martedì 18 giugno 2013

Donna obesa: partorirai troppo presto!




Una donna gravida in sovrappeso rischia seriamente un parto pretermine, ovvero, un parto prematuro. Lo avrebbe stabilito uno studio svedese che ha preso in esame qualcosa come un milione e mezzo di parti, i risultati dello studio sono stati pubblicati su Jama. «Per l'elevata prevalenza e i rischi connessi, sovrappeso e obesità hanno sostituito il fumo al primo posto tra i più importanti fattori di rischio evitabili in gravidanza» dice Sven Cnattingius, ricercatore del Karolinska institutet di Stoccolma e coautore dell'articolo.
Da ricordare che si intende per parto pretermine la nascita di un feto di appena 37 settimane di vita, causa questa importante che mette a rischio la vita del bambino, tant'è che oggi possiamo considerare il parto pretermine la più importante causa di morte infantile e non solo. Tale evenienza è anche causa di malattia per il bambino ed in alcuni casi anche motivo importante di disabilità a lungo termine e tali rischi  aumentano con il diminuire dell'età gestazionale. Cnattingius e colleghi hanno esaminato l'associazione tra indice di massa corporea (Bmi) in gravidanza e rischio di parto pretermine in uno studio cui hanno partecipato tutte le donne che hanno partorito un singolo feto vivo in Svezia nel periodo tra il 1992 e il 2010, secondo i dati del registro nazionale svedese Medical birth register. 

I ricercatori hanno quantificato il rischio di parto anticipato suddiviso in tre sottocategorie: estremamente prematuro, 22-27 settimane; molto prematuro, 28-31 settimane; moderatamente prematuro, 32-36 settimane).  Il Bmi è stato calcolato su altezza e peso misurate alla prima visita prenatale, suddividendo le donne come sottopeso (Bmi <18,5), normopeso (18,5 <25), sovrappeso (25 ≤ 30), obese di grado 1 (30 ≤ 35), obese di grado 2 (35 ≤ 40), e obese di grado 3 (≥ 40). «Dei 1.599.551 parti esaminati, 3.082 erano estremamente pretermine, 6.893 erano molto pretermine, e 67.059 erano moderatamente pretermine» spiega il ricercatore svedese, sottolineando che il rischio di parto anticipato e il Bmi sono legati tra loro in modo diretto e bidirezionale. In altri termini, il Bmi elevato aumenta il rischio di parto anticipato, e le gravide pretermine hanno spesso un Bmi elevato. «Data la potenziale rilevanza per la sanità pubblica, i nostri risultati devono essere confermati in altre popolazioni, per identificare in modo specifico le donne con Bmi elevato a più alto rischio di parto pretermine» conclude Cnattingius.
Jama 2013;309(22):2362-2370

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