Anoressia e bulimia sempre più precoci: alcuni bambini ne sono colpiti già a
8 anni. Ci sono anche disturbi alimentari diversi: c’è chi evita il cibo, chi
ha un’alimentazione selettiva, chi ha difficoltà a deglutire, chi ha
un’alimentazione incontrollata. Il campanello d’allarme viene dai pediatri, in
questi giorni riuniti a congresso: “I disturbi alimentari sono sempre di più,
colpiscono sempre prima, con bambine e bambini che già a 8 anni manifestano i
segnali predittivi, difficili da incanalare nelle ‘vecchie’ categorie e quindi
da diagnosticare”.
“A rilevare l’esordio sempre più
precoce dei disturbi del comportamento alimentare – spiega la Società Italiana
di Pediatria (Sip) – è la letteratura scientifica degli ultimi anni ed in
Italia il fenomeno è confermato anche dalla Ricerca Nazionale sui DCA del
Ministero della Salute condotta su un campione di 1.380 preadolescenti e
adolescenti di età compresa tra 8 e 17 anni. Già in bambine di 8 anni
sono stati trovati i disturbi più comuni, dall’anoressia alla bulimia, insieme
a disordini alimentari più difficili da interpretare, come la disfagia,
cioè la difficoltà a deglutire, il selective eating (alimentazione
selettiva) passando per il food avoidance emotional disorder (disturbo
emotivo da evitamento del cibo)”.
I primi segnali dei disturbi si manifestano fra 8 e 10 anni e qui è
importante intervenire da subito, spiegano i pediatri. Ci sono alcuni
campanelli d’allarme per i genitori: indizi sono l’isolamento, la tendenza
all’autolesionismo (ad esempio procurarsi tagli sulle braccia), un’eccessiva
ansia. Alcuni segnali, spiegano i pediatri, vengono proprio dal modo in cui si
mangia: lo sminuzzare il cibo in pezzi piccolissimi; la lentezza del pasto;
l’esclusione di alcuni alimenti; l’iperattività fisica; l’assunzione di molta
acqua; un uso frequente del bagno, specie dopo i pasti. “Tra gli 8 e i
10 anni c’è quella che potremmo definire l’articolo
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