Immaginiamo una persona che non riesca a mantenersi in equilibrio,
istintivamente penserà a qualche deficit neurologico, oppure a qualche sbalzo
pressorio o ad eventuali infiammazioni del tratto della colonna a carico del
collo. Sono pochi quelli che di fronte ad un incertezza nel mantenere la
statura eretta, ritengono il problema imputabile a qualche patologia dell’orecchio.
Eppure, eventuali danni reversibili e non, a carico del labirinto, una
parte dell’orecchio interno che presiede all’equilibrio, sono in grado eccome
di determinare problemi alla postura, fino all’impossibilità di muoversi per il
rischio di cadere. Spesso il labirinto è sede di infezioni, che non sono quasi
mai riscontrabili in loco, in prima battuta, semmai secondarie e dovute alla
migrazione di agenti patogeni, batteri e virus, provenienti da organi vicini,
quasi sempre insediatisi in altre strutture dell’orecchio medio. Quest’ultima
considerazione è quella che più di altre aiuta il medico verso la giusta
terapia da applicare e la diagnosi cui giungere. Ciò in quanto, “interrogando”
il paziente che ammette di aver sofferto qualche tempo prima di un’infezione
all’orecchio, si è quasi sempre in grado di risalire, coadiuvati da altri
esami, alla diagnosi di labirintite. Tuttavia occorre anche ricordare che non
solo batteri e virus sono causa della malattia, anche eventuali farmaci otossici,
in soggetti che sviluppano per essi una vera
e propria intolleranza, ricordiamo alcuni antibiotici, così come ormai
sembra assodato il ruolo detenuto dall’alcol e persino dallo stress quale
concausa della malattia. Anche le allergie in generale possono complicarsi con
una labirintite.
La sintomatologia è più o meno ridotta a qualche sintomo, sia pure penoso
per il malato,associato ad altri, a partire dai capogiri che possono
manifestarsi da fermi o al primo piccolo movimento, cui in genere si
accompagnano gli acufeni, ronzii o fischi di fondo fino alla diminuzione della
soglia uditiva. La nausea che si associa ad una labirintite è dovuta a quei
capogiri cui si faceva riferimento non avendo nulla da ascriversi a problemi di
tipo gastrico.
Dopo la prima diagnosi si passa ad esami strumentali più sofisticati,
basati sull’audiometria, eventuali ecografie in organi vicini, accompagnati da
esami ematici di laboratorio volti a scongiurare l’eventuale presenza di altre
patologie associate o meno alla malattia primaria, completano il corollario di
accertamenti diagnostici.
Le cure sono volte alla risoluzione del problema da un lato, con gli
antibiotici e gli antivirali, in
particolar modo, ma dovranno anche tenere conto della remissione dei sintomi
quali il dolore, la nausea, così come non mancano eventuali trattamenti con farmaci antistaminici ed eventuali ansiolitici per
quelle forme associate ad ansia e stress. In attesa della remissione dei
sintomi, atteso che quasi sempre una labirintite quando non associata ad altre
più serie patologie, evolve a guarigione, il medico potrà ritenere utile la
somministrazione di particolari sostanze farmacologiche che aiutano il malato a
sconfiggere i capogiri.
mio papa ha labirntite e hanno visto che ha tre gradi da una parte e quattro dall altra poi non so se ho usato i giusti termini...comunque sia vorrei sapere se questa patologia e sopratutto i sindomi derivati saranno permanenti su mio papà anche perche ha aspettato troppo tempo prima di fare ricorso all ospedale percio non vorrei che le vertigini la mancanza di equilibrio siano delle conseguenze che drovra tenere sotto controllo tutta una vita con dei farmaci..
RispondiEliminaNon credo che suo padre accuserà permanentemente i sintomi della labirintite, ovvero, come descritto da lei, le vertigini e la mancanza di equilibrio. Tuttavia, non specificando la causa della labirintite di suo padre, è difficile immaginare il decorso della malattia. Probabilmente i medici hanno sottoposto il suo genitore alle cure del caso, antibiotici e/o antivirali se la causa fosse rappresentata in quest’ultimo caso da eventuali virus. In aggiunta non è escluso che al suo genitore siano stati prescritti farmaci contro le vertigini e l’ansia, se nel frattempo questa si fosse fatta strada. Ultimata la cura ed effettuati i controlli previsti, probabilmente suo padre tornerà ad uno stato di salute ottimale e sospenderà i farmaci, sempre su consiglio dei medici che l’hanno avuto in cura.
RispondiEliminaSalve,io soffro di questa patologia chiamata labirintite ho fatto diverse manipolazioni va meglio ma spesso mi gira la testa ho nausea insomma ho malesseri generali ma dato che ho vissuto quèsti capogiri terribili come se il cervello scoppiasse ci sono possibili rischi ictus?
RispondiEliminaNon vi sono evidenze scientifiche che mettono in relazione la labirintite, che di fatto è un'infiammazione, con l'ictus che ha eziologia del tutto differente. Di norma, oltretutto, la labirintite con le giuste cure tende a risolversi del tutto nel tempo
RispondiEliminaGrazie mille.....
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