Chi ha avuto un ictus o
si è preso cura di un familiare affetto da un evento del genere, ben sa i
problemi che si sono palesati dopo il fatto acuto, quando si presenta in tutta la sua drammaticità, la
necessità di far riprendere in qualche modo il recupero funzionale degli arti,
compresi quelli superiori e le abilità motorie in genere di questi pazienti. Un
processo difficile, fino adesso costellato da insuccessi terapeutici che
rendono a volte penosa la vita del paziente. Ma oggi qualcosa di nuovo si
profila all’orizzonte.
Una ricerca scientifica
inedita, infatti, pubblicata sul Journal of NeuroEngineering
and Rehabilitation, avrebbe infatti dimostrato
che l’utilizzo di nuovi videogiochi può partecipare in qualche modo al recupero
funzionale degli organi colpiti da ictus.
Lo studio ha riguardato
una risicata popolazione di volontari, fatto questo che non consente di dare il
piglio della scientificità al lavoro scientifico, ma potrebbe essere indicativo
ugualmente per dimostrare quanto in pratica fatto oggetto di studio da parte
degli scienziati.
Il gruppo di volontari, infatti, sarebbe costituito da 8
uomini e 4 donne, tutte cinquantenni che per almeno tre ore al giorno ha
giocato con qui particolari videogiochi che richiedevano l’utilizzo di una mano
per agire sul mousse, mentre su un arto era stato loro indossato uno speciale
guanto robotico per aiutare i movimenti della mano,
A distanza di sei mesi si
è verificato se in effetti questa metodica avesse apportato eventuali miglioramenti
e così si sarebbe riscontrato che i movimenti degli arti erano sicuramente più
fluidi così come il controllo delle dita delle mani risultava sicuramente più
veloce.
Da dire che, generalmente
dopo un lasso di tempo significativo a seguito di un evento come, appunto, un
ictus, anche in assenza di particolari tecniche si assiste ad un miglioramento
della funzionalità degli arti, ma appare significativo il fatto che con l’uso
di tali videogiochi la ripresa è stata sicuramente più veloce e soprattutto più
efficace.
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