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| Natto a colazione |
In Occidente, l'osteoporosi è una condizione che affligge milioni di persone, rendendo le ossa fragili e aumentando il rischio di fratture. È una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica, soprattutto con l'avanzare dell'età. Eppure... in alcune aree del mondo, in particolare in Giappone, l'incidenza di questa malattia è sorprendentemente bassa! Saranno gli occhi a mandorla dei giapponesi? Il Kimono indossato da uomini e donne? Sarà l'arte di disporre i fiori, la più nota Ikebana, di questo popolo asiatico? O c'è qualcosa nella loro alimentazione che fa la vera differenza?
Cos'è il Natto? L'Alimento "Controverso" e Benefico del Sol Levante
Il Natto è un alimento tradizionale giapponese, ottenuto dalla fermentazione dei semi di soia gialla con un batterio specifico, il Bacillus subtilis natto. La sua consistenza è unica: appiccicosa e filamentosa, quasi "viscida", mentre il suo sapore e odore sono forti e pungenti, spesso descritti come "di formaggio stagionato" o "ammoniacale". Insomma, non sarà il massimo del gusto e, del resto, con queste caratteristiche lo rendono una sfida per i palati meno avventurosi. Eppure il Natto è un pilastro della dieta giapponese da secoli, apprezzato per le sue proprietà nutrizionali e per il suo ruolo nella medicina popolare.
Il Ruolo Miracoloso della Vitamina K2 (Menaquinone-7): La Chiave delle Ossa di Ferro
Il vero protagonista dietro l'ipotesi del legame tra Natto e ossa forti è la Vitamina K2, in particolare la sua forma menaquinone-7 (MK-7). Il Natto è infatti la fonte alimentare più ricca di questa specifica e altamente biodisponibile forma di Vitamina K2, prodotta proprio dal processo di fermentazione.
Ma cosa fa esattamente questa vitamina per le nostre ossa?
- Attivazione dell'Osteocalcina: La Vitamina K2 è essenziale per attivare una proteina chiamata osteocalcina. L'osteocalcina è prodotta dalle cellule che costruiscono il nostro tessuto osseo, gli osteoblasti. Una volta attivata dalla K2, l'osteocalcina diventa capace di legare il calcio e di "ancorarlo" saldamente nella matrice ossea, rinforzando le nostre ossa e i nostri denti. Senza una quantità sufficiente di K2, l'osteocalcina rimane inattiva e il calcio non viene utilizzato correttamente per la mineralizzazione ossea.
- Direzione del Calcio: La Vitamina K2 agisce come un vero e proprio "direttore d'orchestra" del calcio nel nostro corpo. Non solo assicura che il calcio venga depositato correttamente nelle ossa, ma previene anche la sua deposizione in luoghi dove non dovrebbe stare, come le pareti delle arterie, evitando la calcificazione arteriosa o in altri tessuti molli. Se vogliamo ancora meglio rendere l'idea, la vitamina K2 agisce un po' come farebbe un vigile urbano in una strada trafficata all'orario di punta, dirige alcune auto da un lato, altre da un altro, a seconda la direzione seguita e la strada che devono intraprendere. Questa azione è cruciale sia per la salute scheletrica che per quella cardiovascolare.
- Sinergia con Vitamina D e Calcio: La Vitamina K2 lavora in perfetta armonia con altri nutrienti essenziali. La Vitamina D è fondamentale per l'assorbimento del calcio dall'intestino. Una volta assorbito, è la Vitamina K2 che si assicura che il calcio venga indirizzato in modo efficiente verso le ossa, evitando che si accumuli altrove e possa causare problemi.
Le Evidenze Scientifiche: Cosa Ci Dicono gli Studi?
L'osservazione sui bassi tassi di osteoporosi nelle popolazioni giapponesi che consumano Natto non è rimasta inosservata dalla scienza. Numerosi studi osservazionali hanno evidenziato una forte correlazione tra il consumo regolare di Natto e:
- Una maggiore densità minerale ossea.
- Una minore incidenza di fratture, in particolare tra le donne in post-menopausa.
- Livelli più elevati di osteocalcina attiva nel sangue.
Inoltre, diversi trial clinici randomizzati e controllati, sebbene non sempre con il Natto direttamente ma con integratori di Vitamina K2 (MK-7), hanno mostrato risultati promettenti nel:
- Migliorare la densità minerale ossea in pazienti osteoporotici.
- Ridurre il rischio di fratture vertebrali e non vertebrali.
