domenica 31 luglio 2016

Fai l'avvocato? Non morirai mai di Alzheimer!




Se fai l'avvocato, nella vita potrà capitarti di tutto, meno che morire un giorno del Morbo di Alzheimer, per la semplice ragione che non ti ammalerai mai di questa temibile patologia.


Detta così sembra un ragionamento quasi lapalissiano dettato da semplici constatazioni statistiche se mai qualcuno si fosse preso la briga di constatare quanti referti medici di pazienti che svolgevano attività forense sono ascrivibili all'Alzheimer. Ed invece il fatto inconfutabile secondo il quale svolgere l'attività di avvocato affranchi dalla possibilità di andare incontro alla temibile malattia neurodegenerativa, ce lo da uno studio scientifico americano, svolto da ricercatori dell'Alzheimer Disease Research Center del Wisconsin che è stato presentato anche a Toronto durante la Conferenza Internazionale sulla malattia neurologica.

Lo studio di fatto riprende una constatazione che era già evidente da tempo, ovvero, che tutte le attività intellettuali in qualche modo  
 
hanno un effetto scudo nei confronti del Morbo di Alzheimer. Ne consegue che, al di là del titolo, non solo gli avvocati parrebbero essere esenti dalla malattia, ma anche i medici e gli insegnanti. Ne consegue che anche altre attività intellettuali dovrebbero preservare dalla malattia, ma sicuramente tali azioni sono note in queste prime tre categorie di lavoro. La motivazione sarebbe data dall'evidenza che l'abitudine a dover risolvere problematiche complesse di natura intellettuale tutelerebbe le delicate strutture cerebrali dall'Alzheimer. Infatti su un campione di 284 partecipanti ritenuti a rischio di Alzheimer coloro che risultavano positivi all’amiloidosi cerebrale avevano un maggiore carico di lesioni della sostanza bianca rispetto ai controlli. Inoltre nei pazienti con iperintensità della sostanza bianca, aumentava il rischio di sviluppare la malattia. In conclusione la iperintensità della sostanza bianca potrebbe essere un fattore necessario per la manifestazione clinica del Morbo di Alzheimer. Ebbene, parrebbe evidente che verrebbero protetti da questi danni gli appartenenti alle professioni di avvocato, medici, insegnanti e assistenti sociali. Sarebbero altrimenti esposti di più alla malattia gli operai, gli addetti agli scaffali e i cassieri nei supermercati.

Ma attenzione, non è la tanto la professione svolta in sé a proteggere dalla malattia, ma l'impegno e la dedizione che essa richiede, sopratutto nei riguardi del prossimo. Infatti, immaginiamo un avvocato che debba spulciare una Sentenza o un articolo del Codice fra tanti che assolva il proprio assistito, pensiamo ad un medico che deve rintracciare sulla base dei sintomi di un paziente la giusta diagnosi e la relativa cura e via di seguito, tutti fattori questi che, alla luce delle recenti acquisizioni scientifiche, se è vero che causano uno stress continuo al cervello che in generale potrebbe addirittura danneggiarlo, d'altro canto renderebbe meno vulnerabili all'Alzheimer e a quei meccanismi che finirebbero, per dirla semplicemente, per sequestrare nel tempo del tutto la memoria al malcapitato paziente!
Giuliano

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