L’osteoporosi non è una
malattia, semmai una condizione clinica patologica, ovvero, espressione di una
situazione venutasi a creare in un soggetto solitamente a seguito di intervenute
situazioni contingenti, come, ad esempio avviene di fronte a certe malattieautoimmuni, anche per il ruolo esercitato da farmaci per controllare il
disturbo, come accade col cortisone, così come tipica è quella condizione della
donna una volta entrata in menopausa dove, a cause dello squilibrio ormonale
vissuto da quel momento della vita in poi, l’osteoporosi diventa un fatto quasi
ineluttabile.
Si tratta di capire cosa
accade di fronte ad una tale condizione, ovvero, perché si giunge
all’osteoporosi col rischio che tale condizione comporta, a cominciare dalla
fratture dell’osso. In realtà la perdita dell’integrità dell’osso è dovuta
all’incapacità del tessuto di produrne del nuovo senza che questo nel frattempo
non venga distrutto ad opera di particolari
cellule, quali sono gli osteoclasti che si oppongono al ruolo esercitato
dagli osteoblasti deputati a produrre sempre nuovo tessuto osseo. La moderna medicina non è
tuttavia rimasta del tutto inerte di fronte a tale condizione patologica che,
oltretutto, ha costi sociali enormi sulla collettività a causa dei ricoveri cui
vanno incontro gli anziani, dei due sessi, con particolare riguardo per il
sesso femminile, a seguito di fratture cui gli stessi pazienti vanno incontro.
Ma da qui a poter sostenere che esista un farmaco davvero in grado di opporsi
all’osteoporosi ce ne passa, anche se la strada per giungere a ciò è tracciata
e potrebbe non volerci troppo tempo prima di poter giungere alla soluzione
anche di questo problema clinico. Tuttavia, ciò che di certo
c’è, è semmai il ruolo centrale che anche nell’osteoporosi riveste la
prevenzione intravedendo in essa la possibilità di preparare l’individuo,
soprattutto quando si avvicina alla tarda età, a porre in atto tutte quelle
metodiche atte a rallentare per lo meno il fenomeno ed in questo, è ritenuto
centrale il ruolo che il calcio ematico esercita nella condizione clinica. La
prima risposta in ambito alla prevenzione potrà darcela proprio la dieta da
seguire per tutta la vita, con particolare riferimento a quei pazienti
predisposti all’osteoporosi perché, magari al contempo affetti, da patologie
autoimmuni, oppure, perché prossimi alla menopausa.
Così come, non si può
neanche prescindere dalla sana alimentazione che cominci durante le fasi
dell’adolescenza anche per preparare il ragazzo e la ragazza a quel sano
modellamento dello scheletro ed al contempo scongiurando il più possibile il
rischio osteoporosi. Tale condotta consistente nell’assunzione di cibi ad alto
contenuto di calcio dovrà continuarsi anche nell’età adulta e dovrà comprendere
alimenti che di questo minerale ne siano ricchi.
Il latte l’alimento
principe di una dieta anti osteoporosi
Da sempre sappiamo che
l’alimento principe per la sana costituzione dell’osso e per il mantenimento
della sua integrità, resta sempre il latte. Ma quando ci riferiamo al latte,
dobbiamo anche considerare il ruolo detenuto dai derivati del latte, dallo
yogurt al formaggio, al punto che i nutrizionisti consigliano anche
un’alimentazione che preveda una quantità di formaggi poveri in grassi pari ad
una cinquantina di grammi al giorno, il che apporterebbe nell’organismo circa 1 grammo di calcio
giornaliero che integra oltre il 70% della quantità di questo minerale,
soprattutto nei soggetti affetti da
osteoporosi. Anche gli ortaggi svolgono al meglio il loro ruolo
antiosteoporotico, si pensi ai cavoli, al finocchio, ai broccoli, al
prezzemolo, alla cipolla, alla frutta, anche per l’alto contenuto di vitamine
detenuto dai vegetali.
Di contro, all’interno di
una dieta ideale rivolta alla prevenzione dell’osteoporosi, si guarda sempre
con più sospetto alla carne, ma anche ai salumi, così come alle bevande a base
di cola che non solo non favoriscono l’integrità dell’osso, ma addirittura, a
causa di particolari sali quali di fatto sono i fosfati, accelerano, dove già
presenti, i processi di distruzione dell’osso. Tale opera concerne anche alcuni
vegetali come gli spinaci, le coste, il cacao, alcuni cereali, il tè nero e il
caffè, se abusato.Ovviamente ciò non significa
la messa al bando di tali alimenti, semmai l’attenzione dei ricercatori è volta
a considerare la varietà della dieta che non escluda in toto un alimento
rispetto ad un altro, ma che considera semmai, la possibilità che di fronte ad
una condizione clinica particolare quale di fatto è l’osteoporosi si possano
prendere in considerazione determinate quantità di alimenti in luogo di altri.
Senza dimenticare il ruolo importante detenuto dalla vitamina D, nota per la
proprietà di fissare il calcio nelle ossa, ne deriva che, visto l’alto
contenuto della vitamina nelle uova, in assenza di particolari
controindicazioni, anche questi alimenti devono essere considerati nella dieta
ai fini della prevenzione dell’osteoporosi, così come, bisogna anche ricordare
che la vitamina D si fissa meglio con l’esposizione ai raggi solari, il movimento e
l’attività fisica.
Vediamo dunque la dieta
prevista da medici e nutrizionisti per l’apporto di calcio nella prevenzione
dell’osteoporosi
Apporto quotidiano ottimale di calcio (in mg):
bambini (1-15 anni) 600/1000
ragazzi (15-19 anni) 1200
adulti 800/1000
gravidanza, allattamento 1200
Contenuto di calcio di alcuni alimenti in mg (parte commestibile)
Latte, latticini
1 vasetto yogurt, grasso 1,5%,
1 bicchiere latte, grasso 1,5%, 200 ml 236
3 cucchiaio parmigiano,
1 porzione Camembert, grasso 45%, 60g 342
2 fette Emmental, grasso 45%,
pane
3 fette pane integrale (Graham),
3 fette pane integrale di frumento,
verdura
1 porzione cavolo bianco, verza,
1 porzione fagiolini verdi,
1 porzione crescione inglese,
1 porzione porri,
1 porzione broccoli,
1 porzione finocchio,
1 porzione cavolo,
frutta
1 porzione lamponi,
1 porzione more,
1 porzione ribes nero,
noci, semi
2 cucchiai semi di girasole,
2 cucchiai semi di lino,
2 cucchiai mandorle,
2 cucchiai semi di sesamo,
2 cucchiai papavero,
Tali tabelle sono
esemplificative e dovranno riguardare soggetti per i quali il ricorso a tali
alimenti non sia controindicata da eventuali patologie specifiche, ricordando
infine, che la dieta che abbiamo voluto mostrarvi è puramente esemplificativa e
andrà seguita sempre previo suggerimento del medico.
Fonte: Centroconsumatori
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