Retinolo e invecchiamento cutaneo: 18 anni di scienza confermano un mito?

 


Recentemente abbiamo parlato ampiamente della Vitamina A, un nutriente fondamentale per la salute della pelle e non solo, abbiamo visto come il campo d’azione di questa vitamina sia ampio e come, sopratutto, si siano messe in discussione anche le fonti di approvvigionamento di tale vitamina. La sua applicazione topica, è solo una delle sue forme più note e in questo articolo ci si domanda: ma è vero che la Vitamina A, ovvero, il Retinolo, è efficace contro i segni dell'invecchiamento?

Per rispondere a questa domanda che sembrerebbe scontata dobbiamo andare a rispolverare una ricerca pionieristica del 2007 che ha aperto la strada, e oggi, mentre confermiamo quanto scoperto allora, a distanza di anni, la scienza ha confermato e ampliato quelle prime intuizioni.

Dal 2007: una ricerca che ha segnato un'epoca

Nel 2007, uno studio pubblicato su Archives of Dermatology da un team dell'University of Michigan ha esaminato l'efficacia di una lozione a base di Retinolo in un gruppo di anziani. I risultati furono rivoluzionari: dopo 24 settimane, la pelle trattata con Retinolo mostrava una significativa riduzione delle rughe fini.

La ricerca ha individuato il "perché": il Retinolo aumentava la produzione di glicosaminoglicani (molecole che trattengono l'acqua, come l'acido ialuronico) e di procollagene, il precursore del collagene. Questo era il primo, solido, dato scientifico che dimostrava come il Retinolo non si limitasse a un effetto superficiale, ma agisse in profondità per ristrutturare la pelle. Questo conferma che le vitamine e in particolare la Vitamina A indipendentemente da quale sia la fonte di approvvigionamento, nello specifico limitando l'attenzione alla pelle, hanno un ruolo fondamentale per il nostro benessere e con esse l'alimentazione e se pensiamo al mare e al sole in spiaggia, anche nei confronti dell'abbronzatura.

Dal 2007 a oggi: il Retinolo diventa un "Gold Standard"

Quello studio non è rimasto un caso isolato. Negli anni successivi, la ricerca ha consolidato e approfondito quei risultati, trasformando il Retinolo da promessa a certezza scientifica.

  • Produzione di collagene ed elastina: È stato ampiamente confermato che il Retinolo stimola i fibroblasti a produrre nuove fibre di collagene ed elastina, essenziali per la compattezza e l'elasticità della pelle.

  • Rinnovamento cellulare: Il Retinolo accelera il turnover cellulare, favorendo il ricambio di cellule vecchie e danneggiate. Il risultato è una pelle più liscia e luminosa, con una grana più uniforme.

  • Formulazioni e stabilità: L'industria cosmetica ha investito molto per superare il problema della scarsa stabilità del Retinolo, sviluppando formulazioni a rilascio lento e microincapsulate, che ne migliorano l'efficacia e riducono gli effetti irritanti, rendendolo più tollerabile.

In conclusione: un alleato potente, ma da usare con consapevolezza

Oggi, il Retinolo è considerato uno degli ingredienti più efficaci per contrastare l'invecchiamento cutaneo, un vero e proprio "gold standard" raccomandato dai dermatologi. La sua azione profonda sulla produzione di collagene e sul rinnovamento cellulare lo rende un alleato insostituibile per migliorare la grana della pelle, le rughe fini e la luminosità.

Come per ogni sostanza potente, la parola chiave è consapevolezza. L'uso del Retinolo richiede una corretta applicazione (spesso serale), una gradualità iniziale e, soprattutto, l'uso costante di una protezione solare ad ampio spettro durante il giorno, come avevamo già sottolineato nel nostro precedente articolo sulla Vitamina A.


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