Una volta tanto parliamo
del bisogno da parte di molte donne di ricorrere allo shopping senza
considerare l’aspetto come un vero e proprio disagio psicologico come avviene
in quei soggetti affetti da ansia da shopping costellato da una sorta di
bisogno compulsivo.
Per queste donne, a qualsiasi
estrazione sociale appartenenti, a qualunque fascia di reddito facenti parte,
il bisogno di fare shopping è dato dal gusto di assicurarsi il migliore
articolo a prezzi quanto mai vantaggiosi, per la gioia dei commercianti e, se
si esclude l’eventuale danno all’economia familiare arrecato da queste
consumatrici instancabili, il resto fa solo bene alla salute, visto che,
secondo recenti studi, sembrerebbe che la migrazione da un negozio ad un altro,
da un centro commerciale, passando dai diversi punti vendita per poi, magari,
chissà, approdare alla bottega sotto casa, comporta un dispendio di calorie
giornaliere quantificate in almeno 385 solo per effetto di tali scarpinate; il
corrispettivo di un bicchiere di vino o di una fetta di torta appena consumata.
E poiché viviamo in un’epoca
quanto mai costellata da sempre nuovi centri commerciali, gli autori dello
studio indicano in questi grandi store moderni i migliori luoghi per curare il
fisico grazie alle maratone che i clienti sono costretti a compiere solo per
prendere coscienza di tutti gli acquisti che è possibile loro effettuare con benefici
effetti non solo sulla perdita di peso, ma anche sulla migliore irrorazione
sanguigna nei vari distretti dell’organismo che inconsapevolmente apportano. Insomma,
fare shopping alle donne fa sicuramente bene, potendo anche concludere che in
media una donna che si dedica agli acquisti in proprio disperde all’anno ben 48
mila calorie, ottenendo di più di quanto potrebbe sperare di ottenere in
palestra e, per di più, con grande soddisfazione emotiva.
Per l’uomo non è la
stessa cosa, di norma il sesso forte si annoia a visitare vetrine commerciali
ed a compiere scarpinate per negozi e dunque, potendo, tende a demandare alla
propria compagna gli acquisti meno importanti o che fanno parte della routine
settimanale, tant’è che le donne intervistate che hanno pure dichiarato che
durante le loro “maratone” si attrezzano di tutto punto per rendere più
piacevole la visita presso i punti vendita, ad esempio, indossando scarpe da ginnastica per il loro pomeriggio
dedicato alle spese, e le piu’ tenaci riferiscono di non fermarsi neanche per
il pranzo, e di non prendersi pause “finche’ non cedono fisicamente”.
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