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martedì 26 marzo 2013

Ipertensione arteriosa: la forma resistente alle cure è una malattia a tutti gli effetti

In un’epoca in cui la medicina sembra averci affrancato da moltissime malattie che un tempo potevano rivelarsi sicuramente mortali, uno spettro pare ugualmente aggirarsi nei timori degli italiani e nella stragrande maggioranza di tutti quelli che vivono nel mondo in generale, la pressione arteriosa alta. Una condizione clinica questa che già di per sé apre la strada a patologie gravissime ma che per fortuna di norma è tenuta entro livelli di guardia tali, da risultare innocua, ma non sempre. A giudicare da un recente studio scientifico che si è svolto a livello mondiale, sette ipertesi su dieci affetti da forme più resistenti alle cure  temono che la loro pressione elevata possa essere la causa di molte malattie fino alla morte e in 8 casi su dieci questi stessi pazienti ammettono di dover far ricorso a sempre nuovi farmaci per tentare di abbassare la loro pressione arteriosa, spesso inutilmente. A questo punto ci si chiede, è fondata la loro paura, oppure negli stessi pazienti si instaura una forma di timore continuo rispetto alla malattia al punto di aggravarla?

sabato 21 maggio 2016

Ipertensione arteriosa: quale l'orario migliore per assumere il farmaco che abbassa la pressione?


Siamo sempre più consci dei pericoli cui si va incontro quando si soffre di pressione alta. Uno dei rischi più subdoli è rappresentato dal fatto che non controllando la pressione per lungo tempo certi che la terapia assunta stia facendo effetto, si rischia di andare incontro a gravi conseguenze. Ciò in considerazione del fatto che nessuna terapia è infallibile è spesso dopo i primi miglioramenti si può assistere a successivi peggioramenti risolvibili quasi sempre con aggiustamenti della posologia o, addirittura una modifica del farmaco. Ma premesso tutto ciò, posto che la terapia funzioni, la domanda che ci si fa è la seguente: conviene assumere il farmaco antipertensivo la mattina al risveglio o la notte?

lunedì 10 dicembre 2012

Pressione alta: quanto incide la temperatura ambientale

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E’ un po’ il tormentone che i medici si sentono ripetere da persone anziane e/o ipertese in occasione delle visite mediche cui questi pazienti si sottopongono. E’ vero che al mutare  delle stagioni la pressione arteriosa varia? È vero che il caldo elevato ha la stessa incidenza del freddo sulla pressione? In effetti le conoscenze al riguardo sono tali da poter stabilire che, come accade a tante altre patologie, anche per quelle a carico del sistema cardiocircolatorio vale la stessa regola che vuole che le stagioni riverberano il loro effetto sulla salute degli apparati in questione, soprattutto in presenza di patologie.

domenica 14 maggio 2023

L'abbraccio: capace di stimolare piacere psicofisico, opporsi alle infezioni e alla pressione alta

 





Esiste in natura una sorta di miniera di sostanze chimiche che si attivano non solo con l’introduzione di un farmaco, ma con dei semplici gesti e ciò avviene nell’adulto ed ancor di più nei bambini. Una prova? Gli abbracci, capaci come sono di intervenire su tante reazioni chimiche dell’organismo, apportando salute e benessere al nostro corpo.

sabato 2 febbraio 2019

Strano ma vero: i bambini hanno la pressione alta già alle elementari




L’ipertensione arteriosa che nell’immaginario collettivo fa pensare solo ad adulti ed anziani, fa oggi la sua comparsa anche su giovani, giovanissimi e addirittura bambini. Un fatto tutt’altro che tranquillizzante se solo pensiamo al futuro di questa generazione. Del resto i dati parlano molto chiaro, su cento bambini e ragazzi di età compresa fra i 4 e i 18 anni, 4 di loro è iperteso e spesso l’ipertensione in troppi bambini si presenta sui banchi della scuola primaria.

giovedì 24 maggio 2012

Menopausa: perchè la donna aumenta di peso?


La menopausa è un momento particolare nella vita di una donna, venendo a mancare le mestruazioni saltano anche, con molta facilità, tutti quei precari equilibri ormonali che regolano la sua vita, con conseguenze di diverso tipo sull’organismo. Uno di questi, è l’aumento di peso corporeo, di media pari ad un chilo ogni anno per color che raggiungono il climaterio dopo i 50 anni.

domenica 28 giugno 2015

Brufen: mai più di 4 compresse al giorno, si rischiano danni al cuore!



