Cosa c’è di più pratico dell’assumere un farmaco per il raffreddore, per la tosse, oppure per lenire i sintomi più fastidiosi di un’influenza stagionale? Nulla, poi se consideriamo che siamo bombardati, sopratutto in autunno, da una pubblicità martellante su tutti i media, che propaganda farmaci alla stregua delle caramelle e che in farmacia c’è solo imbrazzo della scelta rispetto ai prodotti da banco da scegliere contro i sintomi più comuni delle malattie di cui sopra, si capisce bene che curarsi per le patologie da raffreddamento e non solo è cosa quanto mai facile e spesso lasciato al libero arbitrio del singolo paziente. Ma tale condotta, è del tutto scevra da rischi anche gravi?
Il mix di farmaci dagli effetti a volte seri
E’ del tutto ovvio che ogni farmaco ha un suo principio attivo, per cui se si decide di prendere un medicinale che presenta più principi attivi e solitamente proprio i farmaci per curare i sintomi delle malattie da raffreddamento presentano questo problema, bisogna considerare se si è allergici ad uno o più componenti del preparato, se uno dei principi attivi presenta controindicazioni individuali di cui siamo a conoscenza, così come è indispensabile che il medico sia messo a conoscenza della nostra decisione, sopratutto se si assumono altri farmaci per curare malattie per lo più croniche e questo spiega perché è la popolazione anziana la più esposta al pericolo. Così come, in presenza di terapie prescritte da medici fitoterapeuti, sia questi che il medico di medicina convenzionale, devono essere preventivamente informati, atteso che le sostanze naturali, sopratutto se assunte sotto forma di farmaci, si comportano alla stregua dei farmaci di sintesi, e le interazioni possono essere quanto mai serie.
E per i più piccoli?
Inutile dire che il quesito va posto al pediatra. Tuttavia occorre anche sottolineare il fatto che se i sintomi del raffreddore o dell’influenza non sono particolarmente difficili da gestire, è stato dimostrato che alimenti come il miele ha una buona azione contro questi sintomi, così come la soluzione salina nasale può essere un rimedio privo di effetti avversi contro la congestione nasale.
In gravidanza
E’ buona norma evitare il fai da te, sopratutto in gravidanza. Perchè di sicuro c’è, che è un po’ sfatato il mito secondo il quale nessun farmaco possa essere assunto in gravidanza, senza procurare rischi al nascituro, ma è sempre bene diffidare dai consigli a buon mercato e invece rivolgersi al proprio ginecologo che consiglierà la medicina giusta e l’eventualità che sia o meno il caso di assumerla.
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