sabato 4 giugno 2016

Vaccino contro il cancro: l'ottimismo di Umberto Veronesi





Ha fatto molto rumore la notizia secondo la quale saremmo ad un passo da una sorta di vaccino contro i tumori, al punto che da qui a dichiarare la fine di una delle malattie più temibili dell'umanità sembrerebbe esserci una distanza brevissima, come brevissimamente è arrivata la frenata degli scienziati di tutto il mondo al grido… Calma, c'è tanta carne al fuoco ma ci vuol tempo per gridare alla vittoria! Quanto mai interessante appare dunque il commento fatto dal Professor Veronesi, massima autorità italiana in fatto di cancro, a seguito di un'intervista che lo stesso ha rilasciato ai media dove, nella stessa il luminare non si è limitato a parlare soltanto dell' inedita cura, ma anche dei campi di applicazione e del ruolo della chemioterapia nei prossimi anni.

venerdì 3 giugno 2016

Obesità: e se incidesse sulle malattie renali?



Chi pensava che l'obesitàavesse solo riflessi negativi a carico dell'apparato cardiovascolare, ad esempio con l'insorgenza di ictus oinfarti o se fosse una causa importante per l'istradarsi del diabete o di altre malattie metaboliche, farà bene ad aggiungere un altro tassello di conoscenza a proposito dei rischi cui si va incontro rimanendo obesi: le malattie renali.

martedì 31 maggio 2016

Malaria: ad un passo dal vaccino


In Italia ci siamo liberati dalla malaria da quasi un secolo, ma nel mondo la malattia miete qualcosa come 400.000 vite ed impressionante è il dato secondo il quale solo lo scorso anno ad ammalarsi sono state ben 214 milioni di persone. Oltretutto, se è vero che in Italia non ci sono le condizioni per ammalarsi, c'è anche da dire che da ritorno da zone del mondo dove la malattia è endemica, non è del tutto scontato che si riesca a fare in tempo una diagnosi certa, una volta giunti nel nostro Paese, per scongiurare la morte e spesso quando anche si fa è troppo tardi perché la malattia non giunga nel suo esito infausto.


giovedì 26 maggio 2016

Autismo: e se fosse tutta colpa delle mamme?


Da sempre ormai associamo l'acido folico e i folati in generale al benessere del feto se assunto dalla madre non dal primo mese di gravidanza, ma addirittura, potendo, dalla data del concepimento. Tutto ciò perché, sarebbe ormai acclarato, che la carenza di vitamine del gruppo B arrecherebbe danni seri al feto. Ma recenti studi potrebbero gettare delle ombre inquietanti su queste ormai granitiche teorie. Secondo tali lavori scientifici l'eccesso delle stesse vitamine potrebbero essere causa di autismo nel nascituro, atteso oltretutto che è ormai accertato che l'autismo ha una matrice genetica e nulla attiene ad esempio alla teoria secondo la quale a provocarlo sarebbero i vaccini assunti in età pediatrica.

sabato 21 maggio 2016

Ipertensione arteriosa: quale l'orario migliore per assumere il farmaco che abbassa la pressione?


Siamo sempre più consci dei pericoli cui si va incontro quando si soffre di pressione alta. Uno dei rischi più subdoli è rappresentato dal fatto che non controllando la pressione per lungo tempo certi che la terapia assunta stia facendo effetto, si rischia di andare incontro a gravi conseguenze. Ciò in considerazione del fatto che nessuna terapia è infallibile è spesso dopo i primi miglioramenti si può assistere a successivi peggioramenti risolvibili quasi sempre con aggiustamenti della posologia o, addirittura una modifica del farmaco. Ma premesso tutto ciò, posto che la terapia funzioni, la domanda che ci si fa è la seguente: conviene assumere il farmaco antipertensivo la mattina al risveglio o la notte?

mercoledì 18 maggio 2016

Autismo: le terapie alternative che possono far bene e quelle no




Purtroppo la scienza non è ancora in grado di trovare una soluzione terapeutica all'autismo e tutto ciò perché non è ancora stata stabilita la causa che genera tale disturbo. Tuttavia con un approccio precoce, aggiunto a quanto oggi la medicina è pur sempre in grado di fare, è possibile agire affinché l'autismo possa riflettersi in modo meno grave nel soggetto che ne soffre?


venerdì 13 maggio 2016

Diabete: si della Metformina anche in pazienti con insufficienza renale


Lo sanno purtroppo molto bene i diabetici, uno dei rischi indotti dalla malattia è quello di andare incontro a insufficienza renale e, non solo! Il risultato è che chi si ammala di diabete deve anche mettere in conto il rischio di peggiorare l'insufficienza renale cui tende ad andare incontro addirittura con quei farmaci che in qualche modo dovrebbero tenere a bada l'aumento della glicemia nel sangue. Uno di questi farmaci è la Metformina, utilizzato nella cura del diabete mellito di tipo 2 ed al contempo bandito per quei pazienti che manifestano insufficienza renale. Ma adesso la questione va rivista, grazie a dei risultati cui è giunta la FDA (Food and Drug Administration).