La conferma ci viene dall’America
dove si è assistito ad un numero non solo cospicuo di donne in gravidanza
colpite dall’evento ictus, ma, addirittura a rendere più preoccupante la
situazione è l’apprendere che il numero di donne gravide che ogni anno vengono
colpite da ictus è in netto aumento. Tant’è che se nel periodo compreso fra il
1994 ed il 1995 oltreoceano si sono verificati 4.085 casi di ictus in donne che
aspettavano un bambino, nel periodo fra il 2006 e il 2007 il numero è giunto a
6.293 nuove pazienti che si aggiungono no alla lista nera.
Si tratta di capire come sia
possibile che donne giovani possano andare incontro ad eventi tanto gravi senza
aver mai accusato alcun segno premonitore del problema. Oggi i medici non hanno
dubbi, a far aumentare il rischio concorrono diversi fattori, l’obesità, in
primis, ma anche il diabete e l’ipertensione arteriosa che colpisce tali donne,
situazioni patologiche queste che spesso
oltretutto vanno pure a braccetto fra di loro.
La Stroke Association si e' detta "molto preoccupata
per il forte aumento". Lo studio ha confrontato i dati di oltre 1.000
ospedali nel 1994-95 con quelli del 2006-07. Durante la gravidanza, la
proporzione di donne colpite da ictus e' aumentata del 47 per cento. Elena
Kuklina, ricercatore capo del US Centers for Disease Control and Prevention, ha
dichiarato: "Sono sorpresa per l'entita del fenomeno. I risultati indicano
un bisogno urgente di approfondire le analisi per capire le ragioni piu' da
vicino".Secondo i ricercatori due condizioni (ipertensione e malattie cardiache)
spiegano la quasi totalita' dell aumento degli ictus dopo la nascita.
"Sono sempre piu' numerose - ha spiegato la dottoressa Kuklina - le donne
che entrano in gravidanza gia' con qualche tipo di fattore di rischio per
l'ictus, come l'obesita', l'ipertensione cronica, diabete o malattie cardiache
congenite. Poiche' la gravidanza di per se' e' gia' un fattore di rischio, se
avete uno di questi altri fattori di rischio ictus, il rischio si
raddoppia". Molte di queste condizioni sono anche in aumento nel Regno
Unito.
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