Gli allarmismi non ci sono mai piaciuti, sopratutto quando ci vengono dall'Europa, ma stavolta quanto emerso dal sistema di allert europeo Safety Gate 2022 l'allert lanciato sembra quanto mai reale, sopratutto quando in ballo c'è la stessa salute e il benessere dei bambini ed infatti, la segnalazione riguarda i giocattoli ritenuti, dall’Organo di controllo europeo, ancora pericolosi.
Quali rischi correrebbero i bambini?
Secondo la Commissione europea, nel 2022 si sono evidenziati rischi per la salute a seguito di sostanze chimiche repertate in diversi prodotti ludici per bambini. Il primo rischio è rappresentato da giocattoli che il bambino con l’utilizzo può rompere staccandone dei pezzi che potrebbero essere ingeriti dal piccolo con pericoli di soffocamento. Ciò ha significato un obbligo di richiamo dell’oggetto venduto da parte del venditore. Un altro rischio che si è paventato riguarda l’utilizzo da parte di troppi produttori di giocattoli di sostanze chimiche ritenute pericolose in quanto ad alta concentrazione di ftalati che il bambino potrebbe ingerire laddove portasse il giocattolo in bocca o persino con lo sfregamento delle dita su quelle parti del giocattolo trattate appunto con con tali sostanze.
Ma cosa sono gli ftalati
Ovviamente parliamo di sostanze chimiche che nascono dall’unione di due composti chimici, un sale e un acido, in questo caso, l’acido ftalico e che vengono utilizzati come plastificanti. In parole povere, per evitare che, se parliamo di giocattoli o beni in plastica, gli stessi si possano rompere al minimo urto, si procede con l’aggiunta al manufatto grezzo di ftalati che consentono così al materiale di dilatarsi divenendo più plastico ed elastico e di conseguenza meno frangibile. Non tutti gli ftalati sono uguali fra di essi, alcuni di questi composti vengono persino utilizzati dall’industria farmaceutica nella preparazione di capsule o compressse gastroresistenti per limitarne il danneggiamento durante il trasporto delle confezioni proprio per la diminuzione della frangibilità del preparato farmacologico. Stessa cosa per certi cosmetici e oggetti di utilizzo quotidiano. Il problema è che alcuni ftalati, usati anche dall’industria del giocattolo, essendo destinati ad un pubblico particolare, i bambini, che potrebbero durante l’uso avere poca accuratezza dell’oggetto in loro uso e che si trovano in mano. Per evitare che lo stesso si danneggi irreparabilmente dopo un primo utilizzo, si preferisce aggiungere questi composti chimici al fine di rendere più resistente l’oggetto.
Il problema è che una serie di studi avrebbe anche segnalato la pericolosità degli ftalati sopratutto nei piccoli. Infatti quest’ultimi a causa di un metabolismo più veloce degli adulti da una parte eliminano meglio i residui di questi composti, ma dall’altra ingeriscono una quantità di alimenti maggiore in relazione al peso corporeo e anche perché entrano più spesso in contatto con oggetti di plastica, ad esempio, mettendoli in bocca o gattonando per terra. Tantè che si sta tendendo sempre di più ad abbandonare l’uso di questi composti chimici a causa di danni ormai accertati che causano all’uomo, perché se è vero che non presentano di norma una tossicità acuta, i danni potrebbero conclamarsi nel tempo.
Ftalati, quali danni?
Ad esempio i danni alla fertilità e allo sviluppo della prole, indicati più genericamente con il termine «tossicità per la riproduzione» soprattutto danni alla fertilità maschile, a causa di una ridotta produzione di spermatozoi. Così come parrebbero essere anche gli ftalati coinvolti, anche se questo è ancora da dimostrare, nell'anticipata pubertà dei giovani . Così come alcuni studi avrebbero associato agli ftalati l’insorgenza di tumori epatici e renali però riferiti solo ai roditori che erano stati sottoposti allo studio, ma non vi sarebbe prova che lo stesso potrebbe valere anche per gli uomini, resta tuttavia un allarme non da poco quest’ultimo, visto che sia l'uomo che il roditore sono entrambi mammiferi.
Si pensi che se non è possibile stabilire tale danno negli adulti parrebbe accertato invece che, almeno per quanto riguarda i danni epatici a seguito di neoplasie nei bambini, il rischio può essere considerato molto alto. Ed infine, alcuni ftalati agiscono come xeno-estrogeni, intendendo una sorta di ormone chimico che simula gli ormoni naturali e che nell’uomo in aggiunta alla diminuzione degli spermatozoi causa anche cadute dell’ormone testosterone con conseguente calo della libido ed un significativo aumento nell’età adulta di malattie come il diabete, l’obesità, comprese eventuali neoplasie ai testicoli e disfunzioni ipofisarie.
Insomma, i motivi per non stare tranquilli di fronte a certi giocattoli pare ci siano tutti.
Fonte: Helpconsumatori
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