Attenzione
ad un farmaco utilizzato dai malati di Alzheimer che, a giudizio della Pubblic
Citizen, una importante Associazione di difesa dei Consumatori, dovrebbe essere
ritirato dal commercio a causa dei gravi effetti collaterali che la molecola
farmacologia potrebbe essere in grado di determinare.
Sarebbe
proprio quest’ultimo dosaggio il più pericoloso, ovvero, la dose da 23 mg di
Aricept. Secondo Sidney Wolfe, direttore di Health Group di Public Citizen, i dati hanno
mostrato che Donepezil al dosaggio di 23-mg è più tossico rispetto alla dose di
10-mg; inoltre, il dosaggio di 23 mg non appare produrre benefici clinici
maggiori.
Public Citizen ha anche chiesto all’FDA di avvertire i medici e i pazienti di non assumere 20 mg di Donepezil ( due pillole di 10 mg ) al giorno.
Secondo Thomas Finucane della Johns Hopkins University School of Medicine, il rischio di danno associato ad Aricept 23 mg, in assenza di benefici, rispetto al dosaggio di 10 mg, è elevato.
Public Citizen ha anche chiesto all’FDA di avvertire i medici e i pazienti di non assumere 20 mg di Donepezil ( due pillole di 10 mg ) al giorno.
Secondo Thomas Finucane della Johns Hopkins University School of Medicine, il rischio di danno associato ad Aricept 23 mg, in assenza di benefici, rispetto al dosaggio di 10 mg, è elevato.
Oltretutto non si sarebbe in grado nemmeno di dimostrare che assumere
una quantità maggiore del farmaco faccia
più bene al paziente rispetto al fatto di assumerne 10 mg., ovvero, la dose
minima, con la differenza, oltretutto,
che l’assunzione del farmaco ad alte dosi determina gravi effetti avversi. Segnalati
sono infatti, battito cardiaco rallentato, nausea, vomito, diarrea,
incontinenza urinaria, stanchezza, vertigini, agitazione, confusione e
anoressia. Proprio il vomito pare associato maggiormente al rischio di gravi
conseguenze per la salute del malato, visto che può essere causa di polmonite,
quasi sempre ab ingestis, sanguinamento gastrointestinale, compresa la
possibilità della rottura dell’esofago con conseguente morte del paziente.
Complessivamente, i pazienti, trattati con il dosaggio di 23-mg, hanno interrotto l’assunzione del farmaco a causa di effetti avversi in misura maggiore rispetto a quelli che avevano ricevuto il dosaggio di 10 mg.Inoltre, il farmaco possiede un’emivita molto lunga; questo si traduce in un mancato immediato sollievo dopo interruzione del trattamento. ( Xagena2011 )
Fonte: Public Citizen, 2011
Neuro2011 Farma2011
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