sabato 10 ottobre 2015

I prodotti da forno senza zucchero, esistono?

Merendine, biscotti, confetture, omogeneizzatisenza zucchero” o “senza zuccheri aggiunti” che invece avevano edulcoranti, dolcificanti artificiali, fruttosio o altre sostanze usate come dolcificanti, quali succo di mela o succo d’uva concentrati: dopo la denuncia di Altroconsumo, è intervenuta l’Antitrust e diverse aziende si sono impegnate a modificare la ricetta o gli slogan in etichetta dei loro prodotti, in favore di un’informazione più corretta e trasparente. Passo indietro dunque dei produttori: si tratta di venti prodotti, dei quaranta segnalati da Altroconsumo, a marchio Campiello, Carrefour, Cerealvit, Colussi, Coop, Essezeta, La Finestra sul Cielo, Materne Fruit and go, OnlYou, Paluani, Hipp. 

Farmaci: che significa il triangolino nero rovesciato?


Dall'anno scorso sui foglietti illustrativi di alcuni farmaci è comparso un triangolo nero rovesciato, con a fianco l’indicazione “Questo medicinale è soggetto a monitoraggio addizionale”. Cosa significa? Che sono farmaci nuovi o che ci sono ancora pochi dati sulla loro sicurezza. La nuova indicazione, introdotta dall’Agenzia europea dei medicinali, sollecita dunque i pazienti che usano tali farmaci a rivolgersi all’Aifa e ai sistemi di farmacovigilanza se notano uno o più effetti collaterali inaspettati.


venerdì 9 ottobre 2015

Antidepressivi: sono correlati alla crisi economica? C'è chi dice si, c'è chi dice no!

La crisi economica, la impossibilità di vivere con una pensione al di sotto dei mille euro, solitudine sono tra le cause che portano gli anziani ultrasettantenni, ad un uso drammatico di farmaci antidepressivi”. E’ quanto spiega Massimo Vivoli presidente Fipac Confesercenti, che commenta così l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Aifa secondo cui l’uso dei farmaci antidepressivi in otto anni è cresciuto del 4,5 %. Il Rapporto OsMed fa emergere un ulteriore dato drammatico e cioè che ad essere colpiti sono prevalentemente i giovani e gli anziani, “ovvero coloro i quali subiscono maggiormente e sulla propria pelle gli effetti della crisi” aggiunge Vivoli che sottolinea che “la spesa relativa agli antidepressivi occupa una parte importante della spesa delle famiglie, anche perché le dosi giornaliere di medicinali prescritti sono cresciute del 2,3 per cento dal 2011 al 2012 per un peso consistente di 430 euro di spesa per ogni cittadino, che fa riflettere visto che, nel caso degli anziani, la media dell’assegno pensionistico si aggira attorno ai 791 euro. Un mal di viver e- continua Vivoli – che non trova risposte da parte delle istituzioni”.

Allergie: la disinformazione può uccidere!


Frutta e verdura rappresentano le allergie di gran lunga più comuni (72%) seguite da crostacei (13%) pesce (4%) latte (3%) uovo (3%) cereali (2%). E’ quanto emerge dalla ricerca sulle allergie alimentari condotta in 17 Centri,distribuiti in 10 regioni italiane. Nei pazienti con allergia ad alimenti di origine vegetale la proteina allergenica più frequentemente responsabile di sensibilizzazioni, e quindi di reazioni allergiche, è la LTP  (lipid transfer protein), un allergene del regno vegetale frequentemente cross-reagente presente nella pesca, albicocca, prugna ma anche noce, nocciola, arachide, mais, riso. Sembra che la prevalenza dell’allergia all’LTP aumenti gradualmente con la latitudine, con un marcato aumento nelle regioni meridionali.

mercoledì 7 ottobre 2015

Vitamine: un'arancia al giorno leva il medico di torno!


L’EFSA ha stabilito i livelli di assunzione giornalieri per la vitamina C e il manganese. “Non solo la mela, ma anche l’arancia leva il medico di torno” commenta  Confagricoltura che precisa: “L’Agenzia ha stabilito che bastano 90 mg di acido ascorbico al giorno, l’equivalente di un’arancia media (calibro 6) – per avere tutti i benefici della preziosa vitamina. Basta una bella spremuta al giorno e si può assumere l’apporto medio giornaliero di vitamina C  per stare bene”.

martedì 6 ottobre 2015

Alimentazione: è allarme per le famiglie italiane!


In Italia un bambino su tre ha problemi di alimentazione: è in sovrappeso o è obeso. Solo il 10% delle neomamme allatta al seno per sei mesi, come raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il consumo di frutta e verdura è in calo fra i più giovani, mentre è aumentato del 7% il ricorso al junk food. E il costo delle patologie alimentari per il Servizio Sanitario Nazionale è pari a 23 miliardi di euro l’anno. Questi i dati di partenza dell’iniziativa Mangiasano 2014 lanciata oggi dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori e da Vas (Verdi Ambiente e Società).

domenica 4 ottobre 2015

Diete: caffè verde per dimagrire? Verità o bugia?




Caffè verde per dimagrire velocemente e senza rinunce. E’ l’ultimo ritrovato del web. Peccato che si tratti solo di una bufala. A lanciare l’allarme è Altroconsumo che richiama un recente parere dell’Efsa, l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, che, dopo aver esaminato i dati sul caffè verde e sul suo ruolo nel controllo del peso, ha ritenuto che questi ultimi non fossero validi per dimostrare l’efficacia del caffè verde nella perdita del peso.