- Inibire la perdita ossea in pazienti anziani.
Queste evidenze suggeriscono che l'alto apporto di Vitamina K2 dal Natto è un fattore significativo nella salute scheletrica delle popolazioni giapponesi. Insomma, una sorta di Panacea, almeno per quanto attiene la salute ossea.
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| Kimono |
Non Solo Ossa: Gli Altri Benefici della Vitamina K2
Sebbene la salute delle ossa sia il beneficio più studiato e riconosciuto della Vitamina K2, la ricerca suggerisce anche altri ruoli importanti:
- Salute Cardiovascolare: Come accennato, aiuta a prevenire la calcificazione delle arterie, riducendo il rischio di aterosclerosi e malattie cardiache. Ricordiamo che la calcificazione delle arterie è causa anche di ictus e infarti.
- Salute Dentale: Contribuisce alla formazione di denti forti, anch'essi dipendenti da una corretta mineralizzazione del calcio.
- Supporto alla Coagulazione del Sangue: Sebbene sia la Vitamina K1 a essere primariamente coinvolta nella coagulazione, anche la K2 ha un ruolo***
Natto: Un Pensiero per Ogni Età e Ogni Fase della Vita (Ma Attenzione ai Farmaci!)
Le implicazioni della Vitamina K2 e del Natto per la salute ossea sollevano domande importanti, non solo per le donne, che sono statisticamente più colpite dall'osteoporosi, ma per tutti. Proviamo a calarci in alcune situazioni tipo che potrebbero risuonare con molte e molti di voi:
- La Donna in Menopausa e la Domanda sul Futuro delle Sue Ossa: "Sono in menopausa, in apparente buona salute, ma il medico mi ha prescritto bifosfonati o biologici per l'osteoporosi. So che sono farmaci efficaci, ma hanno una sequela importante di effetti collaterali: problemi gastrici, rischio di osteonecrosi della mandibola e relativa frattura... E mi chiedo: 'Caspita, prendo questi farmaci così "pesanti", perché il mio medico non mi parla del Natto? Magari lo reperirei sotto forma di integratori al riparo da questi effetti collaterali così impattanti sulla mia qualità di vita?'" Questa domanda è più che legittima. L'attenzione della medicina convenzionale si è tradizionalmente concentrata su farmaci che agiscono direttamente sul metabolismo osseo. Tuttavia, la ricerca sulle vitamine e i nutraceutici come la K2 sta aprendo nuove prospettive per un approccio più olistico, che integri la prevenzione e il supporto nutrizionale.
- La Ragazza di 25 Anni e la Prevenzione del Domani: "Ho 25 anni, e sento mia mamma e mia nonna combattere quotidianamente con l'osteoporosi. La nonna ha pure subito una brutta frattura al femore a causa di questa malattia, e entrambe si sottopongono a terapie anche pesanti. E mi viene da pensare: 'E se prendessi il Natto fin da adesso? Potrei prevenire tutto questo e arrivare alla loro età con ossa forti, senza dover affrontare gli stessi problemi o le stesse terapie?'" Questa è una prospettiva fondamentale. L'osteoporosi è spesso una malattia silenziosa che si manifesta in età avanzata, ma le sue fondamenta vengono gettate molto prima. La prevenzione, iniziando dalla giovane età con una dieta ricca di nutrienti essenziali come la Vitamina K2, Vitamina D e Calcio, può fare una differenza enorme nel costruire il picco di massa ossea e proteggerla nel tempo.
- La Donna di 40 Anni e la Gravidanza, una Sfida per le Ossa: "Ho 40 anni, e nonostante l'età non sia più quella 'giovane' per una prima gravidanza, ho deciso di mettere al mondo un figlio, una gioia immensa. Ma ho già degli esiti precoci di osteoporosi e il medico mi ha avvisato che l'uso dei bifosfonati o di altri biologici non è del tutto indicato o è addirittura controindicato con la gravidanza. È un dilemma! E se suggerissi al medico il Natto? Un'alternativa naturale che potrebbe aiutarmi senza mettere a rischio il bambino?" Questa è una situazione complessa e delicata. Quando i farmaci tradizionali sono controindicati, come spesso accade in gravidanza o allattamento, la ricerca di alternative sicure diventa prioritaria. In questi casi, un supporto nutrizionale mirato può essere un'opzione da esplorare sempre e solo con il proprio medico, che valuterà il bilancio rischio/beneficio per la singola paziente.
