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domenica 16 settembre 2012

Ictus: riconoscerlo in tempo può salvare la vita


In Italia si verificano qualcosa come 200 mila nuovi casi di ictus, una condizione clinica grave in grado di evolvere infaustamente in breve tempo. Parlando di ictus ci riferiamo a quella manifestazione patologica conseguenza di un’ostruzione di un vaso con relativo mancato afflusso di sangue e ossigeno nel distretto interessato, per lo più cerebrale. Le conseguenze sono variabili perché dipendenti da diversi fattori, primo fra tutti, l’area ischemica che ha subito l’insulto, così come importante è anche l’eventuale impossibilità che il sangue abbia avuto di irrorare i tessuti dopo un primo fatto ischemico. Il risultato è che in Italia i decessi per ictus o per le conseguenze di esso, si collocano come terza causa di morte, dopo gli infarti, annoverando tutte le patologie cardiovascolari e i tumori. Ma c’è anche di più. Nel nostro Paese, a causa dell’ictus, un numero imponente di pazienti resta invalido in maniera permanente, al punto che gli ictus rappresentano la prima causa di invalidità


mercoledì 11 aprile 2012

Ictus: la donna muore!


Già la parola ictus fa paura da sola, ma alle donne questa serie di eventi patologici che conclamano con un danno spesso irreversibile di una o diverse funzionalità dell’organismo, dovrà fare più paura e ciò per almeno due motivi. Il primo, la donna, dopo la menopausa va di gran lunga più soggetta ad ictus rispetto all’uomo che ha addirittura abbassato l’incidenza negli anni di almeno un terzo nei confronti della patologia. Il secondo e più grave motivo, la donna di ictus muore.

mercoledì 17 agosto 2016

TIA o ictus minore: attenzione, con cure sbagliate alta possibilità di ictus entro 24 ore o entro un anno

Gli studi riferiti al periodo 1997/2003 descrivevano la possibilità molto alta per un paziente andato incontro a TIA, ovvero l'attacco ischemico transitorio o ad ictus minore di andare incontro ad un ictus vero e proprio o ad una sindrome coronarica acuta entro un anno dal primo evento considerato minore. Tale possibilità è di circa il 20% nei primi tre mesi dal primo evento. Adesso, mentre resta confermato tutto quanto appena detto, resta da capire i fattori che determinano tutto ciò.


venerdì 20 aprile 2012

Ictus: un aumento del 500 per cento se associato ad una patologia cardiaca particolare



La patologia cardiaca sottovalutata provoca un aumento del 500% del rischio di ictus e unisce le associazioni di medici  e di pazienti


mercoledì 20 febbraio 2013

Ictus: incoraggianti risultati con questo farmaco

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Gli ictus non emorragici, semmai determinati a causa della formazione di trombi, verranno sempre di più trattati con la terapia trombolitica con un  farmaco il cui principio attivo è Alteplase, che parrebbe essere il capostipite di tali traguardi terapeutici auspicati. Lo dimostrano i primi successi di cui si è avuta notizia presso la Stroke Unit della U.O.C. di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera G. Rummo di Benevento che riportano  i primi due trattamenti di trombolisi in pazienti affetti da ictus cerebrale ischemico, dove si è assistito a risultati incoraggianti su due uomini di 43 e 67 anni d’età.

sabato 7 gennaio 2012

Tia: non è un ictus, ma può essere mortale!

In molti lo chiamano piccolo ictus, per qualcuno è, a ragione, un importante campanello d’allarme che prelude la possibilità di un ictus a breve. Stiamo parlando del TIA (Transient Ischaemic Attack), ovvero un attacco ischemico transitorio, segno che si è verificato a livello cerebrale, a seguito di un’ostruzione, ad esempio, oppure a causa di un improvviso sbalzo pressorio, una momentanea mancanza di sangue che si è risolta spontaneamente nell’immediato, non senza per questo determinare reliquati anche importanti ma che di norma sono reversibili.

venerdì 16 marzo 2012

Caffè: rischio ictus ischemico dopo un'ora dall'assunzione


Brutte notizie per gli amanti del caffè, dopo una serie infinita di studi che dimostravano come la bevanda nera più amata degli italiani fosse salutare, adesso arriva la doccia fredda, anzi freddissima…. parrebbe infatti che entro un’ora dall’assunzione di un caffè si eleva in maniera significativa il rischio di andare incontro ad un infarto miocardico acuto, fino alla morte cardiaca improvvisa, almeno secondo recenti studi sull’argomento, così come, pur non essendo fino ad oggi stato definito il rischio, pare che il caffè potrebbe aumentare la possibilità di andare incontro ad un ictus ischemico nello stesso spazio temporale da quando abbiamo assunto  la bevanda.

