Il latte artificiale per l’infanzia deve essere sicuro e adatto a soddisfare
il fabbisogno nutrizionale dei bambini. Negli alimenti per lattanti e negli
alimenti di proseguimento, il limite massimo per le proteine dovrebbe essere
ridotto a 2,5 g/100 kcal in entrambe le categorie di alimenti a base di
proteine del latte, e a 2,8 g/100 kcal in entrambe le categorie contenenti
proteine isolate di soia oppure proteine idrolizzate. Questo il
parere aggiornato dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
L’Efsa ha infatti espresso “delle raccomandazioni sui livelli di
assunzione di energia, macronutrienti e micronutrienti relativi agli alimenti
per lattanti e agli alimenti di proseguimento. Le raccomandazioni –
spiega l’Autorità – sono contenute in un parere scientifico vertente sulla
composizione di base degli alimenti per lattanti e degli alimenti di
proseguimento, ove si riesamina il parere espresso dal Comitato scientifico per
l’alimentazione nel 2003 tenendo conto di evidenze scientifiche più recenti. Il
parere ricalca inoltre un parere Efsa pubblicato nel 2013 su fabbisogni di
nutrienti e assunzione alimentare di lattanti e bambini piccoli nell’Unione
europea”.Quali dunque i contenuti
del parere? Il gruppo scientifico raccomanda livelli minimi e massimi di
energia per i lattanti (fino a un anno di età) rispettivamente di 60
kcal per 100 ml di latte artificiale e 70 kcal per 100 ml.
In
particolare, quello che viene proposto è un abbassamento del limite delle
proteine. Spiega l’Efsa: “Le quantità proposte per grassi e carboidrati non
differiscono in maniera significativa da quelle prescritte dai regolamenti
attuali. Il gruppo scientifico propone tuttavia che il limite massimo
per le proteine venga ridotto da 3g/100 kcal negli alimenti per lattanti e 3,5
g/100 kcal negli alimenti di proseguimento a 2,5 g/100 kcal in ambedue le
categorie di alimenti a base di proteine del latte, e a 2,8 g/100 kcal in ambedue
le categorie contenenti proteine isolate di soia oppure proteine idrolizzate.
A motivazione di ciò gli esperti hanno addotto di non ritenere vi siano
prove di un’esigenza fisiologica di assunzioni così elevate di proteine
e che le assunzioni correnti di proteine sono ben al di sopra dei fabbisogni
reali”.
Per i micronutrienti sono stati proposti livelli minimi perché “da un punto
di vista nutrizionale, non vi è alcuna necessità di superare tali quantitativi
nei latti artificiali”. Il parere afferma inoltre che il latte vaccino,
il latte di capra e le proteine isolate di soia sono proteine sicure e adatte
all’uso negli alimenti per lattanti e in quelli di proseguimento a
base di proteine intatte, e che “la sicurezza e idoneità di altre fonti di
proteine e/o nuove tecnologie produttive devono essere valutate clinicamente
prima del loro impiego”. Stabilisce che la sicurezza di ogni alimento
contenente idrolizzati proteici deve essere stabilita da una valutazione
clinica da condurre prima dell’impiego, e che “non vi è alcun bisogno
di aggiungere acido arachidonico, acido eicosapentaenoico, oligosaccaridi non
digeribili, probiotici o simbiotici, cromo, fluoro, taurina e nucleotidi negli
alimenti per lattanti e negli alimenti di proseguimento”.
Ufficio Stampa Help Consumatori
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