisa, almeno secondo recenti studi sull’argomento,
così come, pur non essendo fino ad oggi stato definito il rischio, pare che il
caffè potrebbe aumentare la possibilità di andare incontro ad un ictus
ischemico nello stesso spazio temporale da quando abbiamo assunto la bevanda.
Gli studiosi avrebbero stabilito che
imputata numero uno nell’innalzare i rischi di un ictus ischemico sia la caffeina. Si è giunti a questa sconfortante conclusione dopo aver sottoposto un
gruppo di 390 persone, costituite da 209 uomini e 181 donne, ad osservazione mediante
dei test volti ad indagare le loro abitudini di vita, durata ben cinque anni fra
coloro che avevano subito un ictus ischemico acuto nei tre giorni successivi al
ricovero. Delle 390 persone esaminate si è visto che il 78% del campione, pari a
304 persone, erano consumatori abituali di caffè e che 232 persone dei due
sessi ricoverati per ictus ischemico, aveva assunto un caffè nelle precedenti
24 ore dall’insorgenza dell’ictus, mentre 35 di questi pazienti aveva bevuto un
caffè un’ora prima dall’avvenuto fatto ischemico.
Secondo gli studiosi, il consumo di
caffè assunto un’ora prima dall’evento patologico è risultato particolarmente a
rischio ictus, cosa che non avverrebbe quasi per nulla consumando tè con
caffeina o coca cola. Ma c’è tuttavia un dato interessante da sottolineare e
che emerso durante lo studio del fenomeno.
Il rischio di incorrere in un evento
cardiovascolare o in un fatto ischemico è risultato maggiore nei consumatori
occasionali o fra coloro che bevono meno o al massimo un caffè al giorno,
rispetto a quelle persone che ricorrono con maggior frequenza al caffè durante
l’arco della giornata e tale rischio non si eleva anche in presenza di altri
fattori di rischio vascolare.
In conclusione, il consumo di caffè aumenta in modo
transitorio il rischio di insorgenza di ictus ischemico, in particolare tra
coloro che non lo bevono con regolarità. ( Xagena2010 )
Fonte: Mostofsky E et al, Neurology 2010; 75: 1583-8 - Neuro2010
Fonte: Mostofsky E et al, Neurology 2010; 75: 1583-8 - Neuro2010
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