- Uomo di 60 Anni - L'Osteoporosi, Non Solo un Problema Femminile: "Ho 60 anni, e sì, è vero che l'osteoporosi è meno diffusa negli uomini rispetto alle donne. Immagino che questo sia in parte grazie al ruolo protettivo del testosterone e a una struttura ossea generalmente più robusta. Ma non è del tutto esclusa! Mi chiedo: 'Vale anche per me? Dovrei preoccuparmi, e un approccio come quello suggerito dal Natto o dalla Vitamina K2 potrebbe essermi utile?'" L'osteoporosi maschile esiste ed è spesso sottodiagnosticata. Sebbene il testosterone svolga un ruolo protettivo sulla densità ossea, con l'età i livelli ormonali possono diminuire e altri fattori di rischio come alcune patologie croniche o l'uso di certi farmaci possono contribuire alla perdita ossea. La Vitamina K2, nel suo ruolo di "direttore" del calcio, è un nutriente essenziale per la salute ossea di tutti, uomini e donne, a prescindere dal sesso, e può quindi rappresentare un supporto valido anche per la popolazione maschile ed in questo il ruolo del natto potrebbe essere centrale.
- L'Uomo Post-Frattura - La Riabilitazione e Oltre: "Ho subito una frattura e mi è stata diagnosticata osteoporosi, anche se sono un uomo. 'Vale anche per me?'" Assolutamente sì. Una diagnosi di osteoporosi, specialmente dopo una frattura da fragilità, richiede un approccio terapeutico mirato. L'integrazione nutrizionale, inclusa la Vitamina K2, può svolgere un ruolo complementare e di supporto, contribuendo a ottimizzare la mineralizzazione ossea e a ridurre potenzialmente il rischio di future fratture, sempre sotto stretto controllo medico e mai in sostituzione della terapia farmacologica prescritta.
La Vera Lezione dal Giappone: Prevenzione a Vita per Tutti e Non Solo per le Donne!
Se in Giappone il Natto in qualche modo è divenuto una sorta di "ombrello protettivo" per l'osteoporosi, è cruciale capire che questo non deve essere attribuito solo alle donne che lo consumano perché sono consapevoli del rischio di osteoporosi, soprattutto dopo la menopausa. Come abbiamo detto, se in Giappone lo consumano a colazione come noi i croissant, significa che lo consumano tutti: bambini inclusi, uomini di tutte le età, donne, anziani. Questo ci porta a una conclusione fondamentale: la pratica del Natto, per essere veramente compresa nella sua efficacia preventiva, dovrebbe riguardare anche da noi una fascia più ampia di età e un utilizzo continuativo. Non solo un "rimedio" per chi è già a rischio, ma un investimento sulla salute ossea che inizia dalla giovane età, per costruire una massa ossea robusta e mantenerla nel tempo. Per i palati occidentali, il Natto da solo può essere ributtante a vedersi, sembra una colla... ma l'opportunità di assumerne i benefici, magari sotto forma di integrazione ben studiata e di alta qualità, apre scenari promettenti per una prevenzione dell'osteoporosi più diffusa e consapevole fin dalla giovinezza.
Integrazione nella Dieta Occidentale: Come Assumere la K2?
Per molti occidentali, il Natto rimane un alimento difficile da integrare nella dieta quotidiana a causa del suo sapore e odore particolari. Tuttavia, ci sono alternative per aumentare l'apporto di Vitamina K2:
- Altre Fonti Alimentari: Alimenti fermentati come alcuni tipi di formaggi stagionati, esempio il Gouda, Brie, contengono K2, ma in quantità molto inferiori rispetto al Natto. Anche il fegato e la carne di animali nutriti al pascolo possono contenerne.
- Integratori: Data la difficoltà di ottenere quantità ottimali di MK-7 dalla dieta occidentale, gli integratori di Vitamina K2 in particolare la forma MK-7 sono diventati popolari.
Integratori Alimentari: Un Mondo Complesso e la Necessità di Consapevolezza
Ed è proprio qui che dobbiamo fare una pausa e porre un'attenzione maggiore. Sebbene gli integratori possano sembrare una soluzione comoda, è essenziale comprendere una differenza fondamentale: le aziende produttrici di integratori alimentari non sono sottoposte alla stessa rigorosa vigilanza e regolamentazione dei farmaci.
