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mercoledì 13 giugno 2012

Sclerosi Multipla: un altro tassello verso la guarigione grazie alle cellule staminali


La scienza si appresterebbe ad assestare un altro colpo alla temibile sclerosi multipla, in attesa di giungere alla cura definitiva della malattia e nel farlo scende in campo con le cellule staminali mesenchimali, ovvero, cellule staminali adulte facenti parte di diversi tessuti ed in grado di differenziarsi a seconda del tessuto di interesse. Un altro tassello verso la guarigione grazie al lavoro congiunto di un gruppo di ricerca guidato dal neurologo Antonio Uccelli, dell’Università di Genova, che ha  pubblicato gli esiti del loro lavoro su Pnas. Secondo il delicato lavoro scientifico è possibile iniziare la sperimentazione in umana già a partire dal prossimo anno.  

domenica 22 luglio 2012

Infarto: con le cellule staminali si guarisce



Continuano le ricerche in ambito alla rigenerazione del tessuto cardiaco danneggiato da un infarto di grandi proporzioni mediante l’impianto di cellule staminali quale proseguo di una tecnica iniziata nel 2007 dal CNR Inbb e Ospedale S.Orsona di Bologna.

domenica 1 gennaio 2012

Morbo di Parkinson: una cura con le staminali

Vi sarebbero delle novità nella cura del Morbo di Parkinson in forma molto grave e tali novità potrebbero giungere a breve e grazie all’impiego delle cellule staminali. 

venerdì 22 giugno 2012

Morbo di Parkinson: altre novità


Vi sarebbero delle novità nella cura del Morbo di Parkinson in forma molto grave e tali novità potrebbero giungere a breve e grazie all’impiego delle cellule staminali. Lo studio volto all’impiego di tali cellule prelevate dallo stesso paziente, cellule autologhe, è appena partito su venti pazienti di età superiore ai 40 anni che dopo essersi sottoposti a tutte le cure del caso non hanno ottenuto beneficio alcuno. Lo studio, condotto
dalla Fondazione Grigioni - Istituti clinici di perfezionamento e dalla Cell Factory 'Franco Calori' del Policlinico di Milano, subirà una prima valutazione fra sei mesi, mentre i lavori dovrebbero concludersi dopo un anno.

lunedì 13 giugno 2016

Sclerosi Multipla: le cellule staminali potrebbero bloccare la malattia





Che possiamo considerare la sclerosi multipla una malattia autoimmune è del tutto acclarato. Che invece ancora non si sia trovata una cura del tutto efficace contro la temibile patologia è purtroppo pure accertato. Tuttavia una buona notizia per quanti cercano di contrastare la malattia è appena giunta e farebbe tirare un bel sospiro di sollievo a medici e ammalati.

giovedì 14 marzo 2013

Infarto: due studi del CNR contro la cardiopatia ischemica e due malattie rare cardiache

L’infarto cardiaco, più precisamente la cardiopatia ischemica, è la prima causa di morte nei Paesi più evoluti e per quanti sforzi si facciano per trattare farmacologicamente il paziente andato incontro ad un evento così tanto grave, per quanto impegno la medicina dedichi alla cura dello scompenso cardiaco, non si è ancora giunti alla scoperta di quel o quei farmaci che possano agire in modo del tutto soddisfacente nel riportare il paziente alla normalità. 

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mercoledì 23 maggio 2012

Cancro: i virus potrebbero aiutarci a debellarlo


E se per “uccidere” il cancro ci servissimo di virus “killer”? forse si può, fatto sta che un gruppo di ricercatori americani ci sta provando e pare stia anche ottenendo dei risultati insperati nella lotta di quei tumori al pancreas che reagiscono poco o nulla alle tradizionali terapie anticancro.

domenica 10 luglio 2016

Ictus: le staminali per tornare a camminare dopo la malattia o un grave incidente

Solo chi ha avuto un parente, un proprio caro o se stesso devastato dall'ictus per i danni permanenti che sono reliquati dalla grave condizione clinica, sa bene quale potrebbe essere l'estremo desiderio nel dopo ictus. Malati costretti a trascinarsi perché resi invalidi dagli esiti della patologia, persone ridotte a dei semplici vegetali in preda a piaghe da decubito per l'eccessiva permanenza a letto, persone che hanno perso la parola per sempre e balbettano come bambini di pochi mesi spesso minacciati da altre malattie che si aggiungono al proprio stadio spesso ormai terminale. Stessa cosa se l'insulto cerebrale avviene per causa esterna, un incidente, una brutta caduta, con la differenza che in questo caso a dover fronteggiare gli esiti di una lesione cerebrale sono spesso giovani o addirittura giovanissimi, dove la fisioterapia per cercare di risolvere i problemi pur facendo del proprio meglio, non riesce quasi mai a riportare un corpo piegato da una malattia invalidante o da un incidente alla normalità. E tutto questo accadeva fino a ieri, ma le cose potrebbero presto cambiare.

giovedì 29 marzo 2012

Retinite pigmentosa: presto la cura con le cellule staminali

Una patologia di pertinenza oculistica tutt’altro che trascurabile la retinite pigmentosa, anzi, possiamo anche definirla una malattia grave per il semplice fatto che oggi la scienza è di fatto impotente nei confronti dell’evoluzione di tale malattia per la quale fino adesso non è prevista nessuna cura per arrestarla.

domenica 14 aprile 2013

Morbo di Parkinson: inizia sperimentazione con le cellule staminali




Il Morbo di Parkinson, una malattia neurodegenerativa che nelle forme gravi rende ancora più penosa la vita del paziente partecipando attivamente al suo fine vita ma che oggi potrebbe godere di una delle più importanti scoperte del mondo scientifico come quelle delle cellule staminali mesenchimali autologhe. E’ quanto è stato annunciato da Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson di Milano e presidente della Fondazione Grigioni che finanzierà la ricerca focalizzata su una rara forma di parkinsonismo, la paralisi sopranucleare progressiva (Psp) per la quale attualmente non esiste alternativa terapeutica.

