Chi
l’avrebbe mai detto, ma parrebbe quanto mai assodato il ruolo
importante dell’agopuntura persino
contro
le rughe ed
il danneggiamento della pelle a seguito dell’azione dannosa delle
radiazioni ultraviolette.
La
ricerca
Si
sono usati, per giungere alla constatazione
di questi risultati, valutazioni sullo stato dei tessuti malati a
seguito di danno tissutale per l’azione dei raggi ultravioletti,
associando a questi la zimografia, una particolare tecnica che
consente all’operatore di valutare il numero e il peso di un
enzima, la
proteasi, in grado di “digerire” le proteine. Dopo utilizzo di
agopuntura sono state scattate delle foto prima e dopo trattamento,
comprese immagini ricavate direttamente a livello microscopico e
scansioni laser. Gli studi sono stati effettuati su topi di
laboratorio sottoposti a raggi ultravioletti alcuni ed a esposizione
agli
stessi
raggi ultravioletti altri, ma trattati con agopuntura attraverso
tecnica TEA, tale tecnica sfrutta anzicchè gli aghi,
l’inserzione di fili medicali a riassorbimento variabile per
prolungare la durata della stimolazione degli agopunti. A
seguito di ciò si è assistito ad una eliminazione del
fotoinvecchiamento cutaneo, cosidetto photoaging, oltre ad esercitare
una protezione definita eccelsa contro i danni da raggi UVB e, per
giungere a tanto, si
è potuto constatare come tale
tecnica agirebbe inibendo l’attivazione di un enzima,
JNK (c-Jun N-terminal kinase, chiave di regolazione di molti eventi
cellulari) con conseguente riduzione dell’espressione di MMP-9
(metalloproteasi della matrice-9)”.
Anche
solo per ques’ultima funzione si assiste ad
una diminuzione complessiva delle rughe. Tale
effetto positivo dell’agopuntura sulle rughe non si reperta
soltanto per l’uso in loco del trattamento. Se si giunge a ciò è
perché l’azione dell'agopuntura agisce a livello dell’intero
organismo, a cominciare dal miglioramento della fibrosi epatica, quel
meccanismo che consiste nella sostituzione delle cellule epatiche a
causa di un danno, con tessuto cicatriziale
non in grado di svolgere alcuna funzione relativa all’organo e che
nel tempo evolve in cirrosi epatica, così come tale tecnica migliora
lo stato di sostanze biochimiche in
sostanze biochimiche carenti mentre sottoregola l’espressione di
quelle in eccesso. Fonte:
healthcmi
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