venerdì 6 aprile 2012

Alimentazione: ma è vero che l'uovo fa male al fegato e innalza il colesterolo?



Quando parliamo di alimentazione non possiamo prescindere da un alimento importante che entra a far parte della dieta e troppo spesso invece viene associato a problemi di salute. Ci riferiamo all’uovo di gallina. La domanda che a questo punto ci si fa è se sia vero che l’uovo ha un contenuto elevato di colesterolo e per questa ragione alla lunga determinerebbe quelle malattie associate all’ipercolesterolemia. E, ancora,  è’ vero che l’uovo è ipercalorico al punto che il suo consumo deve essere attentamente monitorato all’interno della dieta ed infine, è vero che i bambini devono limitare al massimo il consumo di uova, in considerazione del fatto che tali alimenti sarebbero responsabili nei piccoli di provocare  problemi digestivi?

Tre domande importanti perché sulla migliore conoscenza delle uova dipenderà il destino di questo importante alimento in fatto di consumo. Iniziamo col dire che l’uovo non andrebbe mai sostituito all’interno di una dieta, anzi,  andrebbe consumato con una certa regolarità, ciò perché l’uovo detiene la giusta quantità di vitamine, determina il giusto apporto di proteine e sali minerali. Vero è che l’uovo apporta una certa quota di colesterolo, ma ciò non significa innanzitutto che il colesterolo debba essere guardato sempre con terrore, soprattutto se nelle giuste dosi, così come la quantità di tale sostanza immessa nell’organismo da parte dell’uovo è strettamente collegato al consumo che di tale alimento si fa.

Ne consegue dunque, che laddove non si sia affetti da malattie, quali eventuali allergie o intolleranze che controindicano l’assunzione di uova, è possibile affermare con tutta tranquillità che l’individuo sano può consumare dalle tre alle quattro uova a settimana, senza per questo temere l’insorgenza di malattie metaboliche e/o cardiovascolari. Il consumo di un tale quantitativo di uova, anzi, è apportatore di benessere per l’organismo, si pensi che un uovo di 60 grammi detiene qualcosa come 8 grammi di proteine, vitamine del Gruppo B, sali quali potassio, ferro e fosforo, un numero esiguo di calorie ed una quota di grassi riscontrabile nel tuorlo.

Negli ultimi anni anche i pediatri guardano con occhi più benevoli a tale alimento, tant’è che è previsto che la mamma sciolga un piccolo quantitativo di tuorlo nella pappa del bambino una volta giunto all’età di otto mesi. Se poi andiamo a scandagliare le proprietà organolettiche dell’uovo, in fatto di contenuto di colesterolo, scopriamo che ogni uovo detiene un quantitativo di circa 250 milligrammi di tale sostanza nel tuorlo, mentre l’albume ne è del tutto priva e non solo. 


L'uovo di oggi è meno grasso dell'uovo di un tempo

Guardiamo spesso al progresso come un vero attentato alla nostra salute anche in fatto di alimentazione e forse è vero, ma una cosa è certa, l’uovo di oggi, rispetto a quelli che assumevano i nostri padri, è sicuramente meno grasso e riferendoci proprio ai grassi, non dovrà sfuggirci anche che nell’uovo si repertano quantitativi significativi di grassi saturi, quelli che conosciamo per il ruolo detenuto nell’allontanamento del colesterolo “cattivo” a favore di quello “buono”.

Detto ciò occorre anche concludere ricordando che come ogni altro alimento l’uovo presenta le sue controindicazioni in alcuni soggetti che, come precisato prima, sviluppino allergie o intolleranze all’alimento e non solo, ci sono anche malattie che controindicano, spesso nella maniera più assoluta, il ricorso all’uovo, ad esempio, le calcolosi biliari. Coloro che ne soffrano ed i pazienti che abbiano problemi alla colecisti non dovranno alimentarsi con uova, ciò in quanto tale alimento contrae la cistifellea e potrebbe essere responsabile di una colica biliare con tutto ciò che ne consegue. 

L’intervento chirurgico alla colecisti solitamente ripristina la normalità al punto che ridotti quantitativi di uova all’interno di una dieta appropriata cessano di essere del tutto controindicati per il paziente, oltretutto, occorre anche ricordare, che l’uovo ha in sé vere e proprie sostanze che svolgono azione protettiva a livello epatico, una consapevolezza questa recente e che manda in pensione la vecchia credenza che riteneva che l’uovo fosse addirittura dannoso per il fegato.




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