sabato 11 marzo 2023

Agopuntura: vincente nella prevenzione del diabete intervendo sul prediabete




Un lavoro scientifico da poco reso noto evidenzia che l’agopuntura rappresenta una potenziale strategia terapeutica che può contribuire a un migliore controllo glicemico nella gestione del prediabete

Tale lavoro scientifico, che non è che uno dei tanti che si sono svolti ultimamente sulla materia, ha indotto ricercatori della Edith Cowan University, analizzando 34 ulteriori studi sugli effetti dell’agopuntura su 3620 partecipanti con prediabete, a ritenere che l’agopuntura è in grado di migliorare significativamente i marcatori chiave come la glicemia a digiuno, la glicemia a due ore e l’emoglobina glicata. I trattamenti con agopuntura, inoltre, hanno comportato un maggiore calo dell’incidenza del prediabete e non ci sono state segnalazioni di reazioni avverse tra i pazienti. Questo confermerebbe intanto di come questa medicina cinese si stia meritando sempre di più il podio di medicina efficace in diverse patologie, al pari della medicina ufficiale e non solo nel controllo del dolore  quale la si relegava un tempo. 

Prima di entrare nell’argomento che ci riguarda, facciamo una veloce precisazione di quel che la scienza intende per prediabete. Il Prediabete è quella condizione clinica, peraltro ritenuta grave dalla moderna medicina, secondo la quale l’individuo che vi soffra, nel corso della giornata manifesta, quasi sempre a sua insaputa, livelli di glicemia più alti di quelli che sono nella norma, senza arrivare a livelli patologici rappresentati dal diabete tipo 2.

Ma perché suscita tanta preoccupazione il prediabete se il soggetto che vi va incontro non può essere ascritto alla malattia diabetica? Perchè in tale condizione possono ritrovarsi pure giovani e bambini e le possibilità che hanno questi soggetti di ammalarsi di diabete tipo 2 è elevatissima, tanto subdola è questa patologia se solo pensiamo che non potendo ancora classificare questi soggetti come diabetici, il rischio è che pazienti prediabetici continuino a seguire regimi alimentari e stili di vita come fossero del tutto sani.

Fatta questa premessa, la novità sta nel fatto che recenti studi scientifici avrebbero dimostrato, quasi senza ombra di dubbio, che l’agopuntura, oltre alle innumerevoli applicazioni in cui risulta vincente,  può partecipare in modo attivo a controllare la glicemia di quei soggetti non diabetici, ma appunto, prediabetici al punto che, ricercatori della Edith Cowan University, che hanno effettuato una ricerca su 34 studi scientifici effettuati su 3620 pazienti prediabetici che si erano sottoposti ad agopuntura, avrebbero potuto concludere che tale medicina cinese espletata mediante l'utilizzo di aghi in particolari distretti del corpo, migliora i livelli di glicemia a digiuno, a due ore e fin’anche l’emoglobina glicata che indica la media della glicemia riferita agli ultimi tre mesi. L’emoglobina glicata è quell’esame che smaschera il diabetico “bugiardo” che riferisce al medico di seguire la dieta prescrittagli e che il giorno prima dell’esame della glicemia evita di eccedere col cibo, sperando così di farla franca in quanto la sua glicemia a digiuno e riferita solo alla misurazione della glicemia del sangue in quel momento, quasi sicuramente potrebbe risultare normale o quasi dando vita ad una falsa negatività.

Interessante è pure notare come secondo i ricercatori l’agopuntura, oltre a diminuire l'insorgenza del prediabete, non espone il paziente a trattamenti farmacologici e comunque in totale assenza di reazioni avverse.

L’importanza di questo studio

La medicina è molto attenta al rischio rappresentato dal prediabete, atteso che secondo le ultime acquisizioni, su 100 pazienti prediabetici, 93 di loro svilupperanno la malattia vera e propria, il diabete, in un arco temporale che va da 2 a 20 anni e per di più senza che questi pazienti avessero mai manifestato sintomi degni di nota, quindi in totale silenzio la malattia si fa strada in loro al punto che dopo una diagnosi di prediabete in qualche caso si assiste all’insorgenza della malattia diabetica a distanza anche di sei mesi, un anno dalla diagnosi effettuata.

Perchè l’agopuntura è ulteriormente utile?

Perchè, senza trascurare il fatto che un campanello di allarme come il prediabete dovrebbe essere tenuto in grande considerazione dai pazienti, migliorando i propri regimi alimentari e applicando uno stile di vita più adeguato, ad esempio, praticando attività fisica,  si è purtroppo visto che il paziente senza sintomi, pure conscio di essere prediabetico, abbandona i consigli del proprio medico di fiducia e torna a ripercorrere lo stesso stile di vita che aveva prima della diagnosi. Ecco che il ruolo dell’agopuntura per questi pazienti potrebbe rivelarsi utile. Infatti l’agopuntura che conosciamo come quella scienza medica che prevede l’applicazione di aghi in distretti del corpo, se opportunamente applicati, stimolano anche con impulsi elettrici e di luce pulsata aree che intervengono efficacemente nella risoluzione della condizione clinica patologica. 

I ricercatori inoltre hanno posto grande attenzione anche alla moxibustione che è a sua volta un’estensione dell’agopuntura applicata su particolari distretti e che consiste nell’applicazione prolungata di calore, con appositi strumenti terapeutici, su punti e meridiani di pertinenza dell’agopuntura stessa. Poichè parliamo di acquisizioni relativamente recenti, quando si parla di cura del prediabete mediante questa branca della medicina cinese, risulta quanto mai interessante sapere se l’azione dell’agopuntura risulti vincente anche nel tempo, un dato quest’ultimo che non è stato ancora validato del tutto. 

Quel che sappiamo oggi della medicina cinese e nello specifico dell’agopuntura è che oltre a controllare, persino a risolvere, il prediabete, l’applicazione di aghi effettuata da esperti agopunturi, pare abbia un ruolo importante nel rafforzare il sistema immunitario dell’individuo, nel contrasto alle infezioni da parte di agenti patogeni e non solo. Mediante l'agopuntura si è notato un miglior controllo  della distribuzione di glucosio nell’organismo del soggetto già diabetico rappresentando anche solo per questo un aiuto per il pancreas e le cellule beta nella produzione di insulina che viene stimolata in maniera quanto più fisiologica possibile. Interessante notare infine, fatto basilare nella cura del diabete e nel controllo degli effetti gravi collaterali alla malattia, come pazienti diabetici di tipo 2 che avevano manifestato gravi complicanze correllate alla malattia di base, quale la degenerazione neurologica, la neuropatia periferica, la degenerazione vascolare e retinica, quest’ultima che conduce alla cecità il paziente diabetico, grazie all’agopuntura avevano mostrato un significativo controllo delle complicanze che nel frattempo erano divenute vere e proprie patologie in sé da trattare con urgenza.

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