Sembrano passati secoli da quanto chi si sottoponeva ad un intervento di cataratta doveva sopportare un intervento chirurgico, non del tutto scevro da rischi operatori, nonché contrassegnato da lunghe e dolorose medicazioni e interminabili giorni di degenza. Oggi tale tipo di intervento viene eseguito in regime di Day Hospital, a paziente sveglio, che dopo la seduta operatoria torna a casa con pochi problemi e poche successive medicazioni prive di sofferenza. Una cosa tuttavia riunisce il vecchio schema operatorio col nuovo, la consapevolezza che oggi come allora, non sottoporsi all’intervento per ridurre una cataratta conduce in breve tempo alla cecità.
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venerdì 6 gennaio 2012
lunedì 16 luglio 2012
Cataratta: perchè ci si ammala, come si guarisce
Sono cambiati eccome i tempi nei confronti di
patologie come quella rappresentata dalla cataratta, che un tempo costringevano il paziente a
ricorrere al chirurgo con un intervento effettuato in narcosi, non del tutto
privo di eventuali inconvenienti, sostituito oggi da un intervento rapido,
indolore ed eseguibile in anestesia locale ed in day hospital. D’altro canto,
ora come allora, se la cataratta non viene adeguatamente trattata, il rischio
certo è quello di andare incontro alla cecità.
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giovedì 17 settembre 2015
Cataratta: mai più bisturi!
La notizia non
è di quella che ci farà trasalire e ci farà attendere il passaggio fra la
sperimentazione e l’uso pratico della scoperta con estrema trepidazione. Tuttavia, atteso che
a nessuno fa piacere sottoporsi ad un intervento chirurgico di cataratta, nonostante i
sistemi sofisticati utilizzati oggi siano sicuri e poco invasivi, rallegrerà il
cuore sapere che da qui a qualche anno tutti coloro i quali soffrono di
cataratta non dovranno più entrare in una sala operatoria oculistica per
risolvere il loro problema, visto che porranno fine ai loro disturbi con un
semplicissimo collirio da istillare in ognuno degli occhi affetto da cataratta.
giovedì 31 ottobre 2013
Cataratta: addio con questo innovativo laser
Collegati via satellite con altri sei centri internazionali, i massimi
specialisti riuniti al 35° Congresso internazionale di chirurgia della
cataratta e rifrattiva in corso a Milano – che rappresenta il più
importante appuntamento europeo dedicato all’argomento – presentano i
nuovi sviluppi dell’intervento di cataratta in una Consensus Conference
hanno definito il laser a femtosecondi il metodo d’elezione per la cura della cataratta.
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giovedì 4 ottobre 2012
Statine: e se esponessero a gravi malattie?
Da tempo ormai le statine sono
entrate nella cura non soltanto della ipercolesterolemia ma anche nel
trattamento delle malattie cardiovascolari per il ruolo detenuto da queste
molecole nel migliorare il trofismo dei vasi. Resta da capire però se tali farmaci
alla lunga detengano quegli effetti collaterali tali da richiedere in qualche
caso la sospensione del trattamento. Gli studi nel merito sono stati fatti in
epoca non recente, ma un recente lavoro scientifico sembra più di altri
indicativo nel mettere in chiaro la reale efficacia di queste molecole insieme
alle eventuali reazioni avverse delle statine stesse. Ci riferiamo al lavoro
effettuato da Ricercatori dell’University Park a Nottingham in Gran
Bretagna, che hanno eseguito uno studio basato su un’ampia popolazione, al fine
di stabilire se importanti patologie quali la miopatia moderata-grave, la
malattia di Parkinson, la demenza, la disfunzione epatica, il tromboembolismo
venoso, l’artrite reumatoide, la cataratta, i tumori e le fratture
osteoporotiche, potessero o meno essere associate all’utilizzo di queste
molecole farmacologiche. Nel novero delle malattie è stata anche inserita
l’insufficienza renale acuta dopo i dati emersi da uno studio pubblicato su The
Lancet ( 2004 ), assieme a segnalazioni di proteinuria nei pazienti a cui era
stata prescritta la
Rosuvastatina ( Crestor ).
