La malattia è devastante, visto che ci riferiamo ad una delle più temibili e aggressive neoplasie che conosciamo. Parliamo del Melanoma, un tumore della pelle possibile anche in soggetti giovani come negli adulti e negli anziani e che raramente lascia scampo a chi si ammala. L’auspicio è quello di trovare un rimedio a breve in grado di contrastare, molto di più di quanto si faccia oggi, la malattia. Qualcosa pare stia avvenendo, al punto che fra quattro anni potremmo anche trovare un vaccino in grado di debellare il melanoma in maniera definitiva.
A dircelo il Daily Telegrapf, che ha racchiuso in un articolo gli esiti di uno studio inglese volto a scoprire una molecola farmacologia in grado di aggredire le cellule tumorali alla base del melanoma e, dunque, far regredire la malattia. Il farmaco in questione si chiama Oncovex , un vaccino, anche se occorre dire che quando parliamo di vaccini in oncologia ci riferiamo a farmaci che agiscono in maniera diversa dai tradizionali vaccini che siamo soliti conoscere. Tale presidio medico, potrebbe essere efficace contro tutti i tipi di melanoma conosciuti fino ad oggi.
Interessante segnalare l’ ”intelligenza” di tale vaccino in grado di opporsi solamente alle cellule cancerogene risparmiando quelle sane, superando in questo modo il grosso limite rappresentato dall’attuale chemioterapia antiblastica che “uccide” cellule cancerogene e sane del paziente esponendolo spesso a rischi fatali. Altra cosa da segnalare è che il farmaco agirebbe anche laddove la malattia abbia assunto uno stadio avanzato che solitamente fa perdere ogni speranza per un eventuale esito favorevole, a medici e pazienti.
“Lo studio palesa la possibilità terapeutica offerta ad un gruppo di pazienti in cura affetti da melanoma in fase avanzata – ha affermato al quotidiano ‘Howard Kaufman’ del Chicago’s Rush University Medical Centre che partecipa alla sperimentazione – e mostra bene come tale terapia potrebbe salvare migliaia di persone all’anno”.
Secondo i risultati fin qui ottenuti in umana, sia pure in forma ancora sperimentale, trattando con Oncovex un certo numero di pazienti di età compresa entro i 50 anni, ammalati di melanoma in fase avanzata, si sarebbe assistito ad una regressione completa della neoplasia in 16 casi su cento, anche se occorre dire che non si è ancora in grado di stabilire la possibilità o meno che il tumore recidiva in un lasso di tempo che non è possibile preventivare.
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