Questo ha importanti implicazioni per il consumatore:
- Mancanza di Competenza Tecnica: L'utente comune non ha la competenza per discernere se un integratore contenga il principio attivo nella formulazione e nei microgrammi dichiarati, se sia biodisponibile, se gli eccipienti siano di qualità o se interagiscano in modo negativo. Un integratore, soprattutto se proposto a un costo evidentemente troppo basso, potrebbe contenere quantità di principio attivo insufficienti o addirittura essere mal preparato, rendendolo inefficace o, nel peggiore dei casi, potenzialmente dannoso.
- Rischio di Malintesi: Senza il consiglio di un professionista della salute (medico, farmacista, nutrizionista), si possono generare malintesi sull'efficacia, sul dosaggio e sulle interazioni con altre sostanze o farmaci. Un integratore non è una "pillola magica" e non può sostituire una diagnosi e una terapia medica.
- L'Importanza della Scelta del Produttore: Di conseguenza, la scelta del produttore di integratori deve essere consapevole e informata. È fondamentale orientarsi verso aziende con una reputazione consolidata, che forniscano trasparenza sulla provenienza delle materie prime, sui processi di produzione e che abbiano certificazioni di qualità riconosciute. Non lasciatevi guidare solo dal prezzo più basso.
ATTENZIONE: Il Natto e la Vitamina K2 NON sono un Sostituto dei Farmaci Prescritti!
È fondamentale sottolineare un punto cruciale: le riflessioni e le speranze espresse in queste domande sono legittime e comprensibili, ma il Natto e gli integratori di Vitamina K2 NON DEVONO essere considerati una sostituzione diretta o una cura per l'osteoporosi conclamata, per lo meno fino a che un professionista della salute non lo consideri, né devono indurre ad interrompere terapie farmacologiche già prescritte. La Vitamina K2, seppur supportata da crescenti evidenze per la salute ossea e la prevenzione, rientra nel campo dei nutraceutici o degli integratori alimentari. Può essere un validissimo supporto alla prevenzione e un complemento a una dieta equilibrata, ma non ha lo stesso meccanismo d'azione né la stessa forza farmacologica dei medicinali specifici per l'osteoporosi. Qualsiasi decisione riguardante la propria terapia farmacologica o l'integrazione con il Natto o Vitamina K2 deve essere presa esclusivamente in consulto con il proprio medico curante o specialista. Solo il medico può valutare la vostra situazione clinica, i rischi e i benefici, e decidere la strategia terapeutica più appropriata, soprattutto in condizioni delicate come la gravidanza o la presenza di altre patologie. Ricordate: la qualità e la provenienza di un integratore sono tanto importanti quanto il principio attivo stesso. Non affidatevi a prodotti di dubbia provenienza o a basso costo, e fatevi sempre guidare da un professionista.
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| Giapponese |
Conclusione: Il Natto, un Pezzo del Puzzle della Salute Ossea
Tornando alla domanda iniziale: "Natto: i giapponesi non si ammalano di osteoporosi grazie a lui?". Le evidenze scientifiche suggeriscono fortemente che il Natto, grazie al suo eccezionale contenuto di Vitamina K2 (MK-7), gioca un ruolo significativo nel mantenimento di ossa forti e nella prevenzione dell'osteoporosi in Giappone. Non è una "fatalità", ma una chiara relazione nutrizionale. I fatti parlano chiaro. È un esempio affascinante di come le tradizioni alimentari possano nascondere segreti preziosi per la nostra salute. Sebbene il Natto non sia per tutti, la comprensione del ruolo della Vitamina K2 ci apre nuove prospettive per proteggere le nostre ossa. Ricordate, la salute è un puzzle complesso, e il Natto sembra essere un pezzo fondamentale per i nostri amici giapponesi e chissà, anche per noi, prima o poi!
***Piccola nota sulla Vitamina K2 e la coagulazione: È comune la confusione sul fatto che la Vitamina K2 possa aumentare il rischio di coaguli. In realtà, la Vitamina K1, presente in verdure a foglia verde, è quella principalmente coinvolta nella coagulazione del sangue e nell'interazione con alcuni farmaci anticoagulanti come il Warfarin. La Vitamina K2, invece, pur facendo parte della stessa famiglia, agisce prevalentemente a livello osseo e vascolare (indirizzando il calcio nelle ossa e prevenendo la calcificazione delle arterie). Diversi studi suggeriscono che la K2, in particolare la forma MK-7, non aumenta il rischio di coaguli nelle persone sane e di solito non interferisce con i più recenti farmaco anticoagulanti (NAO/DOACs). È sempre fondamentale, in caso di terapie farmacologiche, confrontarsi con il proprio medico.




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