Si celebra la
Giornata dell’autismo,
promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare
l’opinione pubblica e la comunità scientifica sulla sindrome. Secondo recenti
dati dell’Iss, che a gennaio ha lanciato le nuove linee guida, l’autismo
colpisce oltre 10 bambini su 10 mila,
che salgono a 40 su 10 mila considerando nel loro complesso tutti i cosiddetti
disturbi dello spettro autistico.
Mentre un’indagine americana rileva che negli
Usa arriva a colpire addirittura un bimbo su 88, con una prevalenza cresciuta
di quasi l’80% negli ultimi 10 anni, la ricerca italiana è impegnata a studiare
una cura che ancora manca.L’autismo è una patologia complessa che coinvolge una
delle componenti fondamentali della vita umana: la cognizione sociale. La diagnosi precoce
assume importanza cruciale: “Sussistono tuttora timori e problemi di
comunicazione che ritardano la diagnosi ed il trattamento precoci, da
effettuarsi nei primissimi anni di vita; i servizi sociosanitari non sono
ancora sufficienti e molta parte dell’assistenza è sostenuta dalle famiglie”.
Per questo motivo “il Ministero intende promuovere, in
collaborazione con le Regioni, lo sviluppo di reti di servizi sanitari e
socioassistenziali per la diagnosi, la presa in carico
ed il trattamento di
queste condizioni, valorizzando l’approccio multiprofessionale ed
interdisciplinare e promuovendo l’integrazione tra gli interventi sanitari e
quelli scolastici, educativi e sociali, tra servizi pubblici e servizi del
privato accreditato, del privato sociale, il coinvolgimento delle famiglie e le
loro Associazioni”.
n questa direzione si inserisce l’iniziativa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che oggi ha inaugurato
l’attività del nuovo Centro per il trattamento precoce della sindrome
autistica, rivolto a bambini da 6
a 12 anni, nell’ambito del progetto “Facciamo Breccia”.
L’iniziativa intende garantire a chi è affetto da autismo una diagnosi quanto più precoce possibile e un trattamento intensivo che, in accordo con le linee guida
dell’Istituto Superore di Sanità, assicuri altissime percentuali di efficacia
portando i bambini trattati a un tangibile miglioramento della capacità di
comunicare e di socializzare, di articolare il linguaggio e di reagire agli
stimoli esterni.
Il nuovo Centro “Facciamo Breccia” è dotato di ambienti appositamente
pensati per accrescere l’autonomia e le capacità relazionali dei piccoli: un
laboratorio per attività di informatica, musica, motricità; un’area didattica;
quattro stanze che riproducono ambienti scolastici o domestici e familiari
(cucina e bagno “di casa”), oltre a 5 aree ad hoc per i trattamenti one to one.
Agenzia Help Consumatori
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