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mercoledì 15 maggio 2013
Colesterolo: altre notizie sugli effetti avversi delle statine
Chi non conosce ormai le statine, gli arcinoti
farmaci in grado di abbassare il colesterolo nel sangue e non solo… Forse però
si conoscono meno gli effetti negativi a distanza che questi pur sempre
preziosi farmaci esercitano a livello renale. Secondo uno studio canadese
infatti, durato nove anni e sviluppatosi anche in Gran Bretagna e Stati Uniti e
che ha coinvolto più di due milioni di pazienti ai quali è stata studiata la
cartella clinica, si è visto che gli assuntori delle principali statine,
ovvero, Simvastatina, Atorvastatina e Rosuvastatina, pur non presentando
eventuali danni renali in occasione di un primo ricovero, a distanza di tempo,
dopo aver assunto per anni queste statine ad alto dosaggio, sviluppavano una maggiore incidenza,
quantizzata nel 34%, di fenomeni di insufficienza renale acuta entro 4 mesi dal
primo trattamento rispetto a quei pazienti che venivano trattati con questi
farmaci a basso dosaggio.
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venerdì 30 marzo 2012
Osteoporosi post menopausa: approfondimento su innovativo farmaco Prolia, che pare contrastarla al meglio
Pare stia dando buoni risultati il farmaco sperimentale Prolia, il cui principio attivo e Denosumab prodotto da Angen, immesso sul mercato lo scorso anno ed autorizzato dalla FDA, l'Ente di controllo americano dei farmaci. Ci riferiamo ad un’innovativa molecola capace di bloccare quelle proteine che agiscono da vere
e proprie cellule “mangiaossa” e che di fatto danneggiano fino a distruggere
del tutto l’osso in caso di osteoporosi post-menopausale nelle donne a rischio
di fratture o come avviene in quegli uomini affetti da carcinoma prostatico che
siano in cura con terapia ormonale ablativa.
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lunedì 23 gennaio 2023
Quanti anni hai? Se ne dimostri meno ti ammalerai in minor misura
Quante
volte ci saremo sentiti chiedere la nostra età e con tutta sorpresa
abbiamo assistito ad esclamazioni del tipo, davvero
hai questi anni?
Non
si direbbe, te ne avrei dati dieci di meno.
Ora a parte quelli che rivolgono tali esclamazioni a tutte le persone
che incontrano per
la strada, pur
di ingraziarsele, in questo caso questi soggetti ipocriti non fanno
testo, se veramente
mostriamo
uno o più decenni in meno, ma basta un semplice quinquennio, senza
ritocchi qua e là al nostro aspetto,c’è
da stare allegri, perché andremo incontro con molta minor frequenza
a certe malattie e,
in particolar modo, all’invecchiamento precoce.
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sabato 29 dicembre 2018
Farmaci anti età: esistono eccome, ecco quelli più validi
Se
si potesse non invecchiare tutti faremmo di tutto per evitarlo, ma
purtroppo non è possibile arrestare il tempo, semmai è possibile
giungere alla vecchiaia nel miglior modo possibile e questo lo sanno
bene non tanto i consumatori quanto le case farmaceutiche
specializzate nella produzione di farmaci e prodotti anti
invecchiamento. Lo sanno tanto bene le industrie del settore che si
dividono una fetta dei loro fatturati all’interno di una torta che
comprende anche medicine in uso in geriatria e che vale solo in
Inghilterra ben 45 miliardi di euro all’anno ed in Italia una
percentuale della spesa sanitaria pari all’80% di tutte le risorse
presenti. Quindi, la terza età è guardata con molto interesse, si
tratta adesso di capire se i famosi composti geroprotettori, ovvero,
capaci di farci invecchiare bene e se ne contano circa 200, sono
veramente efficaci e se si, quali di questi svolgono al meglio laloro funzione.
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