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mercoledì 24 ottobre 2012

Menopausa: maggiori possibilità per la donna che il climaterio avvenga dopo l'equinozio di primavera



Forse le donne che siano entrate in quella fase della propria vita definita menopausa non ci hanno fatto molto caso, presi dall’interesse e, chissà, anche dall’ansia di accedere a questo particolare momento  della propria esistenza col risultato di trascurare un aspetto importante cui  invece ha badato un gruppo di ricercatori ungheresi che avrebbe stabilito, dopo un articolato studio, che l’inizio della menopausa è correlato con i cambiamenti stagionali.

martedì 16 ottobre 2012

Menopausa: consigliabile il trattamento ormonale sostitutivo?



Nonostante tutte le nuove acquisizioni mediche degli ultimi anni in fatto di farmaci e terapie, prevenzione e malattie, qualcuno crede ancora che la menopausa sia una patologia che come tale vada trattata. Non è così, la menopausa è una fisiologica condizione della donna che, semmai può aprire la strada alle malattie, considerato che a causa della diversa e minore concentrazione nel sangue di ormoni femminili, la donna perde il cosiddetto “ombrello protettivo” che fino a prima la preservava dalle malattie cardiache e dagli eventi cerebrovascolari.

mercoledì 5 settembre 2012

Post-menopausa: ma la soia serve davvero?


La letteratura per anni ha parlato a lungo del ruolo detenuto dalla soia come integratore alimentare utilizzabile nelle donne in menopausa atteso, a parere degli studiosi della materia, il ruolo che gli isoflavoni, estrogeni vegetali che si riscontrano in molte piante, avrebbero nel ridurre il grasso in eccesso a livello dell’addome della donna durante il climaterio. Si tratta di stabilire se tali composti siano o meno anche in grado di ridurre tali grassi, perché nell’ipotesi in cui gli isoflavoni non agissero della riduzione del grasso ponderale in eccesso, il tanto declamato ruolo rivestito dall’utilizzo della soia verrebbe meno.

lunedì 19 marzo 2012

Menopausa: sempre più donne la considerano un periodo normale della vita


Le donne italiane cominciano a considerare la menopausa sempre meno una malattia rispetto a quanto facessero in passato e sempre più un fatto fisiologico del tutto normale. Lo dimostra il fatto che una donna su dieci considera il climaterio una normale fase della vita, poi ci sono addirittura le ottimiste che considerano questa fase della vita una buona esperienza. La pensano così tre donne su dieci. Anche l’informazione riguardo la salute della donna cresce con la consapevolezza che menopausa non significa un momento della propria esistenza in cui ci si debba ingozzare di farmaci.

sabato 28 settembre 2013

Menopausa: gli integratori a base di soia non servono a niente!







Nessun effetto dimostrato sulla menopausa da parte degli integratori a base di soia. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha bocciato gli slogan sugli integratori a base di isoflavoni della soia: gli effetti benefici sull’apparato osseo e sul sistema vascolare delle donne in menopausa vantati dai produttori, infatti, non sono stati dimostrati. A rilanciare la notizia è Altroconsumo, che ricorda le diciture salutistiche apposte su una serie di prodotti, a base di  isoflavoni della soia, che si presentano come un aiuto contro i disturbi legati alla menopausa. “Peccato, però, che l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, abbia bocciato queste pubblicità: gli effetti positivi sull’apparato osseo e sul sistema vascolare non sono stati dimostrati”, ricorda l’associazione.



venerdì 3 novembre 2023

Disturbi del sonno: prima e dopo il ciclo mestruale nelle donne prossime alla menopausa

 


Potrebbe essere un dato predittivo ma di certo non assoluto per le donne, il fine è quello di stabilire la prossima insorgenza della menopausa o meno. Certo, il dato è riferito ad uno studio scientifico svolto da ricercatori americani sulla qualità e quantità di sonno di un gruppo di donne che si avvicinavano alla menopausa. Ciò non toglie che il singolo studio non indica con assoluta certezza se la donna, sulla scorta di questo semplice segnale fisiologico, possa essere sicura di stare per varcare la soglia che contraddistingue la cessazione naturale dell’attività fertile.

giovedì 24 maggio 2012

Menopausa: perchè la donna aumenta di peso?