L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha effettuato una revisione dell’ibuprofene che conferma un piccolo aumento del rischio cardiovascolare se il farmaco è usato con alto dosaggio, pari o superiore a 2400 mg al giorno. L’ibuprofene è un medicinale antidolorifico e anti-infiammatorio e si trova in medicinali usati per trattare il dolore, la febbre e l’infiammazione; la dose abituale per adulti e bambini sopra i 12 anni è di 200-400 mg, tre o quattro volte al giorno se necessario.

venerdì 26 maggio 2023

Male e bruciore alla lingua: e se fossi solo depresso?


 

Vi brucia la bocca, oppure vi fa male, in particolare la lingua, magari associato il tutto ad un dolore riflesso anche al palato, alle gengive, insomma, in bocca non c'è un angolo che non vi faccia male? Eppure, non avete afte, né altro tipo di ulcerazione, ma il fastidio non vi da tregua, in un misto, fra bruciore, riferito come se aveste assaggiato qualcosa di bollente, fino ad un senso di intorpidimento, in qualche caso persino con quasi totale perdita di sensibilità, come se bocca e sopratutto lingua non vi appartenessero e, addirittura, avvertite un fastidioso formicolio. Che sarà mai successo?

lunedì 6 marzo 2023

Farmaci: gli effetti collaterali che curano! Mal che vada cambiate cravatta!

 




Vista l’abitudine degli italiani di sfogliare il foglietto illustrativo interno dei farmaci, quello che solitamente si definisce “bugiardino”, salvo poi non capirci niente, ma non certo per la scarsa intelligenza dei nostri connazionali, quanto invece per il modo astruso con il quale è scritto tale foglietto, una cosa coglie sempre più delle altre. Non tanto il meccanismo d’azione del farmaco e la sua reale utilità, quanto invece la sequela di effetti collaterali che accompagnano l’assunzione, di norma dieci, venti volte di più delle indicazioni per le quali prendiamo il farmaco stesso.

domenica 7 gennaio 2024

Infarto: e se la malattia avesse a che fare col proprio Gruppo Sanguigno?

 



Le malattie cardiache sono la prima causa di morte nel mondo. Anche se la cifra riferita alle oltre 230 mila morti sono acrivibili a morte per cause cerebrovascolari fra le quali inseriamo anche le ischemie e nel novero di queste morti è preponderante l’infarto del miocardio, ovvero, l’infarto cardiaco. Ma c’è un fattore che solo da poco balza all’attenzione degli scienziati e che potrebbe contribuire ad esporre il paziente ad infarto e parliamo del gruppo sanguigno.



lunedì 2 aprile 2012

Pressione alta: il killer è il sale, non più di un cucchiaino da caffè a pietanza, eppure...


Pensate che gli italiani, pur perfettamente informati del fatto che il sale, se consumato in eccesso fa male alla salute, si pensi al ruolo detenuto da questo composto sulla pressionearteriosa, quando si tratta di sedersi a tavola lo ricordano sempre? Tutt’altro! Gli italiani una volta a tavola dimenticano che le malattie cardiovascolari nel nostro Paese uccidono qualcosa come 240 mila persone all’anno, ovvero, su cento morti 40 sono ascrivibili ad infarti, cardiopatie e malattie cerebrovascolari, così come sempre i nostri connazionali dimenticano anche che 15 milioni di italiani sono di fatto ipertesi. Una situazione allarmante quella che riguarda lo stato di salute nel nostro Paese che potrebbe ricondursi alla quasi normalità se si desse ascolto alle Autorità Sanitarie, quando ci consigliano di non consumare più di sei grammi di sale da aggiungersi al cibo ogni giorno, leggi poco più di un cucchiaino da caffè.

lunedì 5 agosto 2013

Diclofenac a rischio infarto? si, ma solo a certe condizioni





Senza voler criminalizzare il diclofenac, il Voltaren per intenderci meglio, risulta senz’altro utile sapere che questo farmaco, ma come tanti altri che appartengono alla stessa categoria dei fans, i farmaci antinfiammatori non steroidei, assunto per lungo tempo e a dosi elevati, espone il paziente a rischio infarto ed ictus.


