Donna baffuta sempre
piaciuta…… ma siamo sicuri che questo detto è apprezzato dalle donne? Pensiamo
proprio di no, anzi, se una donna si accorge che cominciano a crescerle i baffi
oppure una antiestetica peluria sul viso, tutto farà, meno che godere di questa
nuova condizione. Eppure le donne “baffute” intendendo quelle che con la
peluria al viso devono farci seriamente o in maniera meno impegnativa i conti
sono ben nove milioni di nostre connazionali, un esercito di ragazze e signore
impegnate a risolvere al più presto il problema.
Stiamo parlando di quella condizione clinica che va sotto il
nome di irsutismo facciale e che spesso è espressione di disordini ormonali che
è necessario approfondire, ne deriva che nessuna donna di propria iniziativa
dovrà armarsi di rasoio o depilatore per far fuori la peluria senza aver prima
consultato il medico, visto che spesso è sufficiente una cura sistemica per
risolvere il problema. Una cosa è certa,
oggi la medicina dispone di quelle armi che direttamente o indirettamente mette
fine al problema o quando non riesce a risolverlo del tutto, per lo meno lo
minimizza. Ad esempio, esistono delle creme a base di Eflornitina all’11,5%,
da utilizzarsi solo su prescrizione medica, che pare sortisca buoni effetti a livello locale contro quella antiestetica peluria sul viso che affligge le
donne. Lo ricorda Mario Aricò, primario
di dermatologia del Policlinico di Palermo quando ci dice che tale farmaco
inibisce un enzima fondamentale per la crescita del pelo. L’enzima in questione
è l’ornitina decarbossilasi. Di fatto una volta applicata la crema i peli che
nascono saranno più fragili e sottili e dunque meno visibili. La crema va
apposta dopo aver rimosso i peli, non con un rasoio, semmai mediante una
depilazione effettuata almeno dieci minuti prima di cospargersi di crema che
deve restare sul viso per almeno quattro ore prima di poterla rimuovere
mediante un accurato lavaggio. Importante che il prodotto non venga
assolutamente a contatto con labbra, occhi e narici. Per poter assistere a
risultati importanti dall’uso della crema bisogna comunque attendere un paio di
mesi dal trattamento che prevede il ricorso al farmaco con una posologia di due
volte al giorno a distanza di circa otto ore fra un trattamento e l’altro. Tale trattamento prevede cicli di cura che di
fatto durano tutta la vita.
A proposito del preparato occorre ricordare che si tratta di
un farmaco non del tutto scevro da effetti collaterali che prevedono la
possibilità di assistere a bruciore nella sede di applicazione della crema,
secchezza della pelle, prurito, eruzioni cutanee. Ovviamente ad incorrere in
questi inconvenienti sono coloro che detengono una pelle particolarmente
sensibile. Nel caso si presentassero tali inconvenienti il trattamento va
interrotto e ci si deve rivolgere al medico. Il farmaco non è indicato in
gravidanza.
E’ ovvio che nel caso di irsutismo facciale i trattamenti
spazziano su diversi fronti, soprattutto quando il medico ha individuato il
problema che sta alla base della patologia. Ad esempio, nell’ovaio policistico,
una malattia a sfondo ginecologico, il problema si risolve una volta
intervenuti sulla malattia di fondo e in questo caso pare che il farmaco d’elezione
in grado di dirimere il tutto sia la pillola anticoncezionale.
Esiste anche la possibilità di intervenire sul pelo che si
fa strada sul viso mediante il laser che distrugge i follicoli piliferi senza
danneggiare i tessuti vicini. Secondo lo stesso Aricò, “ i migliori risultati
si ottengono nelle donne con pelle chiara e capelli neri o castano scuri, ma
possono verificarsi complicanze come piccole ustioni ed alterazione della
pigmentazione”.
Un altro metodo anti peluria consiste nella decolorazione
mediante sostanze alcaline e ossidanti che agendo sulla melanina, il pigmento
che colora il pelo, di fatto lo scolorisce rendendolo quasi del tutto
invisibile. Come si vede, tale inconveniente resta solo di pertinenza medica e
mai affidato all’estro e alla fantasia della singola paziente.
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