Tante volte abbiamo letto e sentito, che il cane, forse più di ogni altro animale al mondo, ha un ruolo positivo nel benessere e nella salute stessa dell’uomo. Diverse sono le motivazioni che entrano in gioco in tale constatazione, ma una più di tutte ci induce a pensare che il benessere indotto da un cane nei confronti del suo proprietario parta dallo sguardo.
Notizie aggiornate in tempo reale sul mondo della medicina, del benessere, delle scoperte medico scientifiche, delle novità farmacologiche e in campo terapeutico, ricordando che i contenuti di questo sito hanno esclusivamente scopo informativo. Le informazioni ivi contenute non intendono in alcun modo formulare diagnosi o sostituire il lavoro del medico, cui sempre rivolgersi in caso di necessità
Visualizzazione post con etichetta Psicologia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Psicologia. Mostra tutti i post
giovedì 30 luglio 2015
Sguardi: in quello fra un cane ed un uomo si cela il segreto del nostro benessere
Tante volte abbiamo letto e sentito, che il cane, forse più di ogni altro animale al mondo, ha un ruolo positivo nel benessere e nella salute stessa dell’uomo. Diverse sono le motivazioni che entrano in gioco in tale constatazione, ma una più di tutte ci induce a pensare che il benessere indotto da un cane nei confronti del suo proprietario parta dallo sguardo.
Etichette:
Notizie,
Primo Piano,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica
martedì 24 dicembre 2013
Gioco d'azzardo: più esposti i disoccupati e gli studenti e lo Stato sta a guardare!
La polemica sul gioco d’azzardo è stata rilanciata dalla vicenda politica di ieri: il Governo è stato battuto in aula al Senato su una mozione della Lega Nord che vieta per un anno l’apertura di nuovi centri per i giochi d’azzardo elettronico online e nei luoghi aperti al pubblico.
Successivamente è stato votato un ordine del giorno che impegna
l’esecutivo a “prevedere una moratoria per le nuove autorizzazioni in
attesa della riorganizzazione e pianificazione dell’intero sistema”.
Etichette:
Notizie,
Primo Piano,
Psicologia
venerdì 30 agosto 2013
Ritardatario cronico? non sei maleducato, semmai malato!
Arrivi sempre in ritardo? Chissà quante volte ti sei
sentito dare dello scorretto, dello scostumato, persino del maleducato… Certo,
arrivare in ritardo non denota rispetto nei confronti di chi ci aspetta, ma
forse oggi, alla luce delle più moderne acquisizioni scientifiche, il
ritardatario dovrà essere visto sotto un’altra ottica, quello del malato!
Etichette:
Notizie,
Primo Piano,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica
giovedì 11 luglio 2013
Infarto: sorridi e non l'avrai!
Una volta sembrava solo un modo dire, oggi si sa che vivere positivo, prendere
la vita con filosofia fa davvero bene alla salute,
al punto che quanto già si
sosteneva empiricamente adesso assume anche un significato scientifico, ciò da
quando una ricerca scientifica americana che è stata pubblicata sull’American
Journal of Cardiology avrebbe sostenuto senza prova di smentita che essere
solari, positivi, ottimisti allontana infarti ed altri guai vascolari.
Etichette:
Primo Piano,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica
venerdì 14 giugno 2013
Crisi economica: suicidi, depressioni e malattie infettive causate dalla recessione
Lo studio scientifico condotto dal British Medical Journal
ha riguardato la Spagna
con la sua gravissima crisi economica, ma analoga situazione potrebbe
riguardare anche l’Italia, che sta vivendo uno dei periodi più recessivi e
drammatici per l’economia e la società in genere dalla sua unità fino ai giorni
nostri. Secondo l’autorevole rivista medica, le politiche restrittive
economiche attuate in Spagna potrebbero causare un vero e proprio
smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale che si ripercuoterebbe come una
mannaia sulla salute dei cittadini spagnoli e non solo…
Etichette:
Primo Piano,
Psichiatria,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica
mercoledì 22 maggio 2013
Innamoramento: la donna innamorata perde l'olfatto!
L’amore non è “cieco”, o meglio,
non è soltanto cieco, è anche privo di olfatto! A questa conclusione sono
giunti ricercatori della McGill University di Montreal, in Canada, con a capo Johan
Lundström e Marilyn Jones-Gotmam dopo aver studiato il comportamento della
donna nei confronti dell’uomo del quale si sono innamorati. Secondo il gruppo
di studio, infatti, la donna innamorata non avrebbe naso che per il proprio
partner, al punto da non riuscire più a percepire altri odori di altri uomini,
se non quelli dell’uomo che le ha fatto perdere la testa e, addirittura, più si
innamora, meno odori “estranei” la donna percepisce.
mercoledì 8 maggio 2013
Esami di maturità: ecco come comportarsi la notte prima degli esami
Gli esami di maturità, che
si stanno avvicinando sempre di più e che coinvolgono come ogni anno milioni di
studenti in tutta Italia, hanno sempre rappresentato per i ragazzi un momento
importante della loro vita non solo scolastica, ma anche formativa. Su quest’evento
che si ripercuote spesso in maniera incisiva sulla persona col suo carico di
stress e di ansia che l’accompagna, ha inteso occuparsi anche la medicina
contribuendo nel possibile a studiare ciò che accade nell’organismo sotto
stress da esami e tracciando, nel possibile, alcune linee guida per rendere
meno gravoso il momento critico delle prove.
