Nel 2012, uno studio del Nurse’s Health Study aveva già acceso i riflettori su un dato sorprendente: le donne che avevano allattato per più di due anni mostravano una probabilità inferiore del 23% di andare incontro a infarto del miocardio dopo la menopausa, rispetto a chi non aveva potuto allattare. Un dato che all’epoca fece discutere, ma che oggi trova conferme in numerose ricerche internazionali.
Allattare, infatti, non è solo un atto nutrizionale: è un vero e proprio reset biologico. Durante l’allattamento, il corpo della donna regola i livelli di insulina, migliora il profilo lipidico, riduce l’infiammazione sistemica e stimola la produzione di ormoni come ossitocina e prolattina, che non solo favoriscono il legame con il neonato, ma aiutano a gestire lo stress e migliorano l’umore. È come se il corpo, nel prendersi cura del piccolo, si prendesse cura anche di sé.
E non si tratta solo di cuore. Le donne che allattano per almeno tre mesi mostrano, a distanza di un anno dallo svezzamento, una circonferenza vita più ridotta e un peso corporeo più equilibrato. L’allattamento consuma fino a 500 kcal al giorno, ma non è solo una questione di calorie: è il metabolismo che cambia, si adatta, si riequilibra.
Anche il rischio di diabete di tipo 2 si abbassa sensibilmente, così come quello di alcune forme tumorali, in particolare al seno e alle ovaie. La durata dell’allattamento conta: più a lungo si allatta, maggiore è la protezione. Ma ogni mese ha valore, ogni giorno contribuisce a costruire una base di salute futura.
Questi dati ci invitano a riconsiderare l’allattamento non solo come una scelta per il bambino, ma come una strategia di prevenzione per la madre. Non è solo nutrizione, è medicina naturale. È tempo che anche le politiche sanitarie lo riconoscano, offrendo supporto concreto alle donne che scelgono di allattare, senza pressioni né giudizi, ma con consapevolezza.
Allattare è un gesto antico, ma oggi sappiamo che è anche moderno. È un investimento sulla salute, un atto di cura che va oltre il presente. E forse, in un mondo che corre, che medicalizza ogni aspetto della vita, riscoprire il potere di un gesto semplice può essere la vera rivoluzione.
📌 In breve: perché allattare fa bene anche alla mamma
Protezione cardiovascolare: allattare per più di due anni riduce del 23% il rischio di infarto dopo la menopausa.
Colesterolo HDL più alto: migliora il profilo lipidico e riduce l’infiammazione sistemica.
Meno diabete: l’allattamento regola l’insulina e abbassa il rischio di diabete di tipo 2.
Peso corporeo più equilibrato: dopo almeno 3 mesi di allattamento, la circonferenza vita è più ridotta.
Effetti ormonali positivi: ossitocina e prolattina migliorano l’umore e riducono lo stress.
Protezione oncologica: riduce il rischio di tumori al seno, alle ovaie e all’endometrio.
Ogni mese conta: più a lungo si allatta, maggiore è la protezione. Ma anche pochi mesi fanno la differenza.
👩⚕️ L’allattamento è un gesto naturale che protegge la salute della mamma nel presente e nel futuro. Un investimento di benessere che dura nel tempo.
V I S I T E:


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