Si fa un gran parlare, sopratutto fra i giovani, dell'infezione da virus del Papilloma umano (Hpv), un virus cui le donne si possono imbattere sovente nel corso della loro vita ma che nella quasi totalità dei casi si risolve senza alcun intervento medico, mentre in altre occasioni, tutto dipende dallo stato del nostro sistema immunitario quando si venga attaccati da questo agente patogeno, le infezioni ad esso ascrivibili si evidenziano con lesioni della mucosa, della pelle e nei casi più gravi, più o meno rari ma non del tutto isolati, si possono avere lesioni anche a carico del collo dell'utero anch'esse destinate a regredire fino a scomparire del tutto e spontaneamente ma non sempre.
Infatti è risaputo che il virus Papilloma umano laddove
crei un'infezione a livello dell'utero che non regredisca può
determinare forme tumorali gravi a carico dell'organo. Sappiamo che
esiste un vaccino preventivo per questo virus, ma sappiamo anche che
essendo quest'infezione diffusa fra i giovani e volendo scongiurare
l'eventualità, sia pure rara, come visto, che tale attacco da parte
del virus determini forme aggressive tumorali, la scienza sempre di
più sta prevedendo sostanze che possano prevenire l'infezione e se
necessario contrastarla e fra i tanti presidi ne è stato brevettato
uno del tutto rivoluzionario, un chewingum, oltretutto ricavato da
sostanze vegetali.
In
effetti di fronte a possibili malattie di una certa portata, è la
prima volta che la ricerca scientifica si rivolga ad un farmaco con
questa via di somministrazione quale potrebbe essere una banale gomma
da masticare. Ma i ricercatori, italiani hanno le idee
chiare sui benefici che possono derivare da questo particolarissima
sostanza assunta sotto forma di chewingum. La ricerca che ha portato
alla ribalta la sostanza farmaceutica è stata condotta da Gabriele
Antonini, urologo e andrologo di Roma cui si è aggiunto il team di
ricercatori della Safi Madical Care. Insieme hanno sviluppato una
sostanza già brevettata i cui principi attivi sono tutti vegetali.Il
nuovo trattamento per la prevenzione dell’infezione da Hpv sarà in
commercio da settembre come farmaco da banco - afferma Antonini - ed
è sostenuto da studi clinici. Oltre alle gomme da masticare, altri
prodotti 'user friendly' rivoluzioneranno l'approccio terapeutico nei
confronti di questa infezione diffusissima sopratutto tra i giovani,
consentendo alle persone di prendersi cura di se stesse con dei
semplici gesti".Tali
sostanze vegetali utilizzate in questa particolarissima gomma da
masticare, non solo sono appunto vegetali, ma vengono anche trattate
in laboratorio con approcci non di natura chimica, bensì con
tecniche del tutto naturali in grado di indirizzare il farmaco
direttamente contro il virus.
"Prodotti che hanno come target
questo virus sono utilizzati in America già da qualche anno ed
iniziano ad essere richiesti anche in Europa - ricorda il medico. -
In Italia, quasi da dieci anni, il vaccino viene distribuito
gratuitamente alle ragazze entro il 12° anno di età e dallo scorso
anno, visti i dati epidemiologici, alcune Regioni hanno iniziato a
proporre la stessa prassi anche ai maschi". Attualmente sono
stati identificati più di 100 ceppi diversi del virus Hpv che si
differenziano in non oncogeni ed oncogeni. I primi determinano
l’insorgere di verruche e condilomi genitali, i secondi sono invece
responsabili del 90% dei tumori della cervice uterina oltre che di
altre forme tumorali della regione ano-genitale e del pene. "L'azione
sinergica dei principi attivi contenuti nella gomma da masticare -
spiega Antonini - consente di bloccare la replicazione del virus e,
nel caso in cui l’infezione persista da tempo, le sostanze
impiegate rivendicano significative proprietà anticancerose nei
confronti delle lesioni causate dall’infezione". "Inoltre
siamo già attrezzati - continua il ricercatore - con un nuovissimo
microscopio elettronico creato appositamente dalla Safi e dedicato
specificatamente alla diagnosi dell'Hpv, capace di individuare anche
le forme più microscopiche di lesione. In questo modo sarà
possibile effettuare una diagnosi sempre più precoce ed evitare le
pericolose complicanze del virus".
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