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Sembra ieri, eppure sono passati
quasi 15 anni dall’avvento del Viox (Rofecoxib), un potente fans, farmacoantinfiammatorio non steroideo, in grado
di stroncare le infiammazioni in generale a partire da quelle a carico delle
articolazioni e con un grosso vantaggio rispetto agli altri fans, ovvero, l’ottima
tollerabilità gastrica, punto dolente per tutti gli antinfiammatori.
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Non solo,
agli inibitori della COX-2, cui apparteneva il Vioxx, si era anche ascritta la
possibilità di opporsi efficacemente al tumore del colon in quanto capace di
prevenire i polipi intestinali in pazienti predisposti. Ma c’era un grosso
dubbio che nel tempo divenne un’amara realtà. Anche se la molecola farmacologica
in questione deteneva queste proprietà, la stessa presentava un gravissimo
limite rappresentato dal rischio di causare pericolosi eventi vascolari a volte
persino letali come infarto al miocardio e ictus, soprattutto in quei soggetti
che avevano assunto Vioxx per un anno e mezzo di seguito. Risultato, dopo un
increscioso iter burocratico, nel 2004 Vioxx fu ritirato dal commercio. La
domanda che ci si pone a questo punto però è un’altra. E’ solo Vioxx a causare
eventi cardiovascolari temibili o tale effetti collaterali sono noti anche con
altri fans, a partire dal Diclofenac, il Voltaren e altri simili, per
intenderci?