sabato 4 febbraio 2023

Smettere di fumare: meglio la sigaretta elettronica o i cerotti a base di nicotina?

 

Fonte Foto: Svapo.Blog


Per chi fuma, per chi non ha mai fumato o per chi pensa di voler iniziare, il consiglio unico è sempre valido è, non iniziare mai questo vizio e smettere se già si fuma. Molto più facile a dirsi che a farsi ed infatti, proprio i tanti tentativi, spesso infruttuosi, da parte di fumatori di ogni età, nel voler dire addio alla sigaretta, ha sempre costellato l'universo dei fumatori di svariati e spesso impensabili rimedi nati attorno al fumatore incallito per rendere più soft l’astinenza da tabacco. Uno di questi da decenni è stato il ricorso a della nicotina endogena sotto forma di gomme da masticare o cerotti a base di nicotina che mitigassero proprio la mancanza di questo alcaloide introdotto con la sigaretta.

Oltretutto, la nicotina introdotta con cerotti o gomme o addirittura caramelle viene utilizzata in una sorta di terapia a scalare per abituare l’organismo a farne a meno in modo graduale. Ma non si può di certo dire che tali accorgimenti siano stati sempre fruttuosi, al punto che non è raro rivedere il fumatore tornare alle sue amate “bionde"!

Negli ultimi anni si sono escogitati altri sistemi, stante anche i vari problemi delle sigarette, uno fra tanti, ma non certo l'unico a livello polmonare, l'asma, il tumore al polmone, le bronchiti croniche e tanti altri. E uno di questi rimedi, che pare ottenere maggiore successo è dato dalla sigaretta elettronica, al punto che, atteso che anche la sigaretta elettronica detiene dosi di nicotina, che anche in questo caso si possono dosare acquistando sigarette che ne detengano via, via, minori quantità, possiamo sostenere che tali sigarette di ultima generazione incontrano di più i favori del vasto pubblico di fumatori tanto da scomodare gli studiosi che hanno voluto comparare gli effetti delle sigarette elettroniche rispetto ai vari cerotti o rimedi analoghi a base di nicotina per capire quale dei due sistemi risolvesse prima e meglio l’astinenza da tabacco.

Lo studio scientifico è stato condotto, randomizzato e controllato, ad Auckland, in Nuova Zelanda, nel periodo 2011-2013. Questo l’evolversi nel dettaglio del citato studio:


Fumatori adulti (età uguale o superiore a 18 anni), intenzionati a smettere, sono stati assegnati in maniera casuale (con stratificazione per etnicità, sesso e livello di dipendenza da Nicotina [maggiore di 5 o minore o uguale a 5 al test di Fagerström per dipendenza da Nicotina]) e in un rapporto 4:4:1 a sigarette elettroniche da 16 mg, cerotti a base di Nicotina ( cerotto da 21 mg, uno al giorno) o sigarette elettroniche placebo (senza Nicotina), da 1 settimana prima e fino a 12 settimane dopo il giorno di interruzione del fumo, con supporto comportamentale di bassa intensità attraverso counselling telefonico volontario.L’esito primario era l’astinenza continua verificata per via biochimica a 6 mesi (misurazione del monossido di carbonio esalato con il respiro inferiore a 10 ppm ). In totale, 657 persone sono state randomizzate (289 a sigarette elettroniche con Nicotina, 295 a cerotto con Nicotina e 73 a sigarette elettroniche placebo) e sono state incluse nell’analisi per intention-to-treat. A 6 mesi, l’astinenza verificata è stata pari al 7.3% (21 su 289) con sigarette elettroniche con Nicotina, 5.8% (17 su 295) con i cerotti e 4.1% (3 su 73) con sigarette elettroniche placebo (differenza di rischio per sigarette elettroniche con Nicotina vs cerotti 1.51; per sigarette elettroniche con Nicotina vs sigarette elettroniche placebo 3.16 ).


Intanto appare significativo il fatto che nei gruppi che si sono sottoposti a rimedi con cerotto di nicotina o similari e quelli che invece hanno utilizzato le sigarette elettroniche, non si sono verificati effetti avversi degni di menzione. Segno tangibile che le neonate sigarette elettroniche, rispetto ai cerotti a base di nicotina, non sono più o meno dannose rispetto ai rimedi meno recenti. Ciò che invece si è ben palesato agli occhi degli studiosi è il fatto che le sigarette elettroniche con formulazioni diverse in quanto a quantità di nicotina detenuta ed addirittura pure quelle dove il liquido utilizzato non presentava nicotina, hanno funzionato molto meglio dei cerotti nell’indurre i fumatori a smettere, mantenendo tuttavia uno stato di astinenza equiparato rispetto a coloro che non le hanno utilizzate. I ricercatori tuttavia, al punto che hanno rimandato a successivi lavori scientifici, non sono stati in grado di stabilire se, indipendentemente dai sistemi utilizzati per smettere di fumare, il ricorso a presidi che comunque immettono nicotina siano o possono essere ritenuti del tutto innocui rispetto alla sigaretta tradizionale a combustione.

Forse occorrerebbe aggiungere un dato che tuttavia non è emerso dallo studio. La sigaretta non crea solo dipendenza fisica, da nicotina appunto, ma larga parte della dipendenza è di tipo psicologico, dato anche dalla gestualità dell’atto di fumare. Forse anche solo per questo lo svapo, per usare un termine più attuale, ha avuto più successo rispetto al cerotto, nella convinzione psichica del fumatore di continuare a fumare qualcosa che, almeno in apparenza e forse anche nella sostanza, rende più simile il fumo elettronico a quello tradizionale.

Fonte: ( Xagena2 )

Bullen C et al, Lancet; 382: 1629-1637

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1 commento:

  1. Ciao, sono Gianluigi, ultimamente non si sente tanto parlare benne delle sigarette elettroniche non sembrano privi di rischi, tant'è che se ne vuole pèrevedere il divieto nei luoghi chiusi. Concordo cmq sul fatto che per dissuadere la gente dal fumare funzionino meglio dei cerotti, come detto dall'autore

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