Vertigini: l'agopuntura funziona bene

 

Vertigini e capogiri, due condizioni patologiche che possono essere la spia di possibili patologie a carico di diversi organi e apparati o la spia che qualcosa si sta verificando nel nostro organismo e questo qualcosa potrebbe anche essere degno di maggiori approfondimenti.

Al di là dei trattamenti medici e farmacologici utilizzati di norma per questo tipo di disturbi, solitamente accompagnati da analisi e ricerche diagnostiche, stavolta vogliamo vedere come l’agopuntura può trattare questi problemi sulla base degli studi condotti e, sopratutto, nel trattamento delle vertigini e dei capogiri in urgenza. Ciò in quanto, fino adesso, si era dato credito a questa branca della medicina nel trattamento delle vertigini croniche nel soggetto che, spesso, dopo essersi rivolto ai trattamenti medici classici, non traeva i risultati sperati. Quello che invece è importante rilevare oggi, sulla scorta dei risultati ottenuti, è stabilire se l’agopuntura può risolvere questi eventi anche in urgenza.

Per giungere a questo risultato si è svolto uno studio su un cospicuo numero di pazienti ricoverati presso i Pronto Soccorso dell’Ospedale Changua Christian Hospital di Taiwan. Tutti i pazienti sono stati valutati da un otorino e da un neurologo, secondo criteri di inclusione ed esclusione. I criteri d’inclusione comprendevano presenza di capogiri, vertigini e sindrome dell’arteria vertebro-basilare, malattia di Ménière e neurite vestibolare. I pazienti sono stati distribuiti in gruppi omogenei ognuno dei quali trattati con seduta di agopuntura che prevedeva l’inserimento di aghi di 40 mm. X 0,25 mm in particolari distretti individuati dai medici agopuntori. Gli stessi hanno operato per 30 minuti per ogni sessione di agopuntura, così come, gli stessi pazienti trattati non hanno usufruito di massaggio shiatsu, quindi hanno beneficiato del solo trattamento con aghi.

Lo studio effettuato ha dimostrato che sia i capogiri che le vertigini, dopo applicazione della seduta di agopuntura, si sono ridotti in maniera sensibile, riportando evidenze scientifiche circa l’efficacia e la sicurezza del trattamento. Il trattamento è stato svolto mediante l’agopunto 6MC, ricordando che si intende con ciò, un trattamento localizzato sopra la piega interna del polso, tra i tendini del muscolo palmare lungo e del muscolo flessore radiale del carpo e che è indicato nel trattamento della nausea, vomito, asma, gola gonfia e dolorante, epilessia, dolori costali e toracici, gastralgia, singhiozzo, palpitazioni ed ansia. I pazienti durante il trattamento sono stai monitorati mediante un cardiofrequenzimetro e altresì osservati riguardo l’attività del nervo vago riscontrando un miglioramento dell’indice di HRV, ricordando che tale indice, esprime un valore compreso tra 1 e 100, indicando lo stato attuale di sforzo fisico e mentale del sistema nervoso. Più alto è il valore, più il corpo è rilassato. Si è infatti visto che un abbassamento di tale indice si riscontra in individui che non godono di buona salute o che soffrono di ansia e stress a livelli sempre più importanti via, via che l’ HRS si abbassa. 

Ciò conferma precedenti studi che hanno annesso all’agopuntura un ruolo importante nel migliorare la frequenza cardiaca e il benessere del cuore, tant’è che, ruolo di questa specializzazione medica è quella di aumentare l’HRV, fatto quanto mai importante perché, se ridotto, è legato a mortalità per infarto miocardico, collasso cardiaco congestizio, neuropatia diabetica e minor tasso di sopravvivenza in bimbi prematuri. Anche nei capogiri e negli sbandamenti, tornando allo studio che si è fatto su pazienti che soffrivano di tali disturbi, si è constatato che la malattia di Meniere producono un abbassamento dei valori di HRV e le sedute di agopuntura hanno migliorato tale valore anche in corso di trattamento per gli esiti della Sindrome di Meniere che induce proprio capogiri e vertigini.

Fonte: https://www.healthcmi.com/