-->
Etichette:
Approfondimento medico,
Attualità,
Primo Piano,
Psicologia
lunedì 1 aprile 2013
Brutti ricordi? niente paura, una pillola adesso li cancellerà
La molecola farmacologia è
conosciuta bene in medicina per essere utilizzata da almeno un trentennio nella
cura delle ipertensioni arteriose e nelle emicranie, visto che parliamo di un
betabloccante. Ma oggi il Propanol, questo il nome del farmaco, potrebbe
rivelarsi utile per tutt’altra patologia, anche se di malattia vera e propria
non si parla. Oggi questa molecola potrebbe essere utilizzata per contrastare
tutti quei traumi e quei ricordi negativi che ci portiamo dietro qualche volta
pure dall’infanzia e che ci rendono difficile il nostro cammino della vita. Insomma,
parrebbe di intendere che la scienza ha scoperto la pillola contro i brutti
ricordi.
venerdì 22 febbraio 2013
Depressione post partum: come si spiega il fenomeno anche nelle mamme adottive?
Se è vero che la
depressione post partum è soltanto annessa a squilibri ormonali che determinano nella donna che ne soffre
disturbi di natura organica, oltre che mentale, come possiamo spiegare la
stessa patologia anche in quelle mamme di figli adottivi?
Una domanda
lecita e alla quale occorre dare una risposta perchè, se è sicuramente
accertato che la depressione sia in primis un disturbo organico quasi sempre
connesso con l’equilibrio di due importanti neurotrasmettitori quali sono la
serotonina e la noradrenalina e sui quali la tempesta ormonale scatenatasi in
gravidanza, cui si aggiunge analoga situazione avvenuta durante il parto,
determina il fenomeno patologico vero e proprio, sarebbe inspiegabile capire
l'eziologia della malattia anche nelle mamme non biologiche che a tali
situazioni non sono ugualmente esposte.
giovedì 21 febbraio 2013
Sindrome di Hikikomori: una malattia grave per molti adolescenti
Isolati
socialmente nel web, “persi” per l’intera giornata – scuola a parte – in una
dimensione virtuale fatta di computer, internet, playstation. È una
web-dipendenza sempre più diffusa quella che affligge gli adolescenti italiani,
soprattutto gli studenti fra gli 11 e i 16 anni che “si ritirano dal mondo”,
rifiutano sport e socialità e trasferiscono tutta la loro vita nella dimensione
del web. L’allarme viene dal sito della Fnomceo – Federazione nazionale degli
ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, che parla di una nuova forma
di dipendenza poco conosciuta. Il fenomeno in realtà ha un nome: si chiama
sindrome di Hikikomori.
Etichette:
Primo Piano,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica,
salute bambini
mercoledì 20 febbraio 2013
Depressione: il male oscuro temuto dalle donne più del cancro al seno
Lo si
definisce spesso male oscuro e di fatto di oscuro ha proprio il buio oltre le
spesse lenti che dividono la realtà ed il futuro della persona che soffra di
depressione, una patologia che affligge in particolar modo il sesso femminile,
al punto che sono proprio le donne a temerla, addirittura, più del cancro al
seno. Ad aggravare
tale stato ci si mette anche l'errata consapevolezza che hanno molte donne
quando ritengono che di depressione non si guarisce mai del tutto, visto che si
crede, sbagliando, che una volta che ci si ammali nulla è più come prima ed al
massimo, possono venir meno gli istinti suicidari che contraddistinguono le
fasi peggiori e più gravi della malattia, ma di qui a sostenere di poter
guarire dalla depressione ce ne passa.
venerdì 8 febbraio 2013
Bambini: lontani dalla madre vanno incontro a malattie e stress
Che la
mamma rappresenti per il bambino il punto di riferimento in ogni circostanza è
cosa quanto mai risaputa, al contrario è evidente di come crescano a volte con difficoltà quei piccoli separati in tenerissima età dalle loro madri, al punto che oggi questa stessa consapevolezza può essere scientificamente
provata.
giovedì 7 febbraio 2013
Lavoro: si rende di più quando si lavora fra uomini e donne
Etichette:
Notizie,
Primo Piano,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica
martedì 15 gennaio 2013
Stress: i neonati lo combattono così
Che la mamma rappresenti
per il bambino il punto di riferimento in ogni circostanza è cosa quanto mai
risaputa, al contrario l’evidenza di quanto crescano non sempre bene i piccoli
separati in tenerissima età dalle loro madri, ci palesa al meglio il concetto.
