Le Regine del Mare in Scatola: Perché le Sardine Sono il Tuo Prossimo Superfood Economico e Sostenibile
Oggi parliamo di un alimento spesso sottovalutato, solitamente associato ad un pasto frugale di un tempo che fu, dove la miseria regnava sovrana e oggi collocato al posto d’onore che merita, sulla nostra tavola: le sardine in scatola. Piccoli pesciolini che sono un vero e proprio tesoro per la nostra salute, costano poco e fanno bene.
Omega-3: Il Segreto del Benessere che Trovi Nelle Sardine
Avrete sentito parlare a lungo degli Omega-3, quegli acidi grassi polinsaturi essenziali che il nostro organismo non è in grado di produrre da solo e che dobbiamo quindi assumere con la dieta. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne raccomanda almeno 200 mg al giorno e c'è un ottimo motivo: sono veri e propri guardiani per il nostro corpo.
A dircelo è Ángel Gil, docente di Biochimica e Biologia Molecolare all’Università di Granada. Gli Omega-3 si distinguono in DHA ed EPA. I DHA sono cruciali per lo sviluppo e la salute del sistema nervoso e delle cellule della retina, indispensabili fin dalla vita embrionale e vitali per le donne in gravidanza. Altri studi dimostrano che un adeguato apporto di Omega-3 contribuisce alla prevenzione di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, proteggendo i nostri neuroni. E il cuore? E cosa c’entrano le sardine in scatola con questi nutrienti strepitosi per il nostro benessere e la nostra salute? Semplice, bastano appena venti grammi di pesce in più ogni settimana per ridurre del 7% il rischio di mortalità per patologie cardiovascolari!
La dieta mediterranea, con la sua ricchezza di pesce, verdure e legumi, ci forniva un tempo 800-1000 mg di Omega-3 al giorno. Purtroppo, con il progressivo abbandono delle nostre tradizioni alimentari, ne stiamo assumendo sempre meno, specialmente tra i giovani.
La Ricerca Parla Chiaro: Le Sardine Sono Imbattibili!
In effetti il contenuto di Omega-3 è riferito al pesce in genere ma, se torniamo alle sardine, secondo uno studio della Organización de Consumidores y Usuarios (OCU) di Madrid, che ha analizzato i livelli di Omega-3 in ben 27 alimenti diversi, paragonate con tali alimenti, il vincitore assoluto è... proprio la sardina in scatola!
Sicuramente non ci limiteremo a mangiare mezza sardina, ma solo per capire l’apporto nutritivo di questo alimento, sarà bene sapere che basta la metà di un solo pesciolino per raggiungere la quantità giornaliera raccomandata di Omega-3. E il bello è che queste sardine che detengono tanto Omega-3 hanno un costo irrisorio, specialmente se confrontato con un filetto di salmone, che offre un apporto simile ma a un prezzo decisamente superiore.
Il Professor Gil ci ricorda che il pesce azzurro (e le sardine ne fanno parte) è la miglior fonte di Omega-3, ma non solo: contiene anche proteine di alto valore biologico e minerali preziosi come fosforo, iodio e zinco.
Pratiche, Convenienti e Sostenibili: Le Tre Grazie delle Sardine
Adesso pensiamo al nostro Paese, una penisola bagnata dal mare ad Est e a Ovest, con due isole principali immersi in uno specchio d’acqua pescoso e ricco di una varietà di pesci da fare invidia a tutto il mondo. Ma, paradosso dei paradossi… consumiamo poco pesce! Carmen Gómez Candela, responsabile dell’unità di nutrizione clinica all’ospedale La Paz di Madrid, ci dà la risposta: "difficoltà di preparazione, la paura delle lische e il prezzo". Come dire, vuoi mettere una fetta di carne, dove al massimo allontaniamo il grasso e, a volte, l’osso, rispetto alla “pulitura” del pesce che richiede attenzione a liberarlo delle lische? Sarà questo il motivo per cui gli italiani non mangiano pesce? Forse c’è dell’altro, a partire dal costo e, qui, ancora una volta le sardine in scatola diventano una soluzione geniale: pratica, economica e senza pensieri per le lische (se si scelgono quelle senza!).
Ma c'è un'altra nota, ancora più positiva: le sardine, così come acciughe e aringhe, sono un esempio di sostenibilità ambientale. Non sono a rischio di estinzione! Sono piccoli pesci pelagici che si nutrono di plancton, viaggiano in branchi immensi (fino a 10 milioni) e la loro pesca è efficiente, richiedendo pochi consumi di carburante. La cattura globale annuale raggiunge i 30 milioni di tonnellate, un terzo del totale a livello mondiale.
Eppure, solo una minuscola parte – circa l'1% – finisce sulle nostre tavole. Oltre il 50% viene usato per alimentare pesci d'allevamento come il salmone, e un altro 40% per integrare i mangimi di avicoli e suini. Secondo Jackie Alder dell'Università canadese del British Columbia, aumentare il consumo umano diretto di sardine sarebbe una scelta ecologica, riducendo la pressione sulle specie ittiche più a rischio.
Riscoprire un Gusto Antico: La Sfida della Promozione
Le aringhe e le acciughe sono ingredienti chiave in molte cucine tradizionali (scandinava e mediterranea), e anche le sardine hanno una lunga storia. Ma queste buone abitudini si stanno perdendo, ed è difficile esportarle. Perché? Sono pesci piccoli, saporiti e talvolta "spinosi".
La soluzione? Promuovere questi piccoli giganti del mare! Ma servirebbe anche il contributo di rinomati chef – magari con il supporto dei produttori spagnoli, portoghesi e italiani – per proporre ricette facili e deliziose che ne incentivino il consumo. Allora, cosa aspettate? Aprite una scatola di sardine! La vostra salute, il vostro portafoglio e il nostro pianeta vi ringrazieranno!
Fonti
Lo studio della “Organización de Consumidores y Usuarios” (OCU), Madrid
La sostenibilità del consumo di sardine e altri piccoli pelagici Sparkshouse
National Geographic magazine that looked at the global small pelagic fish

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