martedì 28 febbraio 2012

Gravidanza: sempre più alta la frequenza di ictus


mercoledì 3 aprile 2013

Ictus: con le fibre si abbassa di molto l'insorgenza




Non saranno un’arma del tutto puntata contro l’ictus, ma le fibre pare detengano un ruolo importante nella prevenzione di tutti quegli eventi vascolari che vedono nell’ictus la loro massima espressione. Lo ha ricordato Diane Threapleton ricercatrice dell’Università di Leeds in Gran Bretagna. Ma perché le fibre alimentari deterrebbero tale ruolo?

giovedì 31 agosto 2023

Alcol fra i giovani: rischio ictus elevatissimo

 



Una piccola premessa è necessaria. Quando si parla di consumo di alcol, non si intende il calice di vino bevuto nel bel mezzo di una cena, oppure la birra che accompagna la pizza in compagnia. Quando si vuole determinare il danno derivante dall’alcol, sia esso vino o superalcolici, ci si riferisce all’abuso di alcol in qualsiasi forma esso avvenga e, quindi, uno studio scientifico recentissimo ha messo in luce i rischi di tale abuso sui giovani e sui giovani adulti che a causa della dipendenza dall’alcol o dal semplice suo abuso continuato, rischiano seriamente un ictus ischemico o emorragico.

venerdì 18 maggio 2012

Farmaci: rischio infarto e ictus con antinfiammatori



Sapevamo che i Fans, ovvero, i farmaci antinfiammatori non steroidei, hanno fra i diversi effetti collaterali anche quelli rappresentati dall’aumento del rischio cardiovascolare, anche se bisogna dire che la possibilità di incorrere in eventuali reazioni avverse a carico dell’apparato cardiovascolare dipende dalla quantità di sostanza assunta, dall’uso massiccio di tali farmaci, dalle condizioni generali del paziente e dalla sua predisposzione ad incorrere in eventi avversi di tale tipo. Resta da capire a questo punto, dei tanti farmaci esaminati, quali sarebbero maggiormente tollerati dall’organismo e quali meno in ordine ai rischi sopraccitati.

domenica 7 agosto 2016

Ruolo dell'alcol nell'ictus sistemico



Si dibatte non poco sul ruolo dell'alcol sulla nostra salute. Più volte gli scienziati si sono cimentati nello studio delle bevande alcoliche e sul ruolo benefico o no che esse hanno sul nostro corpo. Ultimamente è stato condotto uno studio molto complesso e completo per stabilire che ruolo possa avere l'alcol nei confronti degli ictus ischemici. Lo studio è stato condotto in Corea su un gruppo di volontari più dediti all'alcol di quanto lo fossero le popolazioni occidentali che più erano vicine per abitudini al gruppo di asiatici presi in esame.

domenica 10 luglio 2016

Ictus: le staminali per tornare a camminare dopo la malattia o un grave incidente

Solo chi ha avuto un parente, un proprio caro o se stesso devastato dall'ictus per i danni permanenti che sono reliquati dalla grave condizione clinica, sa bene quale potrebbe essere l'estremo desiderio nel dopo ictus. Malati costretti a trascinarsi perché resi invalidi dagli esiti della patologia, persone ridotte a dei semplici vegetali in preda a piaghe da decubito per l'eccessiva permanenza a letto, persone che hanno perso la parola per sempre e balbettano come bambini di pochi mesi spesso minacciati da altre malattie che si aggiungono al proprio stadio spesso ormai terminale. Stessa cosa se l'insulto cerebrale avviene per causa esterna, un incidente, una brutta caduta, con la differenza che in questo caso a dover fronteggiare gli esiti di una lesione cerebrale sono spesso giovani o addirittura giovanissimi, dove la fisioterapia per cercare di risolvere i problemi pur facendo del proprio meglio, non riesce quasi mai a riportare un corpo piegato da una malattia invalidante o da un incidente alla normalità. E tutto questo accadeva fino a ieri, ma le cose potrebbero presto cambiare.

