In questa sede non approfondiamo la malattia, quindi, nessun cenno a diete, a sintomi ed eventuali complicazioni di questa iperuricemia che alla lunga sfocia nella gotta. Ci interessa invece capire fino a che punto un approccio più “dolce” verso questa patologia, che non preveda i soli farmaci in uso, possa migliorare lo stato del paziente.
Per questo motivo, è cruciale ribadire un concetto fondamentale: la gotta va gestita con serietà, sotto la supervisione di un medico specialista. Le terapie farmacologiche attuali sono efficaci nel controllare i livelli di acido urico e prevenire gli attacchi, e la loro aderenza è vitale per la qualità della vita del paziente.
Le terapie attuali: un approccio mirato
Quando si parla di gotta, la strategia terapeutica è ben definita e si basa su diversi pilastri:
Gestione dell'attacco acuto: Nelle fasi acute, l'obiettivo è lenire rapidamente il dolore e l'infiammazione. A questo scopo, si ricorre spesso ai FANS (Farmaci Antinfiammatori)matori Non Steroidei). Nei casi in cui i FANS sono controindicati o inefficaci, si può optare per i corticosteroidi. La colchicina è un altro farmaco fondamentale, efficace sia nella fase acuta che nella prevenzione delle recidive.
Terapia ipouricemizzante: Questa è la chiave per la gestione a lungo termine della gotta. L'obiettivo è abbassare e mantenere i livelli di acido urico nel sangue al di sotto della soglia critica per evitare la formazione di cristalli. I farmaci più comunemente usati a questo scopo sono l'allopurinolo e il febuxostat. È importante sapere che la ricerca è continua e altri farmaci innovativi stanno per arrivare o sono già in fase avanzata di studio, offrendo nuove prospettive per i pazienti. Tuttavia, è anche bene sapere che questi farmaci, nonostante esistano da decenni – ci riferiamo all’allopurinolo in particolare, che è stato il capostipite nel contrasto alla malattia – non sono esenti da effetti collaterali. Stessa cosa per la colchicina, anche se si è visto che la stessa molecola determina benefici importanti a livello cardiovascolare. Per non contare che i farmaci ipouricemizzanti, cioè quelli che abbassano i livelli di acido urico nel sangue, vanno assunti per tutta la vita.
Le Ciliegie Montmorency: un possibile alleato, non un sostituto
Negli ultimi anni, l'interesse per le ciliegie Montmorency (note anche come amarene) è cresciuto esponenzialmente nel contesto della gestione dell'iperuricemia e della gotta. Queste piccole ciliegie, ricche di antiossidanti e antociani (le sostanze che conferiscono il colore rosso), hanno dimostrato in diversi studi scientifici la capacità di influenzare il metabolismo dell'acido urico.
Alcune ricerche indicano che il consumo di succo o concentrato di ciliegie Montmorency potrebbe contribuire a ridurre i livelli di acido urico nel sangue e a favorirne l'eliminazione. Altri studi parrebbero evidenziare che i livelli di acido urico, soprattutto quando non elevati al punto da generare la gotta, si abbassano a livelli normali con la sola assunzione di questi frutti.
Le loro proprietà antinfiammatorie sono un altro aspetto interessante, considerando la natura infiammatoria della gotta.
Tuttavia, è assolutamente fondamentale comprendere che parliamo di un potenziale supporto, non di una "cura miracolosa" o di un'alternativa alle terapie prescritte. Così come è da ricordare che il ricorso agli integratori solitamente non vale per l’acuto ma semmai nel lungo termine e nel contrasto di eventuali recidive.
Stop al fai da te: la gotta è una cosa seria!
Ed è qui che si vuole mettere un punto fermo: l'autoprescrizione e il "fai da te" sono estremamente pericolosi quando si tratta di gotta o di altre malattie. Sospendere le attuali terapie farmacologiche in favore di soluzioni naturali non monitorate da un medico può avere conseguenze gravi, portando a riacutizzazioni dolorose e al peggioramento della condizione a lungo termine.