venerdì 20 aprile 2012

Ictus: un aumento del 500 per cento se associato ad una patologia cardiaca particolare



La patologia cardiaca sottovalutata provoca un aumento del 500% del rischio di ictus e unisce le associazioni di medici  e di pazienti


giovedì 20 settembre 2012

Influenza: ancora lontana? per niente, ecco come affrontarla


Siamo ancora lontani dal doverci confrontare con l'influenza, ma non troppo, se si considera che non esiste una data certa in cui l'epidemia si fa strada e, dunque, all'approssimarsi della stagione fredda, non è male sapere per tempo come contrastare l'influenza, a volte motivo di preoccupazione per quella che dovrebbe essere, almeno quest’anno, un’epidemia più benigna, senza nulla  togliere al fatto che l’influenza stagionale è pur sempre una malattia, che in certi casi può uccidere e, per triste che sia ammetterlo, è del tutto normale che per molte persone la malattia abbia un esito infausto.


martedì 29 maggio 2012

Tumore al polmone: esistono farmaci che lo provocano?


Esiste una relazione fra il tumore al polmone e l’uso di due classi di farmaci, per lo più utilizzati per tenere a bada la pressione arteriosa alta, quali sono gli Ace inibitori e betablocanti del recettore dell’angiotensina II quali sono i sartani?

venerdì 9 novembre 2012

Mal di testa: attenti, questo è pericoloso!


Lo sanno bene i pazienti che soffrono di mal di testa, come questa condizione sia penosa e limitativa della qualità della vita. Eppure i mal di testa non sono tutti uguali, soprattutto nei soggetti che soffrono di questa condizione con una certa frequenza e che riescono persino a discernere l’evento e anticiparne il sopraggiungere. Ma per tutti l’arrivo di un mal di testa accompagnato da almeno sette sintomi importanti, come riportato in un recente articolo pubblicato sul BMJ, da un gruppo di ricercatori canadesi, dovrà indurre a ricorrere alle cure di un medico, meglio a quelle del Pronto Soccorso, se necessario, visto che davanti ad un mal di testa insolito e violento, il rischio per la vita può essere anche elevato.

lunedì 22 maggio 2023

Appendicite: ma è ancora indispensabile l'intervento chirurgico o qualcosa è cambiata?

 


Chissà perché, ma quando si parla di appendicite il pensiero va per lo più ai bambini, forse perchè non sempre sono in grado di narrarci i sintomi della malattia, così come, quando si parla di infiammazione del tratto vermiforme dell’appendice, appunto, l'appendicite, pensiamo immediatamente al tavolo operatorio. Dimenticando al contempo chel’incidenza di questa patologia, nonostante quel che si pensi, va diminuendo nel corso degli anni. E non è ancora tutto.

giovedì 25 luglio 2013

Infarto: nelle donne è alta l'incidenza in presenza di calcoli renali






Stiano attente le donne che soffrono di calcolosi renale. Secondo recenti studi infatti sarebbe emerso che solo nel sesso debole l’incidenza di calcolosi renale è correlata con un aumento di malattie cardiovascolari anche gravi, ad esempio l’infarto del miocardio che quando preso in tempo richiede interventi di by pass aorto-coronarico.

martedì 3 luglio 2012

Sonno: quando non si dorme bene si rischia molto di giorno


Qualcuno ritiene che dormire male sia solo un problema del singolo che dovrà interessarsi da solo di questo spiacevole inconveniente cercando, nel possibile, di risolverlo. E’ invece, ritenere che dormire male faccia male solo al diretto interessato è quanto mai sbagliato, visto che riposare male reiteratamente la notte ha ricadute, all’apparenza non individuabili, sulla collettività e gli esempi per spiegare ciò non mancano di certo.

martedì 29 maggio 2012

Psoriasi: riconoscerla per curarla al meglio



La psoriasi è una delle più diffuse e note malattie autoimmuni che si conoscano. Eppure, anche se nota, esistono ancora diversi punti oscuri di questa malattia della pelle che spesso però riverbera il carico di sintomi e danni anche sul resto del corpo.