Latte e prodotti lattiero-caseari fanno bene alla salute. In Italia però se ne consumano ancora poco: fra latte e yogurt si arriva a stento ad una porzione al giorno (125g), contro le 2-3 raccomandate.
Ma si tratta di medie nazionali, tenute alte dai bambini che,
ovviamente, ne bevono di più. Invece, un uomo adulto ne prende solo 100
grammi circa al giorno mentre secondo le linee guida per una sana
alimentazione nella popolazione adulta sono consigliati 250-375 grammi
di latte o yogurt. Ma sul latte è in atto un “allarme disinformazione”, ha evidenziato il convegno “Il latte oggi dalla ricerca al consumatore” in corso a Roma.
“E’ in corso una preoccupante campagna di disinformazione sul latte che sta creando allarme nei consumatori italiani. Nei media e soprattutto in rete si legge di tutto, senza però alcun fondamento scientifico – afferma Andrea
Ghiselli, medico e dirigente di ricerca del Consiglio per la Ricerca e
la sperimentazione in Agricoltura, centro ricerca per gli alimenti e la
nutrizione (CRA NUT) – Invece le evidenze della ricerca ci
dicono che non solo il latte resta una fonte privilegiata e
difficilmente sostituibile di calcio, ma che il suo consumo nell’ambito
delle raccomandazioni, è associato a benefici per la nostra salute che
vanno ben al di là del semplice contributo allo scheletro. Quindi,
dovremmo senz’altro consumarne di più, anche perché in Italia siamo ben
al di sotto delle quantità raccomandate”.Le più recenti evidenze
scientifiche dicono che il consumo regolare di latte e derivati nelle
quantità raccomandate costituisce un fattore protettivo nei confronti
di osteoporosi, ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari e
persino alcuni tipi di cancro, che chi consuma una quantità adeguata di
latticini nel lungo periodo prende meno peso (circa la metà) rispetto a
chi ne consuma di meno, che il calcio gioca un ruolo importante nella
prevenzione dell’obesità e che il latte contribuisce notevolmente alla
salute dei muscoli negli anziani, mentre a chi pratica sport permette di
ripristinare le proteine muscolari danneggiate.
Perché allora diverse persone sono convinte che il latte faccia male? Sostiene Ghiselli: “Difficile
dire perché. In prima fila ci sono vegani ed animalisti ad esortare la
popolazione a boicottare tali prodotti. Certamente sono mossi da
motivazioni etiche, ma il problema si crea quando ammantano le loro
legittime scelte etiche di valenze salutistiche. E non esistono
invece motivi salutistici che suggeriscano di rinunciare ai latticini.
Oltre alle motivazioni etiche però, moltissimi altri si schierano
contro il latte per motivi invece banali come “l’uomo è l’unico animale
adulto che continua a bere latte da adulto” o ancora: “quando si è
evoluto il sistema metabolico umano gli uomini non si nutrivano di
latte, grano e legumi”. Altri ancora lo ritengono non compatibile con
determinati gruppi sanguigni. Ci si aspetta che sorga un movimento che
lo ritenga non idoneo per l’ariete con ascendente capricorno. Quanto a
chi ritiene di avere problemi digestivi oggi è possibile assumere i
benefici nutrizionali del latte nella forma a ciascuno più gradita,
dalle diverse tipologie di latte con ridotto contenuto di grassi o di
lattosio, allo yogurt ai formaggi”.
Help Consumatori
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