
I
vegetariani,
ma molto di più i vegani, fanno sentire la loro voce come fossero un
partito politico scagliandosi ad ogni piè sospinto sulle scelte di
chi ritiene che l’alimentazione umana debba essere onnivora. Va
benissimo ritenere che per scelte etiche e personali si scelga di non
cibarsi della carne, come fanno i vegetariani, continuando ad
alimentarsi dei prodotti degli animali, uova, latte, latticini, va
pure bene che altri più estremisti, come i vegani, scelgano di
tenere al bando oltre la carne anche uova e tutto ciò che viene
prodotto degli animali, ma purché sia una loro scelta non imposta
a tutto il
genere
umano, additando coloro
che vegani non sono come assassini e insensibili
di
fronte ai
guasti del pianeta. Eppure in Italia secondo i dati Eurispes i
vegetariani non raggiungono neanche il 5% della popolazione, mentre i
vegani sono appena il 3%, eppure quando parlano i vegani sembra lo
facciano a nome di tutti gli abitanti della terra. Al punto che, di
fronte ad un’invenzione dell’Università friulana che avrebbe
brevettato un intruglio tutto vegetale dalla sembianze di un uovo e
dalle proprietà organolettiche simile all’uovo, ma
questo lo dicono ovviamente soltanto loro,
riescono a parlare di uovo vegano, come
si trattasse di una sottospecie di prodotto che in natura esiste già.