L’obesità nei Paesi ricchi, Stati Uniti in testa, è divenuta ormai una sorta di emergenza sanitaria a causa dei riflessi negativi sulla salute e come apripista di tantissime malattie correlate allo stato di sovrappeso e all’obesità. Ma quel che ci interessa in questa sede è capire come situazioni patologiche o sindromi annesse al classico mal di testa e, quindi, all’emicrania, possono risultare persino esacerbate dall’obesità o dal semplice sovrappeso.
Emicrania, differenze con la cefalea
L’emicrania è un tipico mal di testa molto doloroso persino invalidante nelle forme più severe che tende a localizzarsi solo su un lato della testa, da qui il suo nome. Colpisce più le donne quattro volte più dell’uomo e sopratutto le donne in età fertile, segno che l’origine ormonale ha una sua base scientifica comprovata. All’emicrania si annette una predisposizione genetica e fin’anche familiare. La caratteristica di questa che potremmo definire patologia, se la immaginiamo come malattia a sè stante e non determinata da altre cause, non è del tutto conosciuta, quello che si sa è la classificazione che gli stessi pazienti imparano dai sintomi, ovvero, la possibilità che si presenti con la cosiddetta aura, ovvero quando il paziente avverte l’insorgere dell’attacco, oppure nelle forme senza aura, quando i sintomi, anche violenti, si presentano senza alcun preavviso. L’emicrania in soggetti che vi soffrano sopratutto con una certa frequenza, ha un impatto devastante sulla loro vita. Dolore pulsante, forte, duraturo seguito da nausea, lacrimazione, senso di fastidio per la luce, intolleranza ai suoni e ai rumori, insonnia, addirittura qualche paziente avverte anche fastidio per gli odori in genere, rendono la vita, durante le crisi, veramente penosa, sopratutto quando il paziente si accorge che il ricorso ai farmaci utilizzati, prima fra tutti i fans, non risolvono il problema.
Diverso è il caso della cefalea
Le cefalee sono i classici mal di testa che solitamente insorgono più di frequente ma con un carico di sopportabilità, rispetto all’emicrania, sicuramente maggiore. Si tende a considerare la cefalea molto spesso correlata alla contrazione irregolare dei muscoli del collo e della testa, tant’è che si definisce per lo più cefalea muscolo tensiva, ma più recenti studi stanno sempre di più destituendo di significato la relazione della cefalea con i muscoli prevedendo di ritenere le cause della cefalea di altra natura, per cui il termine cefalea muscolo tensiva sta divenendo sempre più desueto. Ciò per dire che è probabile la causa fra la tensione muscolare e il mal di testa, ma questa andrebbe semmai ascritta ad un’anomalia del sistema nervoso centrale che potrebbe giocare un ruolo nella risposta del cervello allo stimolo doloroso, aumentandone la sensibilità. Altre teorie trovano una possibile spiegazione nella riduzione dei livelli di serotonina. Tuttavia se vogliamo ancora annettere efficacia al presupposto che coinvolti possono essere i muscoli di collo e testa e continuare a definirla di origine muscolo tensiva, per meglio intendere il tipo di affezione col quale ci andiamo a confrontare, ricordiamo che i sintomi della cefalea sono molto diversi da quelli dell’emicrania.
Innanzitutto il paziente avverte una sorta di “cerchio alla testa” e già da qui si comprende che mentre l’emicrania risente di un dolore localizzato a metà del cranio, qui viene coinvolta l’intera circonferenza della testa e non solo. Il soggetto in preda ad una cefalea avverte una sorta di irradiazione del dolore verso collo e spalle e forse questo ha confuso l’origine della sindrome ritenendo che ne dovessero essere coinvolti per forza anche i muscoli di sostengo della testa. Il dolore non è molto intenso, rispetto all’emicrania, ma costante, nel senso che si assesta ad una certa soglia e resta uguale nel tempo fino a svanire e per di più è di tipo oppressivo, come se si esercitasse una forza attorno alla testa come a schiacciarla… A parte i famosi vizi di postura, l’utilizzo continuo di bevande alcoliche o anche sporadico ma in quantità elevate, immaginiamo cosa accade dopo una sbornia, regimi di vita scorretti, sono tutte queste cause dell’esordio di una cefalea che, comunque, rispetto all’emicrania, ha di norma una durata minore ed è più gestibile con i farmaci in uso. Esistono forme di cefalea a grappolo che hanno origine e trattamento diverso ma che non sono adesso oggetto di attenzione.
Lo studio statunitense
Dopo aver visto per sommi capi la differenza all’origine del mal di testa fra le due forme più importanti, vediamo dove sarebbe approdato lo studio statunitense. Tale studio avrebbe concluso che, tra gli individui con emicrania il 32% dei partecipanti erano in normopeso, il 37,2% in sovrappeso e il 38,4% obesi, mentre il 40,9% affetti da grave obesità. Dallo studio sarebbe emerso che il sovrappeso, ma ancor di più l’obesità, potrebbero essere ritenuti fattori predisponenti dell’emicrania o esacerbanti delle forme più impegnative in coloro che già ne soffrono. Per quanto invece attiene la cefalea, di ogni tipo, il peso corporeo anche nelle forme estreme di obesità, non avrebbe alcun particolare effetto né nell’origine, né nella gestione del mal di testa, sopratutto se ci si riferisce a forme occasionali di mal di testa associate a cefalea.
Si tratta di capire il motivo per cui ciò accade. Certo è che avendo visto come l’eziologia dell’emicrania risenta di disordini ormonali sopratutto nelle donne, una prima risposta che tuttavia gli scienziati non si son sentiti di dare è che, proprio l’assetto ormonale che nei casi di obesità potrebbe variare, potrebbe essere all’origine della patologia. Fatto sta che ulteriori studi annettono fattori esterni che sono sempre di grande attenzione da parte della Comunità Scientifica in tema di mal di testa nelle sue diverse forme.
Fonte: Xagena2007 - Bigal ME et al, Arch Intern Med – Neuro - Endo - Emicra
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