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venerdì 1 marzo 2019

Diabete: in cinque anni potremo neutralizzare la malattia

Nel volgere di appena cinque anni potremmo assistere ad un ridimensionamento di una delle malattie peggiori, tanto subdola quanto pericolosa come il diabete e passare alla gestione delle cure rivoluzionando proprio questo aspetto. Insomma, non giungeremo a cancellare la malattia che anzi è in preoccupante aumento, ma la cureremo definitivamente, quasi neutralizzandola.

sabato 16 settembre 2023

Dialisi addio: un'ottima notizia per tutti i pazienti con grave insufficienza renale

 




Tutti coloro che soffrono di insufficienza renale cronica, grave, al punto di dover ricorrere alla dialisi, così come quei pazienti che ancora non vi hanno fatto ricorso ma sono a rischio di dover sostituire permanentemente la funzionalità renale con la dialisi medesima, così come tutti noi che potremmo andare incontro ad una malattia che ha come conseguenza estrema la dialisi, dovremmo segnarci una data, il 2030, anno più, anno meno, periodo in cui, potremo dire, forse, addio alla dialisi!

domenica 7 luglio 2013

Trapianto d'organi: adesso ce li "costruiamo" in laboratorio!


Non è mai semplice trovare un nuovo organo per un paziente che basa il proprio futuro proprio su un trapianto. Ma sappiamo che il ricorso ad un organo sano da un donatore è quasi sempre accompagnato da dolore per la dipartita del donatore e, comunque, etica a parte, è risaputo come sia arduo il ricorso a sempre nuovi organi sani. La soluzione? Ricreare in laboratorio l’organo che si vuole impiantare su un paziente.


lunedì 24 dicembre 2018

Morbo di Crohn: diremo addio ai biologici?



Forse è ancora presto per immaginare uno stravolgimento dell’approccio terapeutico nei confronti del Morbo di Crohn, ma forse qualcosa sta cambiando nei confronti di questa temibile malattia autoimmune, con l’avvento di un nuovo farmaco, ancora sperimentale, ma che nei prossimi mesi potrebbe fare la comparsa anche in Italia.

venerdì 18 maggio 2012

Degenerazione maculare: vicini alla soluzione


Solo a pronunciarla la parola incute disagio, paura persino terrore, ma gli oltre 63 mila pazienti che con questa malattia hanno imparato a farci i conti, temono più che la malattia la possibilità che contro di essa non esistano soluzioni, ma forse ancora per poco, visto che a parere degli studiosi, a quel tanto che già adesso si sta già facendo per fronteggiare la maculopatia, più nota come degenerazione maculare senile, affrancandosi in qualche modo dai danni della patologia, rallentandone il decorso, in qualche caso fino a bloccarla, domani di dovrebbe poter giungere alla cura definitiva del problema. Ci sperano anche i 91 mila pazienti che ogni anno si ammalano della grave malattia oculistica.

venerdì 18 gennaio 2019

Cosa fare per il cuore spezzato?



Quando il cuore si spezza, non sempre a causare la vistosa incrinatura è una delusione d’amore, spesso il cuore si infrange, con conseguenze ben più drammatiche, a causa di un infarto cardiaco, creando delle vaste zone di necrosi in alcuni casi dalla prognosi infausta. Riparare le aree infartuate non è possibile, la cura post infarto passa per altre strade, anche se, qualcosa potrebbe muoversi molto presto, “ricucendo” il cuore malato con un semplice cerotto!


sabato 23 giugno 2012

Cancro intestinale e cancro al seno: lontani con i broccoli

Buone nuove per gli amanti degli ortaggi ed in particolar modo per gli aficionados di broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles. La buona notizia non riguarda un’eventuale nuova ricetta di cucina, semmai il fatto che tale ortaggi, comunque consumati, vi preserveranno in maniera sensibile dal tumore all’intestino, più noto come tumore al colon retto, una neoplasia che affligge in misura sensibile le popolazioni occidentali.

venerdì 15 giugno 2012

Dentiera: ecco perchè ha i giorni contati



Potrebbe avere i giorni contati la classica dentiera che siamo abituati a conoscere, a breve infatti, la protesi mobile assurgerà a cimelio storico destinato agli album dei ricordi dell’umanità.

venerdì 5 ottobre 2012

Fratture ossee: finalmente una tecnica che le guarisce tutte



Forse non si sa, ma su cento fratture ossee, almeno 20 non guariscono più, con la conseguenza che il paziente finisce per subire un vero e proprio handicap e una riduzione funzionale dell’osso danneggiato. Fino adesso, di fronte a questa situazione non esisteva molto da fare, fino a quando a soccorrere medici e pazienti non sono intervenute le cellule staminaliLa metodica utilizzata per risolvere in maniera definitiva quasi tutte le fratture ossee si chiama politerapia, una tecnica che provvede a sanare l’osso dai monconi ai quali, in sala operatoria, l’ortopedico inserisce un vero e proprio cocktail di staminali cosiddette stromali, ovvero, prelevate dal bacino dello stesso paziente e impiantate insieme ai tradizionali sistemi utilizzati in ortopedia, ovvero, chiodi placche e quant’altro.