La menopausa è un momento particolare nella vita di una donna, venendo a mancare le mestruazioni saltano anche, con molta facilità, tutti quei precari equilibri ormonali che regolano la sua vita, con conseguenze di diverso tipo sull’organismo. Uno di questi, è l’aumento di peso corporeo, di media pari ad un chilo ogni anno per color che raggiungono il climaterio dopo i 50 anni.

lunedì 5 novembre 2012

Menopausa: attenzione alle vampate di calore insieme alla sudorazione eccessiva


Le donne in menopausa ben sanno che la possibilità di incorrere nelle vampate di calore notturne è tutt’altro che rara. Tale condizione non deve far pensare ad una subentrata patologia, semmai può essere controllata rivolgendosi al medico e predisponendo una terapia adeguata. Ma attenzione… un recente studio scientifico avrebbe associato le vampate di calore e/o la concomitante sudorazione notturna in menopausa con un maggior rischio di incorrere in una coronaropatia.


sabato 16 febbraio 2013

Depressione: la donna in menopausa dovrà stare attenta a certi antidepressivi


Sappiamo bene che la terapia contro la depressione debba basarsi in larga parte mediante farmaci appositi, i noti antidepressivi, ma occorre anche ricordare che particolare cautela nell'utilizzo di queste molecole dovrà osservare la donna nel periodo post menopausa. Tale cautela è stata prevista a seguito di uno studio cui hanno preso parte ricercatori statunitensi effettuato su una nutrita schiera di pazienti in post menopausa, parliamo di ben 136.293 donne che assumevano farmaci antidepressivi per curare forme moderate della patologia. 

giovedì 14 marzo 2013

Prolasso vaginale: serve solo il chirurgo?

Prolasso vaginale, un termine medico che moltissime donne in menopausa hanno imparato ad usare, indicando con ciò, la discesa patologica degli organi sessuali femminili e dunque, utero per primo e successivamente anche pareti vaginali. Laddove il retto e la vescica seguissero lo stesso iter, l’impegno diventa grave al punto che in questo caso assistere persino ad una fuoriuscita della vagina dalla sua sede non è del tutto infrequente. Ad avere dimestichezza con questa patologia sono un numero di donne elevatissimo, quasi la metà di tutte quelle entrate in menopausa.

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sabato 7 gennaio 2012

Osteoporosi: addio con nuovo farmaco

Potrebbe rappresentare un importante sollievo contro l’osteoporosi, soprattutto in anziani e donne in menopausa, ci si riferisce ad un farmaco biologico, il Denosumab.


lunedì 14 gennaio 2019

Possibile un legame tra depressione e malattie autoimmuni


Ma è possibile che chi è ammalato di depressione, oltre a doversi barcamenare con questa impegnativa patologia, debba anche correre il rischio di ammalarsi di malattie autoimmuni ed in particolarelupus eritematoso sistemico (LES), una delle più gravi malattie autoimmuni che oggi si conoscono? Se lo son chiesti gli studiosi, anche perché studi del passato avevano in qualche modo sollevato questa possibilità. Il risultato non è molto incoraggiante, pare infatti che esiste una correlazione fra la depressione e l’insorgere delle malattie autoimmuni.

giovedì 14 febbraio 2013

Incinta a 54 anni: naturalmente possibile!

Puo' una donna di 54 anni restare incinta? E se può, quale diavoleria medica avrà mai utilizzato? Nessuna, come avvenne a quella donna di Camaiore che intraprese la sua gravidanza all'età di 54 anni senza sottoporsi a nessuna cura ormonale e senza ricorrere a nessun trattamento di fecondazione assistita, considerato anche che la donna una figlia ce l'aveva e oltretutto pure grandicella, eppure questa donna è incorsa ugualmente nella gravidanza senza neanche immaginare che ciò sarebbe potuto accadere. A questo punto ciò che ci si chiede è se sia tanto variabile l'età della menopausa al punto da poter ritenere che un ritardo del ciclo ad un'età molto prossima al climaterio non possa significare anche l'eventualità di una gravidanza e se così stanno le cose, fino a che età dovrebbero essere usati gli anticoncezionali?