mercoledì 6 giugno 2012

Ictus: davvero a bada con le statine



Un altro tassello aggiuntivo tutto a favore delle statine, i farmaci inizialmente utilizzati col solo scopo di abbassare il colesterolo in eccesso. Secondo recenti studi, infatti, parrebbe che le statine riducano il rischio di incorrere in un secondo ictus e comunque abbassano di gran lunga il pericolo di una serie successiva di ictus dopo il primo, anche in quei pazienti ad alto rischio, quali sono i diabetici di tipo 2.

domenica 1 gennaio 2012

Fibrillazione atriale: combattiamola così

Prima di parlare del nuovo farmaco che pare stia dando buoni risultati rispetto al passato contro la fibrillazione atriale, vediamo a quale patologia ci riferiamo. In breve quando si parla di fibrillazione atriale ci riferiamo ad una patologia cardiaca che comporta una vera e propria aritmia dove si assiste ad una irregolarità completa del movimento degli atri con contrazioni sostituiti da movimenti caotici che non consentono la propulsione del sangue così come dovrebbe essere, fatto questo che comporta non soltanto una scarsa efficienza cardiaca ai fini della circolazione, ma anche un battito del tutto irregolare.

domenica 10 luglio 2016

Sale: attenti a escluderlo del tutto, si rischia l'infarto e l'ictus


Anche sul sale si assiste ad una sensazionale marcia indietro da parte della scienza. Fino alla scorsa settimana infatti ci veniva imposto a tavola il niente sale o quasi, se volevamo prevenire temibili malattie quali infarto e ictus, oggi ci arriva una notizia a dir poco inquietante. Se hai escluso dalla tua alimentazione il sale tout court sappi che sviluppi ugualmente, se non addirittura in misura maggiore, il rischio di andare incontro a infarto e ictus.

sabato 21 aprile 2012

Ictus: dopo l'evento, miglior recupero funzionale con i videogiochi



Chi ha avuto un ictus o si è preso cura di un familiare affetto da un evento del genere, ben sa i problemi che si sono palesati dopo il fatto acuto, quando si presenta in tutta la sua drammaticità, la necessità di far riprendere in qualche modo il recupero funzionale degli arti, compresi quelli superiori e le abilità motorie in genere di questi pazienti. Un processo difficile, fino adesso costellato da insuccessi terapeutici che rendono a volte penosa la vita del paziente. Ma oggi qualcosa di nuovo si profila all’orizzonte.

lunedì 2 ottobre 2023

Colesterolo: basta col terrorismo psicologico!

 

Negli ultimi trent’anni si è parlato tanto di colesterolo, spesso pure a sproposito, inducendo la gente a considerarlo un pericolosissimo agente patogeno al pari di un veleno da cui stare alla larga, dimenticando però che il colesterolo è presente in tutte le membrane cellulari e serve per la produzione di ormoni steroidei e sessuali e  per le vitamine liposolubili. Inoltre, complice l’incessante “lavaggio del cervello” indotto per lo più dalle Case farmaceutiche, tramite i loro studi, si è deciso di abbassare la soglia di normalità del colesterolo ematico, riducendo quasi l'intera popolazione a rischio e, oltretutto, dividendo le due forme di colesterolo in buono e cattivo, si è finito, col tempo, per considerare questo componente essenziale dell’organismo, un rischio per la salute e non solo. 


giovedì 6 settembre 2012

Depressione: possibile maggiore incidenza di ictus per le donne in menopausa curati con antidepressivi


Maggiore frequenza di ictus, anche mortali, in genere sarebbero maggiormente verificabili  nelle donne nel postmenopausa che utilizzino  farmaci antidepressivi; è questa la conclusione cui sarebbero giunti ricercatori americani dopo aver effettuato uno studio lungo e articolato su una popolazione di donne pari a 136.293 pazienti in post menopausa che assumevano regolarmente antidepressivi per curare forme di depressione di grado diverso.

sabato 30 luglio 2016

E adesso un vaccino pure per il diabete e l'aterosclerosi


Troppo bello per essere vero, eppure ciò che sembra una chimera oggi, molto presto potrebbe diventare realtà. Potremmo infatti nel corso di qualche anno ritrovarci con un vaccino che ci preservi dalle malattie metaboliche, diabete di tipo 2 in testa e di conseguenza anche dalla temutissima aterosclerosi che potrebbe essere prevenuta e fin'anche debellata con un vaccino o godrebbe anche dell'azione del vaccino contro il diabete per non prendere il sopravvento nell'organismo.