lunedì 23 aprile 2012

Morbo di Alzheimer: attenzione a questo farmaco


Attenzione ad un farmaco utilizzato dai malati di Alzheimer che, a giudizio della Pubblic Citizen, una importante Associazione di difesa dei Consumatori, dovrebbe essere ritirato dal commercio a causa dei gravi effetti collaterali che la molecola farmacologia potrebbe essere in grado di determinare.
Parliamo del Donepezil, il cui nome commerciale è Aricept, somministrabile al dosaggio di 5/10 mg. da quei pazienti affetti dal Morbo di Alzheimer in forma lieve moderata, fino a 10-23 mg. da quei pazienti affetti dalle forme moderata-grave della malattia.
Sarebbe proprio quest’ultimo dosaggio il più pericoloso, ovvero, la dose da 23 mg di Aricept. Secondo Sidney Wolfe, direttore di Health Group di Public Citizen, i dati hanno mostrato che Donepezil al dosaggio di 23-mg è più tossico rispetto alla dose di 10-mg; inoltre, il dosaggio di 23 mg non appare produrre benefici clinici maggiori.

Public Citizen ha anche chiesto all’FDA di avvertire i medici e i pazienti di non assumere 20 mg di Donepezil ( due pillole di 10 mg ) al giorno.

Secondo Thomas Finucane della Johns Hopkins University School of Medicine, il rischio di danno associato ad Aricept 23 mg, in assenza di benefici, rispetto al dosaggio di 10 mg, è elevato.
Oltretutto non si sarebbe in grado nemmeno di dimostrare che assumere una quantità maggiore del  farmaco faccia più bene al paziente rispetto al fatto di assumerne 10 mg., ovvero, la dose minima,  con la differenza, oltretutto, che l’assunzione del farmaco ad alte dosi determina gravi effetti avversi. Segnalati sono infatti, battito cardiaco rallentato, nausea, vomito, diarrea, incontinenza urinaria, stanchezza, vertigini, agitazione, confusione e anoressia. Proprio il vomito pare associato maggiormente al rischio di gravi conseguenze per la salute del malato, visto che può essere causa di polmonite, quasi sempre ab ingestis, sanguinamento gastrointestinale, compresa la possibilità della rottura dell’esofago con conseguente morte del paziente.

Complessivamente, i pazienti, trattati con il dosaggio di 23-mg, hanno interrotto l’assunzione del farmaco a causa di effetti avversi in misura maggiore rispetto a quelli che avevano ricevuto il dosaggio di 10 mg.Inoltre, il farmaco possiede un’emivita molto lunga; questo si traduce in un mancato immediato sollievo dopo interruzione del trattamento.
( Xagena2011 )

Fonte: Public Citizen, 2011


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