giovedì 6 settembre 2012

Depressione: possibile maggiore incidenza di ictus per le donne in menopausa curati con antidepressivi


Maggiore frequenza di ictus, anche mortali, in genere sarebbero maggiormente verificabili  nelle donne nel postmenopausa che utilizzino  farmaci antidepressivi; è questa la conclusione cui sarebbero giunti ricercatori americani dopo aver effettuato uno studio lungo e articolato su una popolazione di donne pari a 136.293 pazienti in post menopausa che assumevano regolarmente antidepressivi per curare forme di depressione di grado diverso.

domenica 10 giugno 2012

Menopausa: come evitare la depressione del climaterio



Non è un caso che la donna in menopausa abbia sovente sbalzi, caduta del tono dell’umore, accompagnato o meno, da periodi di umore depresso fino, addirittura, alla vera e propria depressione clinica.Ne è convinto Andrea Genazzani, dell’Università di Pisa, che ne ha parlato ad un Congresso a Copenaghen. 


lunedì 25 febbraio 2013

Infarti e ictus: importante per la donna il numero di figli messi al mondo



Dimmi quanti figli hai e ti dirò quante possibilità hai di andare incontro ad un infarto o ad un ictus. Questa inquietante proporzione emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Heart Journal e si riferisce ad uno studio approfondito effettuato su ben un milione e trecentomila donne che avevano un’età superiore ai 50 anni all’epoca della ricerca scientifica durata oltre dieci anni.

mercoledì 27 giugno 2012

Menopausa: inutili i complessi multivitaminici per proteggere dal cancro e dagli infarti

Risulta del tutto normale per una donna che si avvicina alla menopausa caricarsi di tensioni e di ansie, ben sapendo che questa fase della vita è quasi sempre costellata da diversi inconvenienti di natura psico-fisica atteso che il nuovo assetto ormonale determina tutta una serie di cambiamenti a partire dall’osteoporosi, fino alla perdita del cosiddetto “ombrello protettivo” che fino all’età fertile aveva preservato il fisico da tutti quegli eventi cardiovascolari e cerebrali che attentano spesso alla stessa vita.

sabato 3 novembre 2012

Malattie cardiovascolari: la donna rischia di più dell'uomo!

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Ormai le donne non dovrebbero stupirsi più apprendendo che il loro rischio di incappare in una malattia cardiovascolare anche grave ha superato di gran lunga l’analogo rischio per l’uomo. Il problema, se così vogliamo definirlo, oppure, la buona sorte  delle donne, semmai, è data dal cosiddetto “ombrello protettivo”, efficace durante l’età fertile, ovvero, dalla difesa rappresentata dagli ormoni femminili che però dopo la menopausa, diminuendo la loro quota, lascia del tutto scoperta la donna dalla protezione nei confronti delle malattie cardiache e neurologiche in generale.

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sabato 5 maggio 2012

Cancro ovarico: rischio alto nelle donne anziane


Il cancro ovarico, secondo le più recenti acquisizioni scientifiche diventa significativamente importante all’aumentare dell’età della donna, al punto che risulta sempre più fatale e comunque il rischio aumenta del 5% per ogni anno in più dell’età della donna alla diagnosi. La stessa menopausa sembrerebbe interessata all’aumento di tale rischio, addirittura in donne in menopausa la possibilità di incorrere nel carcinoma ovarico è aumentata del 31% rispetto alle donne in premenopausa.

domenica 23 settembre 2012

Osteoporosi: c'è molto da fare prima che invalidi la persona


Cominciamo col dire che quattro donne su dieci alla fine dell’età fertile rischiano una frattura a causa della menopausa e conseguente maggiore fragilità delle ossa. Conti alla mano, tale percentuale deve leggersi nella sola Europa, con un numero impressionante di donne che subiscono una frattura, in totale sono quasi 4 milioni, di cui meno di un milione subisce la frattura del femore. Se poi il dato lo riferiamo alla sola Italia, contiamo 270 mila fratture di cui 90 mila del femore, la restante parte patisce fratture ad altri distretti ossei. Se quantitifichiamo il dato economico di una tale situazione, scopriamo che tali fratture ossee costano alla collettività italiana oltre un miliardo di euro per spese di ricovero, riabilitazione e altro.