martedì 21 febbraio 2023

Parodontite: a sei anni dalla presentazione dell'inedito trattamento laser si conferma la validità terapeutica


Si chiama parodontite anche se in molti la riconoscono meglio come piorrea ed è una malattia a livello infiammatorio che colpisce 6 italiani su dieci, quindi abbastanza diffusa. Parliamo di una patologia che nel tempo finisce col distruggere i supporti dei denti, ovvero l’osso e le stesse gengive col risultato che il dente privo di ogni supporto finisce per cadere.

Ultimamente si è pure visto che i soggetti esposti alla parodontite potevano andare incontro anche ad infarti miocardici. Il motivo? Semplice, i batteri che si formano in bocca tendono a migrare con la circolazione e raggiungono i vasi principali del cuore contribuendo alla formazione di malattie cardiache quali le endocarditi, le pericarditi e le lesioni coronariche che potrebbero sfociare in un infarto. Si potrebbe continuare ad elencare tutte le altre patologie dove la parodontite è la porta di ingresso per eventuali malattie autoimmuni, artrite reumatoide in primis, così come malattie neoplastiche come il cancro alla bocca e via di seguito. Ovviamente ciò non significa che basta soffrire di questa patologia per andare incontro a malattie estreme, più corretto invece asserire che è una patologia orale che va curata, STOP.

I sintomi

Il sanguinamento delle gengive è uno dei campanelli di allarme. Non significa che se lavandosi i denti le gengive dovessero sanguinare una volta siamo affetti da parodontite. Ma se il problema è ricorrente, potremmo essere sulla buona strada. Interessante notare una situazione che riguarda i fumatori. Le gengive dei fumatori tendono a non sanguinare mai. Da una parte potrebbe essere un vantaggio, dall’altro un problema, poiché il fumatore potrebbe essere affetto da parodontite e non saperlo.  Altri sintomi quali alitosi, mobilità dei denti, retrazione della gengiva che mette a nudo la radice del dente, eventuali ascessi dentari la difficoltà della masticazione sono sintomi più che sufficienti per recarsi dal dentista.

La cura più attuale

Interessante quanto mai il nuovo protocco terapeutico previsto per la cura di questa patologia odontoiatrica che si chiama Perioblast, (Periodontal Bio Laser Assisted Therapy) in grado di curare tutte le forme di questa patologia, indipendentemente dalla flora batterica coinvolta, dalla predisposizione e dallo stile di vita del paziente, nonché dall'esperienza dell'operatore, grazie all'impiego combinato di laser ad alta potenza, microscopio operatorio e test biomolecolari. Il protocollo, ideato dall'Excellence Dental Network (Edn), guidato da Francesco Saverio Martelli, è stato pubblicato su 'European Journal of Clinical Microbiology and Infectious Diseases'. Tale protocollo è stato presentato al CNR circa 6 anni fa successivamente ad uno Studio che ha chiamato in causa 2.700 pazienti e che sono stati controllati dopo due anni dall’inizio della neo cura. Con questo approccio terapeutico, tutti i pazienti coinvolti hanno risposto bene alle terapie anche in assenza di antibiotici e quindi col rischio di sviluppare resistenza agli antibiotici stessi. A sei anni di distanza dalla sua presentazione, pare confermarsi l’efficacia di questo trattamento combinato di laser e microscopio che ha finito per rappresentare una pietra miliare nel trattamento della parodontite. Con il trattamento Perioblat il paziente viene curato evitando il trattamento chirurgico, ha più concrete possibilità di guarigione e subisce un trattamento di gran lunga meno invasivo di quanto invece la chirurgia fino adesso ha fatto.

Fonte: CNR

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