Ma quali sono le molecole più promettenti nello scenario complessivo dei composti oggi in uso? Per verificare tutto ciò risulta utile uno studio scientifico condotto all’University of Sheffield, in Gran Bretagna, capitanato da Ilaria Bellantuono e pubblicato sulla rivista scientifica Nature che dichiara
"Molte
sono allo stato iniziale. I farmaci più testati in modelli animali
sono la metformina, la rapamicina e i senolitici, molecole che
eliminano le cellule senescenti". Parliamo dei cosiddetti
“farmaci spazzini” quelle sostanze in grado di eliminare cellule
ormai “vecchie” la cui presenza è tuttavia dannosa in quanto
capace di secernere sostanze con attività infiammatoria che logora
lo stato delle cellule sane e giovani inducendo processi di
invecchiamento dell’individuo. Lo stesso studio ha evidenziato un
altro aspetto molto importante. Pare infatti che la rapamicina, sia
in grado di ringiovanire le cellule immunitarie e migliorare la
risposta ai vaccini in questi pazienti".
Si
tratta adesso di capire quali sono le malattie che questi promettenti
farmaci possono curare al fine anche di ritardare l’invecchiamento.
Osteoporosi, osteoartrite,
cataratta sono le patologie maggiormente
individuate fra quelle che questi farmaci possono in qualche modo
prevenire, ma anche malattie polmonari così come tali molecole
potrebbero dimostrarsi preziosi ausili per quei pazienti il cui
ricorso ad un intervento chirurgico dovesse risultare deleterio per
un organismo defedato o molto invecchiato. Potrebbe insomma diventare
quanto mai concreta l’evidenza che esistono ed esisteranno farmaci
in grado di allontanare nel tempo il decadimento dell’età. Anche
se è importante considerare, come ci dice la ricerca scientifica
condotta, che
“questo
non significa rimanere sempre giovani. Qui si parla di rallentare
l'invecchiamento a sufficienza per ridurre il rischio di malattia
dovuto all'età e riuscire a invecchiare sani. Lo scopo è quello di
ridurre il numero di anni che ognuno di noi è costretto a vivere
afflitto da varie malattie".
Non
una promessa di eterna gioventù, quindi, ma di una vecchiaia in
salute e ci si auspica che sia i governi del mondo che le Case
farmaceutiche e i Centri di Ricerca del pianeta investano risorse e
mezzi per operare in tal senso.
Fonte: Adnkronos
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