Ma oggi questa stessa consapevolezza è scientificamente provata. Si sarebbe addivenuti a
tale conclusione a seguito di uno studio effettuato dalla University of
Wisconsis-Madison condotto da Lesile Seltzer e collaboratori i cui autori hanno
provveduto a pubblicare l’importante acquisizione sulla rivista Proceedings of
the Royal Society B.
Etichette:
Notizie,
Primo Piano,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica,
salute bambini
venerdì 2 novembre 2012
Attacchi di panico: sappiamo sempre riconoscerli?
Lungi da noi l’idea di
trattare un disturbo importante come l’attacco di panico, in poche righe.
Tuttavia occorre ricordare che tale affezione, a dispetto di quanti ancora
credono si tratti di un modo di atteggiarsi del singolo, ovvero, un modo per
mettersi in mostra ed attirare verso di sé le attenzioni degli altri, colpisce
nella sola Italia un numero davvero impressionante di persone, ben dodici
milioni di individui all’anno e, per di più, parliamo di un numero destinato ad
aumentare e anche in maniera importante. Innanzitutto bisogna
distinguere la paura motivata da quella immotivata. Se ad esempio rischiamo di
scontrarci frontalmente con un’auto, nel momento in cui abbiamo schivato
l’ostacolo, è del tutto normale per qualche minuto restare impietriti, in preda
all’ansia, al panico per la sciagura sfiorata. Ben altra cosa è invece se la
stessa ansia, magari centuplicata, ci coglie in assenza di motivi validi che
possano giustificarla e, addirittura, si giunga al vero e proprio terrore di
non farcela, di non riuscire a superare il momento, perché certi di stare per
morire.
Etichette:
Approfondimento medico,
Malattie,
Primo Piano,
Psichiatria,
Psicologia,
psicoterapia
martedì 23 ottobre 2012
Dipendenze: ce ne sono alcune più pericolose persino della droga
Sbaglieremmo se
considerassimo dipendenze solo quelle annesse al consumo di alcol, sostanze
stupefacenti, farmaci e persino il fumo. Esistono altre dipendenze i cui
effetti sulla persona sono altrettanto deleteri della altre forme di schiavitù
che si è portati a considerare. Stiamo parlando delle nuove dipendenze, tanto
subdole perché, purtroppo accettate socialmente senza troppe difficoltà, ci
riferiamo al gioco d’azzardo, allo shopping compulsivo, persino ad Internet e
ad alcuni suoi particolari servizi offerti.
Etichette:
Malattie,
Primo Piano,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica
mercoledì 10 ottobre 2012
Stress: uccide più le donne al lavoro rispetto ai colleghi maschi
Il
lavoro come fonte di stress, il lavoro all’origine anche di malattie, alcune
anche gravi, quando a causa dell’attività lavorativa ci si senta e per lungo
tempo sotto pressione e per questo, si possono rischiare gravi malattie anche
cardiovascolari. Ad
essere esposti i due sessi, ma parrebbe non allo stesso modo, sembrerebbe
infatti che è la donna lavoratrice a pagare per prima la fatica psico-fisica
del lavoro rispetto all’uomo. Sarà perché la donna è solitamente più
perfezionista, più attenta dell’uomo? Non si sa. Si sa invece cosa si è
scoperto grazie ad uno studio scientifico. La
ricerca ha coinvolto una popolazione cospicua di donne lavoratrici. 12.116
infermiere di età compresa fra i 45 e i 64 anni, monitorate per un tempo di 15
anni. Alle donne in questione erano stati predisposti appositi questionari che
indagavano sul loro stato di salute, sullo stile di vita che conducevano, sulla
loro condizione coniugale, sulla presenza o meno di figli in casa, sul tipo di
attività fisica eventualmente praticata, sull’alimentazione che in genere
seguivano e sulla positività o meno nei confronti delle malattie
cardiovascolari.
domenica 24 giugno 2012
Bambini iperattivi: come riconoscerli, come curarli alla luce delle nuove terapie
Ne sanno qualche cosa le maestre di quei
bambini iperattivi, una condizione clinica definita scientificamente ADHS,
ovvero, Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ovvero, Sindrome da deficit
dell’attenzione e iperattività, condizione questa che si conclama proprio con
l’età scolare, ecco perché si citavano le maestre. Ovvio che lo stesso bambino
affetto da tale sindrome rappresenta a sua volta un problema serio anche per i
genitori.
martedì 5 giugno 2012
Ansia: è assodato, con l'esercizio fisico si riduce
Chi non conosce l’ansia. Forse meno
nota è la sindrome se associata ad una patologia cronica ed in questo caso
l’ansia si accentua assumendo a sua volta un momento delicato anche nella cura
della malattia cronica di fondo. Ma oggi si è scoperto che in aggiunta a tutti
quei presidi medici, per lo più farmacologici, rappresentati in primis dalle
benzodiazepine, oltre al supporto che la psicoterapia può dare nel contrastare
l’ansia, esiste anche dell’altro e, sicuramente più a portata di mano del
singolo paziente.
Etichette:
Benessere,
Primo Piano,
Psicologia,
psicoterapia,
Ricerca medico scientifica
venerdì 25 maggio 2012
Iscriviti a:
Post (Atom)