Il ruolo delle ciliegie Montmorency, o di qualsiasi altro integratore naturale, deve essere sempre e solo quello di un argomento di discussione con il proprio medico curante o reumatologo, o comunque di un professionista della salute, nutrizionista compreso.
Se stai cercando modi per ottimizzare la gestione della tua gotta, o se sei semplicemente curioso riguardo ai potenziali benefici delle ciliegie Montmorency, parlane con il tuo specialista. Sarà lui o lei a valutare se un preparato a base di queste ciliegie possa essere un supporto valido e sicuro nel tuo specifico piano terapeutico, in aggiunta alle cure tradizionali.
FONTI:
Studi sulla riduzione dell'acido urico e la gotta:
Northumbria University (2014): Un articolo della Northumbria University, intitolato "Drinking Montmorency cherry concentrate reduces effects of gout", riporta uno studio pubblicato sul Journal of Functional Foods. Questo studio ha dimostrato che il consumo di concentrato di ciliegia Montmorency ha ridotto significativamente i livelli di acido urico nel sangue (del 36% in otto ore) e aumentato la sua escrezione urinaria.
Lo studio originale a cui si riferisce è: Bell, P. G., Gaze, D. C., Davison, G. W., George, T. W., Scotter, M. J., & Howatson, G. (2014). Montmorency tart cherry (Prunus cerasus L.) concentrate lowers uric acid, independent of plasma cyanidin-3-O-glucosiderutinoside. Journal of Functional Foods, 11, 82-90.
Arthritis Foundation: L'Arthritis Foundation fa riferimento a diverse ricerche che dimostrano come le ciliegie possano ridurre il rischio di attacchi di gotta e abbassare l'acido urico.
Fonte: https://www.arthritis.org/health-wellness/healthy-living/nutrition/healthy-eating/are-cherries-cure-for-gout (Questa fonte menziona uno studio di Zhang et al. che ha riportato un rischio dimezzato di attacchi di gotta con l'assunzione di ciliegie).
Ricerca su MDPI (2024): Un articolo più recente su MDPI, "Effects of Acute and One-Week Supplementation with Montmorency Tart Cherry Powder on Food-Induced Uremic Response and Markers of Health: A Proof-of-Concept Study", pur evidenziando che l'integrazione a breve termine potrebbe non avere un effetto significativo sulla risposta uricemica dopo pasti ad alto contenuto di purine, riconosce il potenziale delle ciliegie nel modulare la risposta glicemica e alcune citochine infiammatorie.
Proprietà antinfiammatorie e antiossidanti:
MDPI Review (2022): Una revisione su MDPI, "Health Benefits of (Poly)phenols from Cherries: A Review of Clinical Trials", riassume gli effetti benefici degli estratti di ciliegia sulla salute umana, inclusa la riduzione dei livelli sierici di acido urico e dei biomarcatori di infiammazione e stress ossidativo. Sottolinea la necessità di ulteriori studi clinici randomizzati a lungo termine.
Northumbria University (2014): Un altro studio della Northumbria University, "Montmorency Cherries Reduce the Oxidative Stress and Inflammatory Responses to Repeated Days High-Intensity Stochastic Cycling", pubblicato su MDPI, esplora le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti delle ciliegie Montmorency, in particolare in relazione all'esercizio fisico intenso.
Dosaggi:
Examine.com: Questo sito, che analizza integratori e ricerche, fornisce informazioni sui dosaggi comuni utilizzati negli studi per il succo di ciliegia Montmorency e il concentrato, ad esempio 30 ml due volte al giorno per il concentrato.

Salve, dove posso comprare queste ciliegie o amarene che siano visto che pare di capire che non sono reperibili nei supermercati o negli storie classici, sono Giancarlo
RispondiEliminaGiancarlo non credo che esistano in commercio in Italia, poi non saprei, comunque come sapere la quantità e la qualità giusta per il fine che vogliamo e quindi immagino ci siano degli integratori calibrati per dosaggio e posologia giornaliera, vedi sui motori fi ricerca inserendo il termine completo, ciao, Luana
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